Sull’onda degli importanti risultati conseguiti con le stagioni 2023|2024, la Fondazione Teatro Donizetti, con il Comune di Bergamo, annuncia la prossima Stagione di Prosa e Altri Percorsi, asse portante della Stagione dei Teatri il cui cartellone completo include anche Operetta e Opera&Concerti, oltre a numerosi progetti formativi in via di definizione. Una ricca e articolata programmazione che si svolgerà al Teatro Donizetti e al Teatro Sociale nell’arco di sei mesi, da dicembre 2024 a maggio 2025, con sette titoli in cartellone per la Stagione di Prosa, per otto repliche per ciascun spettacolo (dal sabato alla domenica della settimana successiva; lunedì riposo), e altrettanti per Altri Percorsi, con due matinée.

Nell’introdurre la prossima Stagione di Prosa e Altri Percorsi, Giorgio Berta, Presidente della Fondazione Teatro Donizetti, coglie l’occasione per ringraziare quanti si adoperano per la riuscita della stessa: «Come Presidente della Fondazione non posso non esprimere soddisfazione per quanto fatto in questi anni, con ormai alle spalle i momenti difficili. Dopo i lavori di restauro e il periodo emergenziale, il Teatro Donizetti è infatti rinato su nuove fondamenta, ancora più solide di prima. E di questa rinascita sono co-protagonisti il Comune di Bergamo e i numerosi partner istituzionali e privati che ci sostengono, nonché tutto il personale, tecnico e amministrativo, della Fondazione, senza la cui professionalità sarebbe impensabile raggiungere certi traguardi di eccellenza che in tanti ci invidiano. A tutti va il ringraziamento mio personale e della stessa Fondazione, il cui ruolo è sempre più propositivo e proteso a stimolare fasce di pubblico ampie, con l’intento di essere un punto di riferimento anche per le generazioni più giovani».

Massimo Boffelli, Direttore Generale della Fondazione Teatro Donizetti, prende spunto dal successo della Stagione 2023|2024 per volgere lo sguardo al futuro: «Presentiamo la nuova Stagione di Prosa e Altri Percorsi forti dei risultati appena conseguiti: 52.672 sono stati gli spettatori complessivi per la Prosa, con una media di oltre 1.000 spettatori a rappresentazione; 5.126 per Altri Percorsi. Sono numeri importanti che nell’immediato futuro si traducono nell’aumento delle repliche per la Prosa: otto per tutti i sette titoli in cartellone. Numeri che, al di là del loro valore quantitativo, attestano il legame sempre più forte e profondo tra il pubblico e le proposte artistiche della nostra Fondazione, delle quali la Stagione di Prosa e Altri Percorsi è uno dei cardini, insieme al festival Donizetti Opera, a Bergamo Jazz, alla nuova rassegna Lezioni di Storia e all’Operetta. Tutto ciò è segno inequivocabile della forza attrattiva che queste variegate proposte hanno verso la città e non solo. Il Teatro Donizetti, e con esso il Teatro Sociale, si afferma sempre più la casa della cultura dei bergamaschi e anche di coloro che vengono da lontano».

Maria Grazia Panigada prefigura la nuova Stagione di Prosa e Altri Percorsi, di cui è Direttrice Artistica, «come un luogo in cui le persone vanno per prendere qualcosa: una emozione, un incontro, a volte anche un fastidio, ma sempre ricercando ciò che può servire a suscitare interrogativi, a condividere con altri un tempo di ascolto e di sguardo. Un luogo dove persone con storie diverse, con età diverse, con pensieri diversi, per il tempo dello spettacolo, stanno insieme. E ogni volta accade qualcosa di incredibile, se davvero (spenti i cellulari) ci si lascia coinvolgere, il tempo diventa sospeso in luoghi e tempi altri e la storia sul palcoscenico si offre a noi, unica, irripetibile, perché le condizioni nello spettacolo dal vivo non possono essere mai uguali». «Alle spalle abbiamo una stagione in cui il pubblico è ulteriormente aumentato, in cui grazie ai progetti formativi abbiamo ampliato il coinvolgimento delle giovani generazioni: il Teatro Donizetti è una comunità che cresce sempre più inclusiva e accogliente. Le compagnie che ospitiamo ci dicono che il nostro è un teatro dove si respirano le competenze delle maestranze, il clima di accoglienza di chi ci lavora, ma soprattutto sono stupite dal pubblico: sentono, mentre recitano, di essere di fronte a spettatori competenti, rispettosi, che sanno ascoltare», conclude Panigada.

Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, al termine del suo mandato amministrativo porge il suo saluto personale: «Il grande successo della Stagione di Prosa e Altri Percorsi è legato soprattutto alla persona che in tutti questi anni si è occupata della sua programmazione, Maria Grazia Panigada, il cui legame con il pubblico è un’unione solida e di lunga durata; un pubblico fatto non solo di adulti, ma anche di tanti giovani studenti che vengono coinvolti in progetti di formazione. Credo che pochi teatri in Italia possano vantare un riempimento di sala e un numero di abbonati così alto come il Donizetti, e questo lo si deve alle competenze e alla sensibilità della Direzione Artistica, sempre capace di scegliere in modo oculato e attento le proposte più adatte al gusto del nostro esigente pubblico. Un successo, confermato anche dopo la pandemia, che ha spinto a fare qualcosa di più: sono nate le prime coproduzioni come Accabadora, dal romanzo di Michela Murgia, Ivan da Dostoevskij con Fausto Russo Alesi, fino alla grande messa in scena per la Capitale 2023 dell’Iliade con Alessio Boni. Dopo dieci anni di mandato nell’amministrazione delle politiche culturali di Bergamo, posso affermare che la solidità della Fondazione Teatro Donizetti, la vocazione teatrale della città e le relazioni intessute da Panigada con registi e produttori nazionali, spingono a proseguire sulla via della sperimentazione di nuove produzioni».

La Stagione di Prosa e Altri Percorsi 2024|2025, è realizzata con il contributo di MIC – Ministero Italiano Cultura, Regione Lombardia, Camera di Commercio Bergamo, Allianz (Main Partner della Fondazione Teatro Donizetti), Intesa Sanpaolo, SIAD e un importante numero di donatori privati che hanno aderito alla campagna Art Bonus ‘Ambasciatori di Donizetti’.
Giacomo Campora, Amministratore Delegato di Allianz S.p.A., commenta: «Allianz sarà nuovamente Main Partner della prossima Stagione di Prosa e Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti. Dal 2020 siamo al fianco della Fondazione per avvicinare sempre di più il pubblico di Bergamo, ed in particolare le giovani generazioni, ad una progettualità artistica di grande caratura nazionale ed internazionale».
Daniele Pastore, Direttore Regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo, dichiara: «Confermiamo la presenza di Intesa Sanpaolo alla nuova stagione di Prosa e Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti che rientra in un più ampio impegno del nostro gruppo di supporto dei territori in cui siamo radicati affiancando gli enti coinvolti nelle iniziative culturali. Riteniamo infatti che l’arte e la cultura siano risorse strategiche e identitarie per le comunità in grado di innescare processi di crescita anche sul piano sociale, economico e occupazionale».

 

Stagione di Prosa al Teatro Donizetti

La Stagione di Prosa 2024|2025 al Teatro Donizetti si inaugura dal 7 al 15 dicembre 2024 raccogliendo il testimone dalla precedente nel segno della presenza di Massimo Popolizio, questa volta nelle vesti di regista: lo spettacolo inaugurale, I Ragazzi irresistibili, testo dello statunitense Neil Simon portato al successo anche sul grande schermo, reca infatti la sua firma, insieme a quella attoriale di due grandi protagonisti del teatro italiano, Umberto Orsini e Franco Branciaroli, nell’occasione interpreti di due anziani attori di varietà che si rincontrano dopo anni dando luogo, tra incomprensioni mai sopite, a una difficile alchimia che è il pretesto per un gioco di geniale comicità e di profonda melanconia.
Dal 25 gennaio al 2 febbraio 2025 sarà la volta di un altro attore di assoluto valore, Alessandro Haber, interprete principale del La Coscienza di Zeno, tratto dal celebre romanzo di Italo Svevo, con la regia di Paolo Valerio.
Dall’8 al 16 febbraio andrà quindi in scena L’avaro di Molière, con la sorprendente interpretazione di Ugo Dighero, attore più conosciuto come comico, ma dalla salda formazione attoriale che in questo spettacolo si svela in tutte le sue capacità.
Silvio Orlando porterà a Bergamo dal 22 febbraio al 2 marzo l’ultimo spettacolo prodotto dalla sua compagnia, Ciarlatani, storia i cui personaggi sono legati al mondo del cinema e del teatro, scritta e diretta dallo spagnolo Pablo Rémon, mentre, dall’8 al 16 marzo, Fausto Russo Alesi proporrà, anche nei panni registici, il testo più pirandelliano di Eduardo De Filippo, L’arte della commedia, un’opera corale che avvince fra inquietudine e farsa.
Altra firma stranierà sarà quella dell’argentino Claudio Tolcachir, da diverso tempo presente sui palcoscenici italiani, autore e regista di Edificio 3, commedia che racconta di cinque personaggi che condividono lo spazio ristretto di un ufficio e le cui vicende personali si intrecciano, con momenti di commozione, effetti grotteschi e di comicità (dal 5 al 13 aprile).
La Stagione di Prosa 2024|2025 si concluderà, dal 10 al 18 maggio, con il ticinese Daniele Finzi Pasca, artista molto amato a Bergamo, città fra le prime in Italia ad avere portato il teatro-circo in una stagione di prosa. La sua compagnia presenterà Titizè. A Venetian dream, spettacolo che si avvale delle musiche di Maria Bonzanigo, delle scenografie di Hugo Gargiulo e dei costumi di Giovanna Buzzi, preziose risorse della Compagnia Finzi Pasca.

Altri Percorsi

Con sei dei sette titoli in cartellone previsti al Teatro Sociale di Città Alta, Altri Percorsi, da sempre vetrina di diversi modi di fare ricerca teatrale utilizzando molteplici mezzi e linguaggi espressivi, sarà all’insegna dei giovani attori. Lo sono in particolare gli spettacoli che aprono e chiudono la rassegna dove emerge una grande forza corale. Re Lear è morto a Mosca (giovedì 19 dicembre 2024) è uno spettacolo prezioso da un punto di vista teatrale e dalla grande riflessione civile: otto giovani artisti, guidati dal regista argentino César Brie, narrano la storia del teatro ebraico Goset fondato a Mosca nel 1919 dal regista Aleksandr Granovskij e dal pittore-scenografo Marc Chagall. Un Teatro ammirato da Gordon Craig, che Stalin distrusse assassinando gli attori-registi che lo guidavano, Solomon Michoels e Veniamin Zuskin.
Tutt’altro registro quello scelto da Veronica Cruciani per i dodici giovani allievi della Scuola Filodrammatici nella messinscena di The Trials dell’inglese Dawn King: qui ci troviamo in un futuro prossimo, nel quale giovani, poco più che adolescenti, sono chiamati a prendere parte attiva nei processi a persone adulte che sono accusate di avere commesso dei crimini contro la sostenibilità (giovedì 3 aprile 2025 con matinée il 4).
La realtà entra prepotentemente in rassegna con un affondo sul tema della giustizia, grazie allo spettacolo Nell’occhio del labirinto. Apologia di Enzo Tortora, opera prima del drammaturgo Chicco Dossinel, messa in scena dal Teatro della Cooperativa con l’interpretazione del talentuoso giovane attore Simone Tudda (giovedì 16 gennaio 2025).
Presente per la prima volta in Altri Percorsi, la compagnia Menoventi, che ha come stile l’ironia e lo svelamento dei piani della rappresentazione, per portare lo spettatore in labirinti di senso: in Odradek, fiaba contemporanea ispirata a Gunther Anders e a Franz Kafka, si entra nella casa di una donna qualunque che si trova avviluppata in una spirale di ordinazioni online e desideri che vengono esauditi ancora prima di essere richiesti (giovedì 6 febbraio).
Gradito ritorno sarà quello del Teatro La Ribalta, che torna a Bergamo dopo l’evento speciale di Otello Circus. Ne Lo specchio della regina ritroveremo in palcoscenico Jason Mattia De Majo, Maria Magdolna Johannes, Rocco Ventura per la regia di Antonio Viganò: una riflessione sulla bellezza che è contenuta nella diversità di ciascuno (giovedì 20 febbraio).
Anche la prossima edizione di Altri Percorsi avrà una finestra sul teatro classico con Anfitrione, spettacolo di Teatro Kismet già in programmazione nel 2020 e poi annullato a causa della pandemia (giovedì 27 marzo e matinée il 28). Il tema del doppio, fondamentale nel testo di Plauto, viene ambientato dalla regista Teresa Ludovico in un territorio malavitoso in cui sei attori e un musicista, in un movimento continuo, disegnano doppi mondi: divino e umano, sopra e sotto, luci e ombre.
Infine, giovedì 6 marzo al Teatro Donizetti, andrà in scena Amore di Pippo Delbono, uno spettacolo che non chiede nulla, se non di sedersi e lasciarsi prendere per mano dal mondo del fado, con il suo ritmo, la sua danza, il suo canto, accompagnati dalle visioni oniriche ed emotive del suo artefice.

Incontri intorno agli spettacoli

Attorno ad alcuni degli spettacoli della Stagione di Prosa 2024-2025 si svolgeranno incontri aperti al pubblico e agli studenti in cui attori e registi saranno chiamati a raccontarsi e a rispondere alle domande degli spettatori. Il calendario degli incontri è in via di definizione.