Oltre 5.600 i ragazzi coinvolti nella visione degli spettacoli e nei singoli progetti: è questo il primo dato saliente dei progetti formativi legati alla Stagione di Prosa e Altri Percorsi 2023/2024 della Fondazione Teatro Donizetti. Un dato che conferma l’interesse dei giovani verso l’espressività teatrale in generale e verso le specifiche tematiche affrontate via via dai titoli in cartellone.

«Da tempo la nostra programmazione tiene in debito conto il coinvolgimento delle nuove generazioni, attraverso iniziative che favoriscono la partecipazione agli spettacoli e che si svolgono negli stessi istituti scolastici», dichiara Giorgio Berta, Presidente della Fondazione Teatro Donizetti, «La formazione dei giovani è uno degli obbiettivi della Fondazione: il futuro è nelle loro mani e anche chi si occupa di spettacolo ha il dovere di fornire strumenti atti a far crescere culturalmente i nostri ragazzi e a sollecitarne le sensibilità».

Per Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, il coinvolgimento dei giovani rappresenta un aspetto di assoluto rilievo nell’attività della Fondazione Teatro Donizetti: «Se dovessi identificare un cuore del mio lavoro al Teatro Donizetti, lo collocherei proprio nel metterci in ascolto delle nuove generazioni. Credo sia un dovere per un teatro civico come il nostro promuovere la formazione e la partecipazione attiva dei giovani cittadini. Diversi sono i modi che adottiamo, ma ogni volta progettando e verificando ciò che proponiamo. Le proposte dei Servizi Educativi del Teatro Donizetti sono buone pratiche di public development che, appassionando ragazzi e ragazze al teatro di prosa, portano pubblico giovane al Donizetti e al Sociale. Ma credo che l’aspetto più interessante sia quello più nascosto, più intimo, che emerge quando, parlando con questi giovani, si capisce come, grazie ai nostri percorsi, hanno avuto una intuizione, hanno iniziato a dare maggiore attenzione alla realtà che li circonda o alla storia che li precede. In altre parole, ci rendiamo conto di avere generato un cambiamento in direzione di una maggiore capacità di ascolto e di sguardo verso loro stessi e verso gli altri. E per fare ciò il teatro è uno strumento potente, fin dai tempi antichi, da sempre. Sono grata agli operatori ed educatori teatrali, storici, docenti che hanno collaborato con noi quest’anno perché lo hanno fatto con una serietà e una competenza davvero preziose».

Nel corso della Stagione di Prosa e Altri Percorsi 2023/2024 numerosi sono stati i progetti proposti agli istituti scolastici, andandosi ad affiancare ai corsi di fonica e illuminotecnica che si svolgeranno nel mese di giugno e al Progetto Young per giovani aspiranti attori, che culminerà in uno spettacolo finale previsto per il 9 giugno al Teatro Sociale.

I PROGETTI DELLA STAGIONE 2023/2024: UN RIASSUNTO

 “In cerca di Buone Novelle”

Prendendo spunto dal concerto-spettacolo La buona novella con Neri Marcorè, imperniato sull’omonimo album di Fabrizio De André, il progetto “In cerca di Buone Novelle” è stato realizzato con il coordinamento scientifico di Ivo Lizzola, professore di Pedagogia Sociale del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo, e la collaborazione della formatrice Silvia Brena. Il percorso si è avviato con un approfondimento da parte del professor Marco Pacati sulla figura di Fabrizio De André e sulla sua musica, dedicando particolare attenzione al modo di raccontare la fragilità e la marginalità. «I ragazzi e le ragazze si sono poi confrontati su alcune tematiche presenti nell’album La Buona Novella che sono al cuore delle adolescenze: i sogni da donna giovanissima, i faticosi rapporti con i padri, l’attesa del bene e il confronto difficile con la violenza e con l’ingiustizia, il respiro di speranza. Al centro il tema del voler credere che c’è una promessa, una “buona novella” da raccontare nei giorni. Che può costare, ma certo vale la pena», specifica Maria Grazia Panigada.
Questo aspetto lo si è cercato nell’incontro con due realtà che accolgono minori non accompagnati: luoghi ed esperienze di fraternità aperte dove la vita è provata, dove si pongono questioni etiche ed esistenziali decisive, dove fedi religiose e laiche si incontrano.
Le visite alla Comunità Don Milani di Sorisole e nelle dimore del Progetto SAI MSNA a Colognola sono state occasioni per i giovani delle scuole per confrontarsi con i loro coetanei ospiti delle comunità, sentire le loro storie e conoscere percorsi di vita diversissimi dai loro.
Alcuni ragazzi ospiti delle comunità hanno poi assistito allo spettacolo La buona novella e hanno avuto la possibilità di prendere parte ad una visita guidata del Teatro Donizetti, organizzata appositamente per loro: con loro si è aperto un ponte che si vorrebbe mantenere anche in futuro.

“Looking For William”

Shakespeare è ancora attuale? Si direbbe di sì, visto il successo de Il Mercante di Venezia portato in scena al Teatro Donizetti da Franco Branciaroli e vista l’adesione al progetto formativo ad esso collegato, che prevedeva un incontro in preparazione alla visione dello spettacolo, condotto da  Stefano Benedetti. L’opera è stata usata come punto di partenza per illustrare nel dettaglio tutti i caratteri della drammaturgia shakespeariana. Da una parte momenti di lettura e analisi dello scritto teatrale hanno permesso approfondimenti sulla poetica shakespeariana, dall’altra è stata condivisa una riflessione sulle potenzialità di messa in scena del copione al giorno d’oggi, per restituire il Bardo ad un giovane pubblico contemporaneo. Ben 13 sono stati gli istituti scolastici che hanno aderito, 1.300 gli alunni che hanno visto lo spettacolo, grazie anche a una matinée a loro dedicata, e oltre 900 quelli che hanno partecipato al progetto di approfondimento.

“Prometeo: Il fuoco della ribellione”

Il Prometeo visto dagli occhi di Gabriele Vacis, Roberto Tarasco e degli attori di PEM, presentato in gennaio al Teatro Sociale nell’ambito di Altri Percorsi, ha offerto l’opportunità di analizzare e attualizzare la tragedia di Eschilo. Gli alunni coinvolti sono rimasti affascinati da un personaggio simbolo di ribellione, che, come i ragazzi di oggi, non riesce a contenere i propri sentimenti e la propria forza nei recinti stabiliti dalle convenzioni. Gli incontri pre e post spettacolo e in classe sono stati tenuti dall’attrice bergamasca Erica Nava, avvicinatasi all’attività teatrale grazie a Progetto Young e ora componente della compagnia PEM.
896 i ragazzi che hanno visto lo spettacolo e 492 quelli hanno partecipato al progetto di approfondimento.

“Come un tessuto di eventi umani: la Resistenza attraverso le vite”

Realizzato in collaborazione con ISREC (Istituto Bergamasco per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea), questo progetto è partito da Mio padre. Appunti sulla guerra civile, lo spettacolo di Andrea Pennacchi proposto all’interno della sezione “Storia, Teatro e Società”, nel quale l’attore rivive la vicenda del padre, partigiano e poi deportato in un campo di concentramento. Il progetto ha permesso di ritornare su quel pezzo di storia nazionale evocata dallo spettacolo attraverso la scoperta di giovani vite come quelle di studenti e studentesse vissuti nei territori di appartenenza delle singole scuole. Attraverso un lavoro sulla memoria, studenti e studentesse sono stati invitati a interrogarsi su come quella storia ereditata interagisce con il presente di chi l’accoglie. Infine, il rapporto con il padre al centro della narrazione è diventato nel laboratorio un modo di rintracciare il filo tra generazioni dentro la storia del nostro Paese. Una trentina di docenti hanno poi aderito ad un pomeriggio di studio a loro dedicato sul tema di come indagare e tramandare la memoria della Resistenza.
500 gli studenti coinvolti nella visione dello spettacolo e 400 nel progetto di approfondimento.

“Sguardi su Iliade

Iliade. Il gioco egli dèi è stato il titolo che ha aperto, in Prima Nazionale, la Stagione di Prosa 2023/2024, inserito anche nel palinsesto delle iniziative di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Lo spettacolo, che ha visto come protagonista principale Alessio Boni, sia nelle vesti di attore che di co-regista, ha offerto lo spunto per organizzare una serie di incontri su altrettante tematiche legate al capolavoro di Omero: “L’Iliade, il poema di una civiltà”, a cura del professor Alfredo Viscomi, “L’Iliade nell’arte, a cura della professoressa Maria Grazia Recanati, “L’attualizzazione del mito dell’eroe”, a cura del professor Marco Pacati. Durante i giorni di allestimento a Bergamo, gli alunni della classe 4M a indirizzo Audiovisivo e Multimediale del Liceo Artistico “Giacomo e Pio Manzù”, guidato dalle professoresse Barbara Mocibob, Silvia Chiesa e Alice Rota, hanno realizzato un video documentario che racconta l’affascinante mondo del “dietro le quinte”.
Il progetto “Sguardi su Iliade” ha anche previsto un incontro con la compagnia.

Abbonamenti alla Stagione di Altri Percorsi

L’abbonamento agevolato ad Altri Percorsi per gli under 19 viene offerto come occasione di avvicinamento al teatro attraverso la visione di spettacoli con poetiche e linguaggi diversi per lo sviluppo di uno sguardo critico. Ai giovani abbonati vengono inoltre proposti, a fine spettacolo, momenti di incontro e di condivisione sia con gli artisti che con la Direttrice Artistica.
51 gli studenti che quest’anno hanno sottoscritto l’abbonamento, di cui 44 rinnovi.
A inizio e fine rassegna, Maria Grazia Panigada ha incontrato i giovani abbonati per approfondirne i temi.

CORSI DI ILLUMINOTECNICA E FONICA

Anche quest’anno la Fondazione Teatro Donizetti promuove corsi per personale tecnico teatrale, in particolare di illuminotecnica e di fonica, che prenderanno rispettivamente avvio il 3 e 4 giugno.
Entrambi i corsi, al cui termine verrà rilasciato un attestato di partecipazione, forniranno elementi teorici dei criteri, della metodologia e della terminologia di base, cui seguiranno prove pratiche con il capo-elettricista e il capo-fonico del Teatro Donizetti.  È previsto un incontro introduttivo comune per entrambi i corsi; a seguire, ciascun corso si svolgerà in due giornate intensive dove verranno poste le fondamenta teoriche e pratiche delle discipline. Gli allievi del corso di fonica vivranno l’esperienza di registrazione di una band live, i Crushed Fingers, mentre i partecipanti al corso di illuminotecnica avranno l’opportunità di vivere un’esperienza diretta presso l’azienda Claypaky, brand di riferimento a livello internazionale nel settore dei sistemi di illuminazione professionale.
Specifica in proposito Alessandro Colangelo, Snr. Sales & BD Manager e responsabile per le iniziative di lighting design in Claypaky: «Nel quadro della collaborazione tra il Teatro Donizetti e Claypaky, siamo orgogliosi di ospitare i ragazzi del training organizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti con un corso intensivo presso la nostra sede. La giornata includerà l’incontro con il famoso lighting designer Claudio Mazzucchelli, un approfondimento tecnico delle più moderne soluzioni di illuminazione con i nostri tecnici specializzati, una demo dedicata al nostro portfolio prodotti presso il nostro show room, la visita al nostro Museo di Illuminazione Scenografica Moderna e la visita al comparto produttivo e R&D dell’azienda. La partnership con il Teatro Donizetti e l’ospitalità ai corsisti rappresenta una delle molteplici iniziative intraprese da Claypaky, volte a promuovere la cultura della Luce ad ogni livello, in linea con i core values dell’azienda. Crediamo fermamente che diffondere tale cultura oggi, equivalga a un investimento per il domani».

PROGETTO YOUNG

Si intitola Vorrei che fosse amore lo spettacolo conclusivo del laboratorio 2023/2024 di Progetto Young, consolidata iniziativa della Fondazione Teatro Donizetti rivolta a giovani aspiranti attori. Lo spettacolo, che sarà rappresentato domenica 9 giugno al Teatro Sociale (ore 20.30; ingresso gratuito su prenotazione), vedrà la partecipazione di 18 giovani attori con la regia di César Brie, uno dei più creativi maestri del teatro contemporaneo, e di Fabio Comana, che di Progetto Young è da sempre coordinatore.
Vorrei che fosse amore parla di sentimenti, gioie, delusioni, attese, speranze, conferme, di tutto ciò che appartiene alle relazioni fra le persone che la vita ci dona o ci impone, ci fa incontrare o lasciare. Brevi monologhi e scene collettive di forte impatto visivo si alterneranno creando momenti suggestivi, grazie anche all’uso non convenzionale degli spazi del teatro, in un delicato e sottile equilibrio fra drammatico e comico.
«Dopo l’esperienza dello scorso anno con lo spettacolo itinerante nelle stanze “segrete” del Teatro Donizetti, abbiamo pensato di dare la possibilità ai partecipanti di Progetto Young di fare un ulteriore passo in avanti, cioè di proporre uno spettacolo sul palcoscenico del Teatro Sociale», racconta Fabio Comana, «E per far sì che questa nuova esperienza fosse di livello formativo alto, è stato coinvolto per una settimana di workshop Cesar Brie, il quale, insieme a me, ha aiutato i ragazzi a scrivere uno spettacolo partendo da storie e situazioni inventate da loro stessi. Lo stile di Cesar Brie è noto per essere l’unione tra il racconto e la creazione di immagini molto suggestive.  Questo stile è stato insegnato ai ragazzi e lo spettacolo è costruito a partire da alcuni loro vissuti personali che successivamente sono stati trasformati in scene dal carattere universale».
Link Eventbrite per prenotazione dall’8 maggio: https://www.eventbrite.it/e/vorrei-che-fosse-amore-tickets-897035586587?aff=oddtdtcreator

Alla realizzazione dei progetti formativi della Stagione di Prosa e Altri Percorsi 2023/2024 hanno collaborato: Maria Teresa Galati (assistenza e coordinamento organizzativo), Elisa Gambero (segreteria organizzativa), Michela Gerosa (comunicazione), Barbara Crotti (amministrazione).