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Serie di eventi Event Series: Lucie de Lammermoor

Opéra en trois actes di Alphonse Royer e Gustave Vaëz
Musica di Gaetano Donizetti
Prima esecuzione: Parigi, Théâtre de la Renaissance, 6 agosto 1839
Revisione sulle fonti originali a cura di Jacques Chalmeau © Ricordi


INTRODUZIONE

Nell’autunno del 1835, a Napoli, Gaetano Donizetti ottiene uno dei maggiori trionfi della sua carriera con Lucia di Lammermoor, che diventa il modello stesso del melodramma romantico italiano. L’opera fa rapidamente il giro del mondo e viene rappresentata nella versione originale italiana anche a Parigi, al Théâtre des Italiens, nel 1837. Due anni dopo, Donizetti decide di realizzarne una versione francese per il Théâtre de la Renaissance, una sala parigina dal repertorio innovativo ma dai mezzi economici e artistici più ridotti rispetto all’Opéra. Il libretto di Salvadore Cammarano viene tradotto in francese e semplificato da Alphonse Royer e Gustave Vaëz, i poeti che stanno scrivendo per Donizetti e per la Renaissance L’ange de Nisida, diventata poi La favorite. Il compositore interviene sulla partitura, realizzando quella che è, a tutti gli effetti, un’opera diversa, l’“altra Lucia”. Fra i cambiamenti più importanti, la cavatina di Lucie, sostituita con quella di Rosmonda d’Inghilterra secondo una prassi, pare, già praticata da Fanny Tacchinardi-Persiani, la prima interprete della Lucia italiana. I personaggi di Alisa e Normanno, confidenti rispettivamente di Lucia e di Enrico, sono unificati in quello del traditore Gilbert, che assume così uno spessore maggiore. Una scena, il duetto fra Raimondo e Lucia, è tagliata e molte altre semplificate o riscritte, mentre lo “sposino” Arthur fa il suo ingresso già nel primo atto. Questa nuova Lucie de Lammermoor debutta alla Renaissance il 6 agosto 1839 con enorme successo e resta in repertorio in Francia per tutto il XIX secolo, diventando un caposaldo della cultura nazionale. Come dimostra, fra gli altri, il capitolo di Madame Bovary che Flaubert ambienta al teatro di Rouen durante una recita, appunto, di Lucie.


TRAMA

Scozia, XVII secolo. Henri Ashton spiega al suo confidente Gilbert che, per ragioni politiche, ha deciso di sposare sua sorella Lucie ad Arthur Bucklaw, nipote del potente lord Athold. Ma Lucie ama Edgar Ravenswood, ultimo membro della famiglia nemica degli Ashton. Gilbert svela a Henri un appuntamento segreto di Lucie ed Edgar. Giunge Arthur, che Henri rassicura dell’amore di Lucie. In ogni caso, racconta Arthur, lo zio ha ordinato ad Edgar di andare in Francia per una missione diplomatica. Fingendosi amico, Gilbert accompagna Lucie sul luogo dell’appuntamento con Edgar. Mentre lo aspetta, Lucie lamenta che l’antico odio fra le famiglie renda impossibile il loro amore. Giunge Edgar portando la triste notizia della sua prossima partenza. Prima, però, chiederà a Henri la mano della sorella. I due innamorati si scambiano gli anelli e si dicono addio.

Gilbert ha seguito Edgar in Francia, ha intercettato le sue lettere e realizzato una copia dell’anello che Lucie gli aveva donato. Tornato in Scozia, riferisce tutto a Henri, sempre più deciso a concludere le nozze con Arthur. In un drammatico confronto, Henri racconta a Lucie che Edgar non l’ama più, le mostra l’anello e le spiega che soltanto il suo matrimonio con Arthur può salvarlo dalla disgrazia politica. Lucie cede. Accompagnato da un coro festoso, arriva Arthur e, mentre Lucie si dispera, inizia la cerimonia nuziale. Il contratto matrimoniale è appena stato firmato quando fa irruzione Edgar, che sfida Henri e Arthur. Raymond, il cappellano, evita lo scontro e mostra a Edgar il contratto firmato. Credendosi tradito, questi maledice Lucie.

Gilbert annuncia a Henri che un uomo è venuto a cercarlo. Si tratta di Edgar mascherato, che sfida a duello il suo nemico: si scontreranno all’alba seguente. Intanto, nel castello degli Ashton è in corso la festa di matrimonio, bruscamente interrotta da Raymond che annuncia una terribile notizia: Lucie ha perduto la ragione e ha ucciso Arthur. Appare Lucie, impazzita, che vaneggiando racconta del suo amore per Edgar, della sua maledizione, e annuncia che presto morirà. Intanto Edgar attende Henri su luogo del duello. Il coro lo informa che Henri non verrà e che entro un’ora Lucie sarà morta, e gli svela la fedeltà della donna. Sconvolto, Edgar invoca per l’ultima volta Lucie, si pugnala e spira fra le braccia di Raymond.