Il 25 novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ogni anno, il Donizetti Opera ha aderito alle manifestazioni che si sono svolte a Bergamo, cadendo nell’ambito della programmazione; per il 2020 invece ha scelto di proporre al pubblico anche un momento specifico del calendario artistico, per sottolineare l’adesione totale a questa tematica così importante e molto presente anche nelle opere donizettiane.

Mercoledì 25 novembre dalle ore 20 (per ventiquattr’ore) sulla “Donizetti webTv” donizetti.org/tv sarà disponibile in prima visione in esclusiva il video dell’opera L’Ange de Nisida, andata in scena in occasione del festival 2019 nel cantiere del Teatro Donizetti, grazie alla disponibilità della casa discografica Dynamic che ha realizzato la ripresa e da alcune settimane distribuito in tutto il mondo il dvd.

Com’è noto, l’opera donizettiana messa in scena in prima mondiale a Bergamo dopo un’importante ricostruzione musicologica, narra una vicenda che ben si abbina proprio al tema del 25 novembre. Protagonista la giovanissima Sylvia, nobile orfana affidata al Re Ferdinando perché questi le trovasse una nuova famiglia; il Re è invece ossessionato dal desiderio di possederla, la prende per sé e la rinchiude nella prigione dorata dell’isola di Nisida, facendone un personale oggetto di piacere. Spiega Francesco Micheli: “Sylvia è una pura vittima e il Re un puro carnefice, con una serie di ricadute di scottante attualità rispetto alla violenza sulla donna che si consuma ancora oggi in diversi contesti”.

A presentare la messa in onda, insieme a Francesco Micheli direttore artistico del festival e regista dello spettacolo nel 2019, ci saranno due ospiti di rilievo: Lucia Annibali e Angelo Foletto. La prima, da sempre impegnata nella lotta alla violenza di genere, è un avvocato pesarese oggi deputato di Italia Viva, che nel 2016 è stata sfregiata con l’acido da due uomini mandati dall’ex fidanzato. Angelo Foletto è invece giornalista professionista e critico musicale della Repubblica, è dal 1996 presidente dell’Associazione Nazionale Critici Musicali che ha assegnato il Premio Abbiati all’Ange de Nisida nella categoria “Premio speciale” con la seguente motivazione: «Per il progetto di restituzione al pubblico dell’opera mai rappresentata e allestita nella platea del Teatro Donizetti in ristrutturazione convertita in cantiere-isola-mondo-palcoscenico. Per l’idea scenica del regista-direttore artistico Francesco Micheli, instradato da Angelo Sala e coadiuvato dal gruppo di lavoro che ha pensato, realizzato e vestito i costumi di carta (Margherita Baldoni, Valentina Volpi, Silvia Pasta, Cinzia Mascheroni, Francesco Tagliarini, Celeste Rattazzi, Daniela Cannella e Stefania Meo); condensando l’emozione per la rinascita di una musica ritenuta persa e lo svolgimento in uno spazio teatrale irripetibile, dal forte senso spettacolare e dall’assertivo significato civile».

Il festival Donizetti Opera 2020 non si ferma anche grazie al sostegno di AllianzAB EnergieCurnis – RolexTernaUniacque e IGP Decaux oltre che degli Ambasciatori di Donizetti di cui fanno parte oltre 25 realtà imprenditoriali del territorio vicine al teatro.

DONIZETTI WEB TV
L’accesso alla “Donizetti web tv” è gratuito e dà la possibilità di visionare contenuti varie proposte d’archivio, mentre tutti i nuovi programmi dedicati al Festival 2020, come lo streaming delle opere (ad eccezione di Marino Faliero), sono accessibili a chi si abbona all’offerta web. L’abbonamento alla “Donizetti web tv” (che comprende la visione delle opere 2020 e i contenuti originali) ha un costo di 59 euro; l’accesso a ogni singola opera ha invece un costo di 30 euro. Il pagamento può avvenire direttamente online tramite carta di credito o PayPal. Considerata la chiusura al pubblico della biglietteria, il festival è comunque impegnato a fornire telefonicamente supporto per i non nativi digitali, sia per l’attivazione dell’abbonamento che per il pagamento (T. 035 4160601/602/603).
La realizzazione della nuova web tv del festival Donizetti Opera è stata possibile grazie alla Fondazione TIM che, con il suo fondamentale contributo, ha deciso di sostenere la diffusione della cultura della musica classica e della figura di Gaetano Donizetti dalla sua città natale alla platea senza confini del web, con l’obiettivo di favorire la più larga partecipazione alla vita culturale e musicale del nostro Paese.

L’ANGE DE NISIDA
Opera in quattro atti di Alphone Royer e Gustave Vaëz
Musica di Gaetano Donizetti
Prima esecuzione: Londra, Covent Garden, 18 luglio 2018
Edizione a cura di Candida Mantica © OperaRara / Peters, Lipsia; rappresentante per l’Italia Casa
Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano

Direttore Jean-Luc Tingaud
Regia Francesco Micheli
Scene Angelo Sala
Costumi Margherita Baldoni
Lighting design Alessandro Andreoli
Assistenti alla regia Davide Gasparro e Erika Natati
Assistenti ai costumi Silvia Pasta e Valentina Volpi

Orchestra Donizetti Opera
Coro Donizetti Opera
Maestro del Coro Fabio Tartari

Don Fernand d’Aragon Florian Sempey
Don Gaspar Roberto Lorenzi
Leone de Casaldi Konu Kim
La comtesse Sylvia de Linarès Lidia Fridman
Le Moine Federico Benetti

Nuovo allestimento e produzione della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo

ARGOMENTO DELL’OPERA
PRIMA PARTE
Leone, soldato di ventura, ferisce un gentiluomo e, per sfuggire alla pena capitale, scappa a Nisida, dove s’innamora di Sylvia, nobile fanciulla ingannata dal Re Ferdinando con una falsa promessa di matrimonio e che invece ne fa la sua amante. Gli ignari abitanti dell’isola, soggiogati dal suo fascino, la chiamano invece l’Angelo di Nisida. Don Gaspar, faccendiere del Re, aspetta che arrivi il sovrano per l’abituale incontro con la fanciulla, quando s’imbattein Leone e gli offre la sua “protezione”. Sylvia, inquieta per la presenza del giovane in quel frangente, gli dichiara che il loro sentimento è impossibile; Leone è determinato a insistere, mentre arriva il Re, che riconosce in lui il condannato e ne ordina l’arresto. Sylvia ottiene la grazia per Leone, quando sopraggiunge un monaco, il Padre Superiore, mandato dalla Santa Sede a denunciare la scandalosa relazione: il Re viene minacciato di scomunica, per Sylvia invece si profila il convento se non lascerà la corte. Don Gaspar tenta di calmare il Re: bisogna trovare qualcuno disposto a sposare la donna, in cambio di una allettante ricompensa. Leone venuto a sapere di questo progetto si offre egli stesso come sposo. Il Re, dapprima riluttante, accetta credendo che la soluzione lo favorisca nel continuare la relazione.

SECONDA PARTE
Don Gaspar ha capito che Leone ama Sylvia e cerca invano di dissuadere il Re. Sylvia vorrebbe dimenticare Leone che crede voglia sposarla solo per interesse. Nei pressi della cerimonia i cortigiani deridono il giovane per aver preso in moglie l’amante del Re. Irrompe quindi il padre Superiore, sconvolto dal coinvolgimento di Leone in simili macchinazioni. Leone tuttavia rifiuta le profferte del sovrano e Sylvia comprende allora la purezza dei suoi sentimenti. Il giovane risolve di prendere i voti: il Padre Superiore lo accompagna e accoglie in monastero; la straziata Sylvia, travestita da novizio, lo raggiunge per chiedergli perdono; il giovane inizialmente la respinge, poi cede al suo amore, ma la fanciulla si accascia e muore. Il Monaco, turbato dalla presenza del cadavere di Sylvia nel convento dei monaci, ne cela l’identità. Leone sconvolto da tanta ipocrisia annuncia la propria morte.