L’universo femminile spiato dalla serratura del bagno: è questo l’assunto attorno al quale ruota Raccontami di domani, quinto titolo della Stagione di Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti, in programma giovedì 22 febbraio al Teatro Sociale (ore 20.30). Lo spettacolo, scritto e diretto dall’argentino Cèsar Brie, figura centrale del teatro contemporaneo di ricerca, vedrà in scena le attrici Vera dalla Pasqua e Rossella Guidotti. Musica di Paolo Brie. Luci di Stefano Colonna. Scene e costumi a cura della compagnia. Produzione Agidi. Durata: 60 minuti senza intervallo. Biglietti: intero: 19 Euro, ridotto 15 Euro.

Raccontami di domani racconta l’amicizia di due donne: nel bagno conversano, si sistemano, si preparano. Scoprono i cambi dei loro corpi, si confessano, si lavano il corpo e l’anima. In questo bagno gli oggetti più umili diventano compagni di scena. Attraverso il percorso delle vite di due ami­che, Cèsar Brie crea una poesia scenica sull’essere donna ed il trascorrere del tempo.

«La proposta è al passo con l’epoca attuale. L’universo femminile occupa il centro della scena. L’Io stabilisce un ponte con il Noi; ciò che è pub­blico in connessione con ciò che è privato: è anche un tratto distintivo del regista. Un viaggio nelle vite comuni che genera identifi­cazione ed emozioni intense. Niente è fuori dall’ordinario. O tutto lo è, perché, come as­sicura una delle due donne, la quotidianità è sacra. Accade qualcosa di speciale con gli oggetti negli spettacoli di Brie, che iniziò la sua vita artistica nella poesia e sembra non separarla mai dal teatro. Il testo di per sé è poetico. Possiede bellezza, musicalità e rit­mo. Si crea una poesia scenica sull’es­sere donna, il ciclo della vita ed il passare del tempo, che commuove il pubblico», osserva Daniela Yaccar.

César Brie nasce a Buenos Aires, Argentina. Arriva in Italia a 18 anni con la Comuna Bai­res, gruppo teatrale di cui è cofondatore. Si separa dalla Comuna nel 1975 e comincia a sviluppare un’arte apolide, a stretto contat­to con le molte realtà incontrate in una vita passata per scelta in esilio. Nel 1975 crea a Milano il Collettivo teatrale Tupac Amaru. Dal 1981 al 1990 lavora insieme a Iben Nagel Rasmussen nel Gruppo Farfa e poi nell’Odin Teatret in Danimarca nelle vesti di autore, regista e attore. Nel 1991 fonda in Bolivia il Teatro de Los Andes. Con questo gruppo ha creato spettacoli che partono dalla storia o dai classici, ma calati profondamente nell’at­tualità: una serie di lavori esemplari destinati a girare il mondo. Oggi, Cesar Brie è ancora in Italia svolgendo attività  come pedagogo e come autore e attore.