La Fondazione Teatro Donizetti è una neonata fondazione costituita nel 2014 con sede in Bergamo.
La Fondazione non ha scopo di lucro e non può distribuire utili.

La Fondazione persegue, senza fine di lucro, la promozione della cultura e dell’arte, curando la diffusione dell’arte musicale e teatrale, stimolando i cittadini, ed in particolare i giovani, ad esperienze e percorsi culturali formativi e di crescita. La Fondazione si propone di promuovere, sostenere ed incrementare la crescita culturale e le attività del Teatro Donizetti, assumendo in via prodromica, il primario compito di riportare alla sua funzionalità il Teatro attraverso la cura dei necessari interventi di adeguamento strutturale.

La Fondazione si propone inoltre di promuovere la prosa, la danza, la musica, la letteratura, la cultura e le arti, secondo un percorso integrato di produzione, distribuzione, aggiornamento, formazione ed ospitalità. La Fondazione intende favorire relazioni con organismi nazionali ed internazionali onde promuovere e diffondere il patrimonio culturale della città di Bergamo e del suo Teatro.

La Fondazione sostiene il funzionamento e la gestione del complesso mobiliare ed immobiliare “Teatro Donizetti” e ne programma e realizza le stagioni teatrali, liriche e musicali, anche in collaborazione con altri Teatri od Istituzioni. La Fondazione può altresì svolgere altre attività, anche promozionali e complementari.

I membri della Fondazione si dividono in: Fondatori Promotori, Membri Partecipanti e Partner.

Presidente:

Dott. Giorgio Berta

Consiglio di Amministrazione:

Presidente Dott. Giorgio Berta
Vice Presidente Dott. Alfredo Gusmini
Consigliere Sig. Emilio Bellingardi
Consigliere Dott.ssa Simona Bonaldi
Consigliere Dott. Enrico Fusi
Consigliere Dott. Giovanni Thiella
Consigliere Dott. Alessandro Valoti

Consiglio dei donatori:

Presidente Dott.ssa Eleonora Doneda
Vicepresidente Dott.ssa Anna Villari

A2A
ALLIANZ
ATB
FLOW METER
INTESA SANPAOLO
IRE OMBA
KPMG
NUOVA DEMI
OMB
RULMECA
SACBO
TRUSSARDI PETROLI
UNIACQUE

Revisore legale:

Marco Rescigno

Direttore Generale

Massimo Boffelli

Nato a Bergamo nel 1972, laureato in Lettere Moderne, si è diplomato alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. La sua carriera professionale si è sviluppata nel tempo secondo un doppio binario: da una parte il percorso come direttore artistico di manifestazioni di rilevanza internazionale, strettamente connesso all’ideazione di progetti innovativi sempre in ambito operistico; dall’altra corre parallela l’attività di regista in Italia e all’estero, senza trascurare l’insegnamento.

Dal 2012 al 2017 è direttore artistico del Macerata Opera Festival, gloriosa manifestazione nata nel 1921 dentro la cornice superlativa dello Sferisterio: in quattro anni Micheli ha rilanciato l’istituzione riportandola all’originario prestigio internazionale con lusinghieri riscontri di critica e pubblico. Il suo è un festival inedito, luogo di ricerca e di eccellenza, nella convinzione che l’opera sia un inestimabile bene comune.

Dal dicembre 2014 è direttore artistico della Fondazione Donizetti, dove sta realizzando una profonda rivoluzione prospettica sul ruolo e le opere del compositore bergamasco, portando nella città orobica i valori e le idee che sostanziano il suo progetto artistico; ha fondato due momenti festivalieri cittadini: la Donizetti Night a giugno e il festival Donizetti Opera in autunno in cui vengono eseguiti i lavori più rari del compositore.

La creatività di Micheli trova forma anche in una serie di progetti, in collaborazione con diversi teatri, pensati per dare al più vasto pubblico la possibilità di avvicinarsi al mondo operistico. L’attività divulgativa lo ha visto autore e presentatore in ambito televisivo per le reti Sky Classica e Sky Arte nell’ideazione e conduzione di programmi relativi all’opera; conduce una rubrica settimanale su Rai 1.

Sul fronte registico, dopo gli inizi dovuti ad As.Li.Co., numerosi i teatri e i Festival nazionali e internazionali per cui Micheli ha firmato la regia di opere sovente rimaste in repertorio, alla Fenice di Venezia, all’Arena di Verona, al Maggio Musicale Fiorentino, al Teatro Massimo di Palermo, il Comunale di Bologna e l’NCPA di Pechino.

Riccardo Frizza (Brescia 1971), formatosi al Conservatorio di Milano e all’Accademia Chigiana di Siena, è considerato fra i principali direttori d’orchestra della sua generazione, particolarmente dedito al repertorio operistico italiano dell’Ottocento.

È regolarmente ospite del Teatro alla Scala di Milano, del Maggio Musicale Fiorentino, del Teatro Regio di Torino, della Fenice di Venezia, dell’Opera di Roma, del Rossini Opera Festival di Pesaro, del Festival Verdi di Parma, del Macerata Opera Festival. All’estero ha diretto fra l’altro all’Opéra National de Paris, alla Lyric Opera di Chicago, alla San Francisco Opera, al Metropolitan Opera di New York e alla Bayerische Staatsoper di Monaco.

Nell’ambito sinfonico è salito sul podio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, della Gewandhaus di Lipsia, della Sachsische Staatskapelle di Dresda, l’Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”, della Mahler Chamber Orchestra, dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, della Philharmonia Orchestra di Londra, della Tokyo Symphony Orchestra e della Tokyo Philharmonic Orchestra. Fra i suoi impegni degli ultimi anni Norma alla Lyric Opera di Chicago, Rigoletto al Liceu di Barcellona, Lucia di Lammermoor al Teatro la Fenice e I Puritani a Budapest, Falstaff al Festival Verdi di Parma, Il pirata al Teatro alla Scala, Anna Bolena a Roma, Falstaff a Dallas. È stato invitato a tenere una Lectio Magistralis alla Chicago University oltre che all’Istituto Italiano di Cultura.

Dal 2017 è direttore musicale del festival Donizetti Opera di Bergamo, dove ha diretto nel 2018 Il castello di Kenilworth e nel 2019 Lucrezia Borgia per la prima esecuzione della nuova edizione critica della partitura edita da Ricordi e Fondazione Teatro Donizetti. Il suo repertorio donizettiano include Lucia di Lammermoor, L’elisir d’amore, Linda di Chamounix, Maria Stuarda (al MET con Sondra Radvanovsky), La fille du régiment, Lucrezia Borgia (alla San Francisco Opera con Renée Fleming), Roberto Devereux (nuovamente a San Francisco), Anna Bolena (all’Opera di Roma).

Professore Emerito dell’Università di Ferrara, è presidente dell’Edizione Nazionale delle Opere di Donizetti. Dal 1992 al 2000 ha rappresentato l’Italia nel direttivo dell’International Musicological Society. Responsabile musicale dell’Isti­tuto di Studi Rinascimentali di Ferrara, è membro del comitato scientifico del «Saggiatore musicale». Dirige la collana “ConNotazioni” (Lucca, LIM) e il periodico «Musicalia» (Pisa, Fabrizio Serra). Fa parte dei comitati scientifici delle Edizioni Nazionali delle opere di Andrea Gabrieli e di Vincenzo Bellini. È consulente della Deutsche Rossini Gesellschaft. Nel 1989 ha ricevuto la Dent Medal, l’annuale premio musi­co­logico internazionale della Royal Musical Association. Già visiting professor alla University of Chicago (1992), nel 2001 è stato nominato socio onorario dell’American Musicological Society. Nel 2015 la Societé Suisse de Musicologie gli ha conferito il Premio Glarean. Ha pubblicato fra l’altro: Monteverdi, Torino, EDT 1985 (in spagnolo: Madrid, Turner; in inglese: Cambridge, Cambridge University Press); Il secolo cantante. Storia del libretto d’opera nel Seicento, Bologna, Il Mulino 1990 e Roma, Bulzoni 2003; Metro e canto nell’opera italiana, Torino, EdT 2007; Rossini. L’uomo, l’artista, il mito, Torino, UTET Grandi Opere 2018 (in tedesco: Rossini. Künstler, Mensch und Mythos, Leipzig, Leipziger Universitätsverlag 2019). Ha curato i volumi Il madrigale tra Cinque e Seicento (Bologna, Il Mulino 1988), Libretti d’opera italiani (insieme con Giovanna Gronda: Milano, Mondadori 1997), Rossini nelle raccolte Piancastelli di Forlì (Lucca, LIM 2001), e l’edizione critica di: Rossini, Sinfonie giovanili (Pesaro, Fondazione Rossini 1998); Marenzio, Il nono libro di madrigali a cinque voci (Milano, Suvini Zerboni 2000). Oltre a numerosi articoli in riviste specializzate e in atti di convegno, su Donizetti ha pubblicato: Donizetti ritratto in piedi, Bergamo, Sestante 2016; l’edizione critica di Anna Bolena, Milano-Bergamo, Ricordi – Fondazione Donizetti 2017; Gaetano Donizetti. Carteggi e Documenti 1797-1830, Bergamo, Fondazione Donizetti (Edizione Nazionale delle Opere di Gaetano Donizetti), 2018.
Maria Grazia Panigada è laureata con 110 e lode in Lettere Moderne all’Università Statale di Milano con una tesi sul valore educativo del teatro. Ha iniziato la propria attività collaborando con Benvenuto Cuminetti e l’Università di Bergamo sui temi di ricerca legati al teatro in ambiti formativi. Nel 1999 è stata chiamata a coordinare l’ufficio Teatro Scuola del Teatro Donizetti. Da allora si è occupata interrottamente, presso diversi enti, di programmazione e realizzazione di progetti formativi legati al teatro di prosa. È specializzata nella realizzazione di eventi culturali e spettacolari che coinvolgono enti e realtà del territorio. Per il Comune di Bergamo ha ideato fra gli altri i Carnevali La piazza delle MeraviglieSant’Alessandro: la virtù (2014 la Misericordia, 2015 la Gratitudine, 2016 il Coraggio) e Bergamo Città luogo d’incontro, progetto che ha coinvolto più di 60 enti contemporaneamente. È stata responsabile della sezione teatrale di Molte Fedi sotto lo Stesso Cielo, mentre per la Fondazione Bernareggi ha creato il ciclo Le città invisibili. Maestri e culture in dialogo. Ciclo di serate-spettacolo dedicate ai grandi testi della fede. Dal 2016 è responsabile e curatrice delle scelte produttive della prosa del Teatro Donizetti: Ivan coproduzione Atir Teatro Ringhiera, Del coraggio silenzioso con Marco Baliani e musiche originali di Mauro Montalbetti, Accabadora coproduzione con la Compagnia Veronica Cruciani e Cranpi. Spettacoli che sono stati ospitati nei migliori teatri italiani (Piccolo Teatro, Teatro Franco Parenti di Milano, Teatro Bellini di Napoli, Teatro Stabile di Roma…). In particolare la produzione Per te con la Compagnia Finzi Pasca di Lugano ha portato la Fondazione Teatro Donizetti, come ente produttore, in diversi paesi del mondo dal Brisbane Festival in Australia, al Messico, dal Canada alla Spagna. Ha curato la collana Quaderni dello Spettacolo edita dal Comune di Bergamo – Assessorato alla Cultura dal 2000 al 2009 (anno dell’ultima pubblicazione). Attraverso un approccio formativo, da vent’anni conduce laboratori di teatro di narrazione rivolti a studenti, insegnanti ed adulti. Negli ultimi anni ha sperimentato e si è specializzata sull’applicazione di questa competenza in ambito artistico, realizzando progetti fra gli altri presso la GAMeC di Bergamo e la Pinacoteca di Brera. Attualmente sta realizzando progetti presso il Sistema Museale del Valdarno Chianti e le Gallerie degli Uffizi a Firenze. Parte di queste esperienze sono raccontate nel volume curato con Simona Bodo e Silvia Mascheroni Un patrimonio di storie. La narrazione nei museiuna risorsa per la cittadinanza culturale (Mimesis Edizioni, 2016). Dal 2018 è socio ICOM (International Council of Museums).
Cantante e compositrice, inizia l’attività concertistica nel 1976 come cantante e polistrumentista in gruppi di ricerca su musica etnica e musica colta dell’area mediterranea, balcanica e sudamericana. Dall’80 è attiva in campo jazzistico a livello internazionale, collaborando con musicisti quali John Taylor, Ralph Towner, Rita Marcotulli, Ernst Rejiseger, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Guinga, Norma Winstone, Steve Swallow, Gianluigi Trovesi, Danilo Rea, Enzo Pietropaoli, Paolo Fresu, Paolo Damiani, Cameron Brown, Ramamani Ramanujan, David Linx, Diederik Wissels , Area, ed esibendosi in eventi speciali con musicisti del calibro di Joe Zawinul, Michael Brecker,Peter Erskine, Kenny Wheeler, Miroslav Vitous, Nguyen-Le, Uri Caine, Dave Liebman, Billy Hart, Eliot Ziegmund, Steve Turre, Maria Joao, Monica Salmaso, Art Ensemble of Chicago e molti altri, partecipando a importanti festival internazionali. La sua ricerca sul canto e sulla voce abbraccia diversi campi d’azione: dalla personale elaborazione della lingua e la cultura napoletana attraverso la musica di improvvisazione e l’incontro con culture diverse (il più recente: il Brasile di Guinga, Chico Buarque e Ivan Lins), improvvisazione ed elettronica, la prossimità con la musica barocca, il lavoro sulla forma canzone senza limitazioni di genere. Molto attiva dal 2007 con il duo Dialektos con il pianista britannico Huw Warren, con cui ha inciso due Cd per l’etichetta Parco della Musica, suonando in tutta Europa e in tour in estremo oriente. E’ stata protagonista dell’opera Diario dell’assassinata, presso il Teatro San Carlo di Napoli nell’aprile 2014, sempre con Huw Warren al suo fianco. Ha varato nel 2011 il progetto Il Pergolese, che ha inciso poi per la prestigiosa etichetta ECM, con François Couturier, Anja Lechner, Michele Rabbia, esibendosi in grandi festival e teatri europei. Nel 2016 si è esibita all’Opera di Lyon in una “carte blanche” di 5 progetti da lei diretti. E’ stato presentato all’Auditorium di Roma e al Blue Note di Milano, il cd Core[coraçao], un suo lavoro di versioni in napoletano di brani di Chico Buarque, Guinga, Egberto Gismonti, che vede Chico Buarque ospite in due brani, gli arrangiamenti di Roberto Taufic, e i grandi musicisti Huw Warren al piano, Gabriele Mirabassi al clarinetto, Roberto Rossi alle percussioni. Ospite anche il Large vocal ensemble “ Burnogualà”, diretto dalla stessa De Vito, attualmente impegnata nelle registrazioni del progetto Moresche ed altre invenzioni. Nominata dalla Rivista americana Down Beat tra i dieci Artisti dell’anno nel 2001, nella categoria “Beyond Artist”, insieme a nomi quali Joni Mitchell e Caetano Veloso, ha vinto nel 2008, 2009, 2011 il “Top Jazz”, Referendum della critica indetto dalla rivista Musica Jazz, e dal 2010 al 2018 ha vinto il referendum popolare della rivista JAZZIT, nonché il premio Musica e Dischi 2012 per la migliore produzione internazionale con il suo disco Mind the Gap. Nel 2016 ha ricevuto il Premio alla Carriera dalla associazione Musica Oggi. E’ stata docente di Canto Jazz presso il Conservatorio di Santa Cecilia e il Saint Louis Music College di Roma. Attualmente insegna presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino. Dal 2016 al 2018 è stata direttrice artistica della sezione Jazz del Ravello Festival, uno dei più prestigiosi festival di musica classica a livello internazionale
La Fondazione Teatro Donizetti è una neonata fondazione costituita nel 2014 con sede in Bergamo.
La Fondazione non ha scopo di lucro e non può distribuire utili.
La Fondazione persegue, senza fine di lucro, la promozione della cultura e dell’arte, curando la diffusione dell’arte musicale e teatrale, stimolando i cittadini, ed in particolare i giovani, ad esperienze e percorsi culturali formativi e di crescita. La Fondazione si propone di promuovere, sostenere ed incrementare la crescita culturale e le attività del Teatro Donizetti, assumendo in via prodromica, il primario compito di riportare alla sua funzionalità il Teatro attraverso la cura dei necessari interventi di adeguamento strutturale.
La Fondazione si propone inoltre di promuovere la prosa, la danza, la musica, la letteratura, la cultura e le arti, secondo un percorso integrato di produzione, distribuzione, aggiornamento, formazione ed ospitalità. La Fondazione intende favorire relazioni con organismi nazionali ed internazionali onde promuovere e diffondere il patrimonio culturale della città di Bergamo e del suo Teatro.
La Fondazione sostiene il funzionamento e la gestione del complesso mobiliare ed immobiliare “Teatro Donizetti” e ne programma e realizza le stagioni teatrali, liriche e musicali, anche in collaborazione con altri Teatri od Istituzioni. La Fondazione può altresì svolgere altre attività, anche promozionali e complementari.
I membri della Fondazione si dividono in: Fondatori Promotori, Membri Partecipanti e Partner.

ORGANIGRAMMA

Presidente:

Dott. Giorgio Berta

Consiglio di Amministrazione:

Presidente Dott. Giorgio Berta
Vice Presidente Dott. Alfredo Gusmini
Consigliere Sig. Emilio Bellingardi
Consigliere Dott.ssa Simona Bonaldi
Consigliere Dott. Enrico Fusi
Consigliere Dott. Giovanni Thiella
Consigliere Dott. Alessandro Valoti

Revisore legale:

Marco Rescigno

Consiglio dei donatori:

Presidente Dott.ssa Eleonora Doneda
Vicepresidente Dott.ssa Anna Villari
A2A | ALFAPARF | ALLIANZ | ATB | FLOW METER | INTESA SANPAOLO | IRE OMBA | KPMG | NUOVA DEMI | OMB | RULMECA | SACBO | TRUSSARDI PETROLI | UNIACQUE

Direttore Generale

Massimo Boffelli

Direttori Artistici

Nato a Bergamo nel 1972, laureato in Lettere Moderne, si è diplomato alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. La sua carriera professionale si è sviluppata nel tempo secondo un doppio binario: da una parte il percorso come direttore artistico di manifestazioni di rilevanza internazionale, strettamente connesso all’ideazione di progetti innovativi sempre in ambito operistico; dall’altra corre parallela l’attività di regista in Italia e all’estero, senza trascurare l’insegnamento.
Dal 2012 al 2017 è direttore artistico del Macerata Opera Festival, gloriosa manifestazione nata nel 1921 dentro la cornice superlativa dello Sferisterio: in quattro anni Micheli ha rilanciato l’istituzione riportandola all’originario prestigio internazionale con lusinghieri riscontri di critica e pubblico. Il suo è un festival inedito, luogo di ricerca e di eccellenza, nella convinzione che l’opera sia un inestimabile bene comune.
Dal dicembre 2014 è direttore artistico della Fondazione Donizetti, dove sta realizzando una profonda rivoluzione prospettica sul ruolo e le opere del compositore bergamasco, portando nella città orobica i valori e le idee che sostanziano il suo progetto artistico; ha fondato due momenti festivalieri cittadini: la Donizetti Night a giugno e il festival Donizetti Opera in autunno in cui vengono eseguiti i lavori più rari del compositore.
La creatività di Micheli trova forma anche in una serie di progetti, in collaborazione con diversi teatri, pensati per dare al più vasto pubblico la possibilità di avvicinarsi al mondo operistico. L’attività divulgativa lo ha visto autore e presentatore in ambito televisivo per le reti Sky Classica e Sky Arte nell’ideazione e conduzione di programmi relativi all’opera; conduce una rubrica settimanale su Rai 1.
Sul fronte registico, dopo gli inizi dovuti ad As.Li.Co., numerosi i teatri e i Festival nazionali e internazionali per cui Micheli ha firmato la regia di opere sovente rimaste in repertorio, alla Fenice di Venezia, all’Arena di Verona, al Maggio Musicale Fiorentino, al Teatro Massimo di Palermo, il Comunale di Bologna e l’NCPA di Pechino.

Riccardo Frizza (Brescia 1971), formatosi al Conservatorio di Milano e all’Accademia Chigiana di Siena, è considerato fra i principali direttori d’orchestra della sua generazione, particolarmente dedito al repertorio operistico italiano dell’Ottocento.
È regolarmente ospite del Teatro alla Scala di Milano, del Maggio Musicale Fiorentino, del Teatro Regio di Torino, della Fenice di Venezia, dell’Opera di Roma, del Rossini Opera Festival di Pesaro, del Festival Verdi di Parma, del Macerata Opera Festival. All’estero ha diretto fra l’altro all’Opéra National de Paris, alla Lyric Opera di Chicago, alla San Francisco Opera, al Metropolitan Opera di New York e alla Bayerische Staatsoper di Monaco.
Nell’ambito sinfonico è salito sul podio dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, della Gewandhaus di Lipsia, della Sachsische Staatskapelle di Dresda, l’Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”, della Mahler Chamber Orchestra, dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, della Philharmonia Orchestra di Londra, della Tokyo Symphony Orchestra e della Tokyo Philharmonic Orchestra. Fra i suoi impegni degli ultimi anni Norma alla Lyric Opera di Chicago, Rigoletto al Liceu di Barcellona, Lucia di Lammermoor al Teatro la Fenice e I Puritani a Budapest, Falstaff al Festival Verdi di Parma, Il pirata al Teatro alla Scala, Anna Bolena a Roma, Falstaff a Dallas. È stato invitato a tenere una Lectio Magistralis alla Chicago University oltre che all’Istituto Italiano di Cultura.
Dal 2017 è direttore musicale del festival Donizetti Opera di Bergamo, dove ha diretto nel 2018 Il castello di Kenilworth e nel 2019 Lucrezia Borgia per la prima esecuzione della nuova edizione critica della partitura edita da Ricordi e Fondazione Teatro Donizetti. Il suo repertorio donizettiano include Lucia di Lammermoor, L’elisir d’amore, Linda di Chamounix, Maria Stuarda (al MET con Sondra Radvanovsky), La fille du régiment, Lucrezia Borgia (alla San Francisco Opera con Renée Fleming), Roberto Devereux (nuovamente a San Francisco), Anna Bolena (all’Opera di Roma).
Professore Emerito dell’Università di Ferrara, è presidente dell’Edizione Nazionale delle Opere di Donizetti. Dal 1992 al 2000 ha rappresentato l’Italia nel direttivo dell’International Musicological Society. Responsabile musicale dell’Isti­tuto di Studi Rinascimentali di Ferrara, è membro del comitato scientifico del «Saggiatore musicale». Dirige la collana “ConNotazioni” (Lucca, LIM) e il periodico «Musicalia» (Pisa, Fabrizio Serra). Fa parte dei comitati scientifici delle Edizioni Nazionali delle opere di Andrea Gabrieli e di Vincenzo Bellini. È consulente della Deutsche Rossini Gesellschaft.
Nel 1989 ha ricevuto la Dent Medal, l’annuale premio musi­co­logico internazionale della Royal Musical Association. Già visiting professor alla University of Chicago (1992), nel 2001 è stato nominato socio onorario dell’American Musicological Society. Nel 2015 la Societé Suisse de Musicologie gli ha conferito il Premio Glarean.
Ha pubblicato fra l’altro: Monteverdi, Torino, EDT 1985 (in spagnolo: Madrid, Turner; in inglese: Cambridge, Cambridge University Press); Il secolo cantante. Storia del libretto d’opera nel Seicento, Bologna, Il Mulino 1990 e Roma, Bulzoni 2003; Metro e canto nell’opera italiana, Torino, EdT 2007; Rossini. L’uomo, l’artista, il mito, Torino, UTET Grandi Opere 2018 (in tedesco: Rossini. Künstler, Mensch und Mythos, Leipzig, Leipziger Universitätsverlag 2019).
Ha curato i volumi Il madrigale tra Cinque e Seicento (Bologna, Il Mulino 1988), Libretti d’opera italiani (insieme con Giovanna Gronda: Milano, Mondadori 1997), Rossini nelle raccolte Piancastelli di Forlì (Lucca, LIM 2001), e l’edizione critica di: Rossini, Sinfonie giovanili (Pesaro, Fondazione Rossini 1998); Marenzio, Il nono libro di madrigali a cinque voci (Milano, Suvini Zerboni 2000).
Oltre a numerosi articoli in riviste specializzate e in atti di convegno, su Donizetti ha pubblicato: Donizetti ritratto in piedi, Bergamo, Sestante 2016; l’edizione critica di Anna Bolena, Milano-Bergamo, Ricordi – Fondazione Donizetti 2017; Gaetano Donizetti. Carteggi e Documenti 1797-1830, Bergamo, Fondazione Donizetti (Edizione Nazionale delle Opere di Gaetano Donizetti), 2018.
Maria Grazia Panigada è laureata con 110 e lode in Lettere Moderne all’Università Statale di Milano con una tesi sul valore educativo del teatro. Ha iniziato la propria attività collaborando con Benvenuto Cuminetti e l’Università di Bergamo sui temi di ricerca legati al teatro in ambiti formativi. Nel 1999 è stata chiamata a coordinare l’ufficio Teatro Scuola del Teatro Donizetti. Da allora si è occupata interrottamente, presso diversi enti, di programmazione e realizzazione di progetti formativi legati al teatro di prosa.
È specializzata nella realizzazione di eventi culturali e spettacolari che coinvolgono enti e realtà del territorio. Per il Comune di Bergamo ha ideato fra gli altri i Carnevali La piazza delle MeraviglieSant’Alessandro: la virtù (2014 la Misericordia, 2015 la Gratitudine, 2016 il Coraggio) e Bergamo Città luogo d’incontro, progetto che ha coinvolto più di 60 enti contemporaneamente.
È stata responsabile della sezione teatrale di Molte Fedi sotto lo Stesso Cielo, mentre per la Fondazione Bernareggi ha creato il ciclo Le città invisibili. Maestri e culture in dialogo. Ciclo di serate-spettacolo dedicate ai grandi testi della fede.
Dal 2016 è responsabile e curatrice delle scelte produttive della prosa del Teatro Donizetti: Ivan coproduzione Atir Teatro Ringhiera, Del coraggio silenzioso con Marco Baliani e musiche originali di Mauro Montalbetti, Accabadora coproduzione con la Compagnia Veronica Cruciani e Cranpi. Spettacoli che sono stati ospitati nei migliori teatri italiani (Piccolo Teatro, Teatro Franco Parenti di Milano, Teatro Bellini di Napoli, Teatro Stabile di Roma…). In particolare la produzione Per te con la Compagnia Finzi Pasca di Lugano ha portato la Fondazione Teatro Donizetti, come ente produttore, in diversi paesi del mondo dal Brisbane Festival in Australia, al Messico, dal Canada alla Spagna.
Ha curato la collana Quaderni dello Spettacolo edita dal Comune di Bergamo – Assessorato alla Cultura dal 2000 al 2009 (anno dell’ultima pubblicazione).
Attraverso un approccio formativo, da vent’anni conduce laboratori di teatro di narrazione rivolti a studenti, insegnanti ed adulti. Negli ultimi anni ha sperimentato e si è specializzata sull’applicazione di questa competenza in ambito artistico, realizzando progetti fra gli altri presso la GAMeC di Bergamo e la Pinacoteca di Brera.
Attualmente sta realizzando progetti presso il Sistema Museale del Valdarno Chianti e le Gallerie degli Uffizi a Firenze. Parte di queste esperienze sono raccontate nel volume curato con Simona Bodo e Silvia Mascheroni Un patrimonio di storie. La narrazione nei museiuna risorsa per la cittadinanza culturale (Mimesis Edizioni, 2016). Dal 2018 è socio ICOM (International Council of Museums).
Joe Lovano è da decenni uno dei più illustri protagonisti della scena jazzistica internazionale. È considerato uno dei massimi specialisti odierni del sax tenore, ma suona anche altri tipi di sassofoni, oltre a clarinetto, flauto e batteria.
Con alle spalle una vittoria ai Grammy Awards e altre 14 nomination, ha vinto innumerevoli volte i sondaggi della critica e dei lettori di Down Beat Magazine come sassofonista tenore, musicista dell’anno, album dell’anno. Ha anche ricevuto numerosi premi da Jazz Times e dalla Jazz Journalists Association. Il mensile italiano Musica Jazz gli ha conferito il premio alla carriera nell’ambito del referendum Top Jazz 2022.
Nato a Cleveland, Ohio, il 29 dicembre 1952 da una famiglia di origini siciliane, si è avvicinato alla musica e al jazz in particolare grazie al padre Tony “Big T” Lovano, che gli insegnò i primi rudimenti del sassofono. Successivamente, dopo essersi diplomato alla Euclid High School nel 1971, si è iscritto al Berklee College of Music di Boston dove ha studiato con Herb Pomeroy e Gary Burton e dove nel 1998 gli è stato conferito un dottorato honoris causa.
Da menzionare sono le sue collaborazioni con i gruppi degli organisti Jack McDuff e Lonnie Smith, con le orchestre di Woody Herman e del batterista Mel Lewis, con Paul Motian, con John Scofield, Enrico Rava e Dave Douglas. Come leader ha registrato per importanti etichette  discografiche quali Soul Note, Blue Note, ECM.
Inoltre, il compositore Mark Anthony Turnage ha scritto per lui un Concerto per sassofono e orchestra da camera intitolato “A Man Descending”, che è stato eseguito in tutto il mondo.
Molto attivo anche sul fronte della didattica musicale, Joe Lovano ha insegato al Berklee College of Music ed è spesso docente ospite presso il Jazz Program della New York University, la Juilliard e la Manhattan School of Music, nonché invitato da università di tutto il mondo. Dal 2009 è membro della facoltà del Global Jazz Institute at Berklee diretto da Danilo Pérez.