Tornando al 1966, in quell’anno il Comune provvede ad assumere in proprio la gestione del teatro.
Nel 1968 il Donizetti viene incluso, con provvedimento governativo, nel novero dei “Teatri di tradizione”, in riconoscimento della sua identità culturale. Il teatro svolge un’attività di produzione che non è soltanto genericamente lirica o concertistica ma viene convogliata in una direzione specifica, quella di salvaguardare, riscoprire, riproporre la produzione donizettiana, inserita però nella cultura dell’epoca. 
Nel 1973, con l’opera Il Sogno di Roman Vlad, si conclude l’esperienza del Teatro delle Novità.
Per la ricognizione del Donizetti meno noto fiorisce nel 1982 il Festival “Donizetti e il suo tempo”, manifestazione che si propone di studiare e riscoprire il grande compositore bergamasco in rapporto alla temperie musicale, culturale e sociale degli anni in cui è vissuto. Da segnalare anche l’istituzione del biennale Premio Donizetti, quale riconoscimento a interpreti che nel corso della loro carriera hanno contribuito autorevolmente a far apprezzare l’arte del compositore.