INCONTRIAMO IL JAZZ – Jazz: Musica del mondo
Auditorium di Piazza della LibertàLezioni concerto rivolte agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado Le lezioni concerto proposte dal CDpM per Bergamo Jazz 2024 intendono raccontare una storia del jazz che consente di vivere attraverso un’esperienza attiva, basata sul fare e ascoltare, le componenti di questa musica, rimandando avanti e indietro nel tempo e nelle peculiarità caratteristiche di questa stessa musica. La cantabilità strumentale e vocale di Louis Armstrong si collega all’improvvisazione tematica di Wayne Shorter, così come il call and response di origine africana (presente anche nel canto liturgico responsoriale) si traduce nella forma AABA di So What di Miles Davis nel disco “cult” Kind of Blue. E ancora, l’incedere pianistico del ragtime evolve, in forma figurata, nei ruoli della sezione ritmica del bebop con Thelonious Monk e Bud Powell al pianoforte. Lo stesso blues feeling dei canti urbani africani-americani dell’Ottocento è presente nel Saltarello di Gianluigi Trovesi così come nel blues di Kansas City di Charlie Parker. I musicisti coinvolti nelle diverse esecuzioni strumentali con l’ausilio musicologico di Maurizio Franco e con gli esercizi ritmici e melodici proposti dal vivo da Claudio Angeleri agli studenti, realizzano un percorso didattico che ripercorre la storia del jazz in un modo nuovo e coinvolgente. Gli incontri si avvalgono della consulenza didattica dell’Associazione Nazionale Scuole Jazz e Musiche Audiotattili. In collaborazione con CDpM EUROPE Locandina Claudio Angeleri pianoforte Emilio Soana tromba Gabriele Comeglio sax alto e clarinetto Marco Esposito basso Matteo Milesi batteria Maurizio Franco musicologo Esempi musicali di Louis Armstrong, Benny Goodman, Scott Joplin, Miles Davis, Charlie Parker, Thelonious Monk, Dizzy Gillespie e composizioni originali di Claudio Angeleri
INCONTRIAMO IL JAZZ – Jazz: Musica del mondo
Auditorium di Piazza della LibertàLezioni concerto rivolte agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado Le lezioni concerto proposte dal CDpM per Bergamo Jazz 2024 intendono raccontare una storia del jazz che consente di vivere attraverso un’esperienza attiva, basata sul fare e ascoltare, le componenti di questa musica, rimandando avanti e indietro nel tempo e nelle peculiarità caratteristiche di questa stessa musica. La cantabilità strumentale e vocale di Louis Armstrong si collega all’improvvisazione tematica di Wayne Shorter, così come il call and response di origine africana (presente anche nel canto liturgico responsoriale) si traduce nella forma AABA di So What di Miles Davis nel disco “cult” Kind of Blue. E ancora, l’incedere pianistico del ragtime evolve, in forma figurata, nei ruoli della sezione ritmica del bebop con Thelonious Monk e Bud Powell al pianoforte. Lo stesso blues feeling dei canti urbani africani-americani dell’Ottocento è presente nel Saltarello di Gianluigi Trovesi così come nel blues di Kansas City di Charlie Parker. I musicisti coinvolti nelle diverse esecuzioni strumentali con l’ausilio musicologico di Maurizio Franco e con gli esercizi ritmici e melodici proposti dal vivo da Claudio Angeleri agli studenti, realizzano un percorso didattico che ripercorre la storia del jazz in un modo nuovo e coinvolgente. Gli incontri si avvalgono della consulenza didattica dell’Associazione Nazionale Scuole Jazz e Musiche Audiotattili. In collaborazione con CDpM EUROPE Locandina Claudio Angeleri pianoforte Emilio Soana tromba Gabriele Comeglio sax alto e clarinetto Marco Esposito basso Matteo Milesi batteria Maurizio Franco musicologo Esempi musicali di Louis Armstrong, Benny Goodman, Scott Joplin, Miles Davis, Charlie Parker, Thelonious Monk, Dizzy Gillespie e composizioni originali di Claudio Angeleri
JAZZ EXHIBITION – Another kind of blue
Donizetti StudioBergamo Jazz 2024 dedica al fotografo Fabio Gamba, scomparso nel 2023, una mostra il cui titolo prende spunto dal capolavoro di Miles Davis Kind of Blue, giocando con esso e con il significato dell’aggettivo “blue”, che per la popolazione di lingua anglofona è anche sinonimo di “triste, melanconico, giù di corda”. Per questo i musicisti rappresentati nelle foto non sono immortalati nel pieno della performance artistica, ma in momenti più intimi, meditativi, un po’ melanconici. Nato a Bergamo, amante della fotografia e della musica, oltreché del cinema, particolarmente impressionato dalla geometrica solitudine che traspare dai quadri di Edward Hopper, Fabio Gamba adorava il bianco che fa da sfondo ai ritratti di Richard Avedon. Socio di Phocus Agency (Agenzia di fotografi di spettacolo) e membro di AFIJ (Associazione Fotografi Italiani di Jazz), ha esposto le sue foto in mostre personali e collettive, documentando fotograficamente diverse edizioni di Bergamo Jazz Festival. Da anni attivo sostenitore e volontario della LIPU Sezione di Bergamo, ha testimoniato la sua passione per la vita delle cicogne con immagini di grande intensità emotiva. La mostra sarà visitabile dal pubblico nei seguenti giorni e orari: Martedì 19 marzo 2024, ore 18.00-19.00 Mercoledì 20 e Giovedì 21 marzo 2024, ore 15.00-19.00 Venerdì 22, Sabato 23 e Domenica 24 marzo 2024, ore 15.00-20.30 La mostra è realizzata grazie al sostegno di IMETEC In collaborazione con Fondazione Teatro Donizetti, SLOU - Estensioni Jazz Club Diffuso, Associazione Culturale Rest-Art e Novara Jazz, LIPU – Bergamo, Phocus Agency, AFIJ, Stampe FotoQuaranta – Nembro Locandina di Fabio Gamba
Proiezione del film LOVANO SUPREME
Auditorium di Piazza della LibertàPresentato fuori concorso durante l’edizione 2023 del Festival del Cinema di Locarno, Lovano Supreme è un lungometraggio nel quale il regista Franco Maresco, che al mondo del jazz ha dedicato in passato altre sue opere, propone un ritratto personale e artistico di Joe Lovano, figura preminente del jazz odierno e attuale Direttore Artistico di Bergamo Jazz. Il film alterna materiale d’archivio e interviste con lo stesso protagonista a sequenze girate in occasione di un soggiorno del musicista americano in Sicilia, terra natale dei nonni sia paterni che materni, originari di due paesini della provincia di Messina, Alcara Li Fusi e Cesarò. Nel film viene sottolineato anche il legame con la musica di John Coltrane, come evidenzia lo stesso titolo rifacendosi al famoso album A Love Supreme. In collaborazione con LAB80 Locandina di Franco Maresco con la partecipazione di Joe Lovano