IL CENTRO DELLA MUSICA
Concerti nel Ridotto “Gavazzeni” del Teatro Donizetti

Concerto di sabato 15 luglio – ore 17

CDpM Jazz Lab
 Invenzioni a più voci

Sabato 15 luglio è in programma nel Ridotto “Gavazzeni” del Teatro Donizetti (ore 17) l’ultimo appuntamento con Il Centro della Musica, ciclo concertistico ideato dalla Fondazione Teatro Donizetti e organizzato in collaborazione con il Comune di Bergamo – Assessorato alle Politiche Sociali. Il viaggio musicale, iniziato in maggio con gli omaggi al tango di Astor Piazzolla e ai film di Walt Disney e proseguito con concerti dedicati a Händel e a Vivaldi, oltre che con l’immersione nelle trame elettroacustiche dei Take Off, si conclude con il progetto Invenzioni a più voci, un viaggio tra musica, arte, architettura, letteratura, scienza e storia all’insegna di alcune figure eccellenti che hanno fatto conoscere Bergamo e Brescia in tutto il mondo.  A portarlo in scena è CDpM Jazz Lab, ensemble nato nell’ambito delle attività del Centro Didattico Produzione Musica e costituito da musicisti affermati, come il clarinettista e sassofonista Gianluigi Trovesi, il più illustre dei jazzisti orobici, e il pianista Claudio Angeleri, e giovani talenti quali i sassofonisti Nicholas Lecchi e Enrico Bono, la flautista Beatrice Sisana, la cantante Alessia Marcassoli, l’oboista Francesco Marcheselli, la bassista Chiara Arnoldi, il chitarrista Pietro Berti, il batterista Matteo Milesi e il percussionista  Lorenzo Beltrami. Prezzi biglietti: intero € 15,00, ridotto € 10,00. Riduzione speciale per utenti CTE – Centri per Tutte le Età di Bergamo: € 7,00.

Invenzioni a più voci è sotteso da un sottile filo rosso che collega i diversi personaggi scelti per la sua realizzazione: nel corso del concerto verranno proposte alcune composizioni dedicate al pittore Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, al matematico Niccolò Tartaglia, al letterato Torquato Tasso, ai compositori Luca Marenzio e Pietro Antonio Locatelli, ai due Papi Giovanni XXIII e Paolo VI. L’idea del progetto è tradurre in musica le qualità e le caratteristiche dei personaggi trattati sia a livello compositivo, sia facendo ricorso all’improvvisazione di carattere jazzistico. In questo modo, attraverso le suggestioni dei suoni, dei racconti e delle immagini proposte, il pubblico può cogliere le sfumature del linguaggio musicale che talvolta sfuggono ad un ascolto più superficiale. Il pubblico può inoltre trovare analogie e differenze con le altre discipline quali la letteratura. Secondo gli ideatori di Invenzioni a più voci si possono infatti identificare delle affinità elettive che, pur attraversando i secoli e i differenti ambiti di ricerca, restituiscono un’immagine dai contorni definiti e precisi che caratterizza l’Italia e le peculiarità del suo popolo e del suo stile di vita.