8.333 spettatori (di cui 5.181 abbonati), con una media di 1.042 a replica, hanno assistito nell’insieme alle otto rappresentazioni in prima nazionale di Iliade. Il gioco degli dèi, lo spettacolo con Alessio Boni e Iaia Forte che ha felicemente inaugurato la Stagione di Prosa 2023/2024 della Fondazione Teatro Donizetti. Un grande successo, come sottolinea Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione: «È stato bellissimo iniziare con un’opera corale che rappresenta fortemente quello che è lo spirito della Fondazione Teatro Donizetti e della stessa Stagione di Prosa. Uno degli scopi della Fondazione è il coinvolgimento delle nuove generazioni che sono il futuro del nostro teatro: il lavoro di preparazione a Iliade, così come per molti altri spettacoli che vedremo nei prossimi mesi, credo sia un valore aggiunto. E vedere il teatro così pieno di persone di tutte le età che insieme partecipano a uno spettacolo, dà il senso di  un luogo di incontro della comunità. Con Alessio Boni c’è un legame consolidato, ma questa volta è venuto al Donizetti con un significato diverso: abbiamo davvero condiviso per diversi mesi un progetto e penso che questo teatro sia diventato per lui e per tutta la compagnia una “casa”».

Alessio Boni, protagonista principale dello spettacolo, si sofferma sulle reazioni degli spettatori: «Il pubblico ci ha dato tantissimo in questi giorni, perché replica dopo replica ci ha fatto capire dove cambiare delle cose, dove aggiungere o togliere qualcosa. In teatro si assiste a un processo che è una sorta di terapia di gruppo. Le prime repliche sono sempre fondamentali: qui a Bergamo c’è stato un pubblico trasversale che ha riunito l’intellettuale, il colto, l’intenditore, il ragazzo e magari anche qualcuno che non ha mai neanche letto l’Iliade. In ogni caso il teatro colpisce, non è mai distante o asettico, in qualche modo si insinua nei meandri del pensiero, del quotidiano. Il teatro fa riflettere, soprattutto quando si ha a che fare con un grande poeta come Omero». «Di queste repliche al Donizetti mi porto dietro la densità del silenzio del pubblico. Questo, per quanto mi riguarda, è un segnale fortissimo. Poi ci stanno anche le risate, perché lo spettacolo è anche ironico. Ma questa profonda attenzione mi ha davvero colpito», conclude l’attore bergamasco.

Un commento a caldo anche per Iaia Forte, altro nome di punta del nutrito cast di Iliade. Il gioco degli dèi: «É stato bellissimo stare in questo teatro, in questa casa regale, per l’accoglienza ricevuta sia da parte del pubblico che delle persone che lavorano all’interno della Fondazione Donizetti. Ed è rincuorante constatare quanto un classico come l’Iliade parli eternamente a tutti. Mi ha piacevolmente sorpreso vedere tra gli spettatori anche tanti giovani».

Ora Iliade. Il gioco degli dèi parte per una lunga tournée che sino a fine marzo lo porterà in molte città italiane: Savona, Bologna, Arezzo, Rovereto, Foggia, La Spezia, Firenze, Trieste e infine Roma, tra le tante in cui farà tappa. «Siamo felici che Il viaggio di Iliade sia iniziato da Bergamo, perché quando uno spettacolo viene visto in molte altre città acquisisce maggior valore anche tutto il lavoro che si è fatto per la produzione», conclude Maria Grazia Panigada.