Anche nella Stagione 2023/2024 il pubblico di Altri Percorsi avrà l’opportunità di incontrare artisti che saranno ospiti della nostra rassegna per la prima volta.
Ciò accadrà con due realtà di teatro di figura, la più famosa compagnia tedesca Familie Flöz (che venne come evento speciale al Donizetti nel 2010) e l’altrettanto talentuosa compagnia umbra Politheater. I primi, con Teatro Delusio, ci faranno ridere portandoci nel dietro le quinte di un teatro; i secondi, con lo spettacolo Bubikopf. Tragedia comica per pupazzi – la regia è di Neville Tranter del Stuffet Puppet Theatre – ci condurranno nella delicata storia di Bubi e Hullo, fra aspirazioni artistiche e la violenza che si sprigiona alla fine della repubblica di Weimar.
Una novità, anche se rinfrancata dalla presenza alla regia e in scena di Gabriele Vacis, è l’arrivo del giovanissimo gruppo dei Potenziali Evocati Multimediali (PEM) che metterà in scena Prometeo dalla tragedia di Eschilo. Il ritorno al mito sarà al centro anche di Opα dove l’attrice greco-svizzera Melina Martin, con un’interpretazione magistrale, porterà in scena Elena di Troia, donna bellissima, ma anche donna rapita, ferita, esibita come un trofeo.
Con altri due titoli compiremo un viaggio nell’universo femminile. Il grande affresco familiare narrato da Isabel Allende ne La casa degli spiriti è messo in scena da Silvia Giulia Amendola che, con maestria da narratrice, ci fa incontrare Clara, Blanca ed Alba, in un inseguirsi di generazioni e di epoche. La piccola miniatura di Raccontami di domani ci chiede quasi di chinarci per osservare l’amicizia di due giovani donne vista dalla serratura di un bagno, un luogo dove, per usare le parole del regista, l’argentino César Brie, «il volto dell’amica ci guarda attraverso lo specchio affinché, rannicchiato e invisibile, il reale ci si riveli, come quelle verità che si possono confidare solo in segreto».
Chiude questa carrellata il ritorno di Mario Perrotta con Dei figli. L’autore e regista è accompagnato in scena da quattro attori, mentre altri cinque sono presenze virtuali dialoganti su grandi schermi. Uno strumento drammaturgico e scenico per presentare le relazioni oggi, all’epoca del digitale, fra genitori e figli. La consulenza drammaturgica è affidata a Massimo Recalcati.

Maria Grazia Panigada
Direttrice Artistica