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“Sventurata la terra che ha bisogno di eroi”: quella che forse è la citazione più famosa della “Vita di Galileo” di Brecht può essere utilizzata per illustrare la portata di questa rivoluzione per il pensiero moderno. Dopo Galileo la scienza non ha più bisogno di eroi, di depositari del sapere venerati e indiscutibili. Grazie al “metodo” diventa di tutti, cade il principio di autorità e prevale la forza dei fatti e degli esperimenti. La conoscenza del mondo non è più appannaggio di pochi, ma, anche grazie a un linguaggio condiviso, disponibile per tutti coloro che vogliano impegnarsi nella ricerca e accettino un confronto senza confini.

Piero Martin, professore ordinario di Fisica sperimentale all’Università di Padova, è esperto di fusione termonucleare. Fellow dell’American Physical Society, è Chief Physicist di DTT, il nuovo grande esperimento europeo in costruzione a Frascati. È stato responsabile scientifico di grandi progetti di ricerca internazionali, come RFX a Padova e la Task force europea “Eurofusion Medium Size Tokamak”. Attivo nella divulgazione, scrive per “La Stampa” e “lavoce.info”. Ha pubblicato L’era dell’atomo (con A. Viola, Il Mulino 2014), Zerologia (con C. Bartocci e A. Tagliapietra, Il Mulino 2016) e Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti (con A. Viola, Codice edizioni 2018, tra i cinque finalisti al Premio Galileo 2018 e vincitore al Premio nazionale di divulgazione scientifica). Le 7 misure del mondo, pubblicato per Laterza, è stato finalista al Premio Galileo 2022 ed è tradotto in numerose lingue.