La Fondazione Teatro Donizetti, con il Comune di Bergamo, annuncia la Stagione di Prosa e Altri Percorsi 2025|2026, asse portante della Stagione dei Teatri il cui cartellone completo include anche Operetta e Opera&Concerti, oltre a numerosi progetti formativi in via di definizione. Una ricca e articolata programmazione che si svolgerà al Teatro Donizetti e al Teatro Sociale nell’arco di sei mesi, da dicembre 2025 a maggio 2026, con sette titoli in cartellone per la Stagione di Prosa, per otto repliche per ciascun spettacolo (dal sabato alla domenica della settimana successiva; lunedì riposo), e altrettanti per Altri Percorsi, con tre matinée.

Nel portare il saluto e rinnovare l’impegno dell’Amministrazione Comunale, la Sindaca Elena Carnevali sottolinea come la Stagione di Prosa e Altri Percorsi occupi «un posto di primissimo piano nella vita della Città di Bergamo. È un momento importantissimo di condivisione e di crescita culturale: il teatro, nella sua moltitudine di linguaggi, è lo specchio della realtà e in esso la realtà si rispecchia, con tutto il suo carico di umanità. Bergamo è non da oggi una città dalla pronunciata vocazione teatrale e l’opera svolta dalla Fondazione Teatro Donizetti, grazie alle sue diversificate attività, è portatrice di grandi valori, anche sotto il profilo della formazione delle giovani generazioni. Tutto ciò contribuisce a rendere la nostra città ancora più speciale».

Sergio Gandi, Assessore alla Cultura, esprime il suo apprezzamento per scelte artistiche «di assoluta qualità che apportano un contributo fondamentale all’offerta culturale di Bergamo. Una città che esplora diversi ambiti espressivi – dalla musica al cinema, dalle arti visive alla danza al teatro di parola appunto – e che trae la propria ricchezza dalla ricerca e dalla sperimentazione. Non solo, quindi, semplice intrattenimento spettacolare – anche questo ovviamente ci vuole – ma un insieme di proposte, anche coraggiose, che possano stimolare interesse e curiosità».

Giorgio Berta, Presidente della Fondazione Teatro Donizetti, coglie l’occasione per ringraziare quanti si adoperano per la riuscita di tutte le attività della stessa Fondazione: «I risultati positivi conseguiti in questi anni sono il frutto di un lavoro di squadra, da chi ci sostiene, sia soggetti pubblici sia privati, al personale e a chi con noi collabora. Il mio è dunque un ringraziamento che va oltre le formalità: dietro ogni contributo, sia di natura economica che professionale, c’è la totale adesione ad una visione di cui siamo convinti. Una visione dagli ampi orizzonti che pone la Fondazione Teatro Donizetti come interlocutore qualitativamente affidabile per chiunque abbia a cuore, in città ma anche altrove, proposte di cultura e spettacolo».

Massimo Boffelli, Direttore Generale della Fondazione Teatro Donizetti, prende spunto dal successo della Stagione 2024|2025: «Oltre 52.000 sono stati gli spettatori complessivi per la Prosa, 5.000 per Altri Percorsi. Sono numeri significativi, importanti, che attestano ancora una volta la nostra forza propulsiva, l’attenzione e l’affetto del pubblico per le nostre proposte.  Lo scorso anno abbiamo portato le repliche per la Prosa da sette a otto, che naturalmente confermiamo: un numero di repliche che – possiamo affermarlo in tutta tranquillità – oggi pochi altri teatri a livello nazionale possono annoverare, anche in città con una popolazione numericamente superiore a quella di Bergamo. La Stagione di Prosa e Altri Percorsi si conferma dunque uno dei punti qualificanti della nostra programmazione, insieme ai due festival di respiro internazionale quali sono Donizetti Opera e Bergamo Jazz e alla rassegna Lezioni di Storia, nata da poco ma già coronata da ampio successo. Ma la Prosa e Altri Percorsi occupano un posto particolare nel cuore dei bergamaschi».

Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, entra nel vivo della presentazione, non prima di una premessa: «La Stagione 2024|2025 ha segnato ancora una volta una presenza di pubblico che ha stupito, ad ogni apertura di sipario: le stesse compagnie ospiti ci dicono come il nostro sia uno dei teatri più belli e accoglienti di Italia. Al termine di ogni rappresentazione non è raro vedere sui volti di attrici e attori segni evidenti di commozione per il calore ricevuto da un pubblico capace di lasciare bei ricordi.  Un pubblico che coltiviamo con passione, con particolare attenzione per i giovani, ai quali dedichiamo appositi progetti formativi, favorendone la presenza a teatro. Tutto questo in vista di una nuova Stagione che confidiamo possa essere di altrettanto gradimento delle passate».  «Nella stagione di Prosa 2025|2026 vedremo in scena alcuni dei testi fondamentali della storia del teatro e li incontreremo per indagare quanto siano oggi attuali e presenti nelle relazioni, nelle politiche, nelle logiche che dominano la nostra quotidianità», prosegue Maria Grazia Panigada, «E non potremmo immaginare un Altri Percorsi più vario: sette titoli per sette generi che vanno dal teatro di figura al teatro di narrazione, dal teatro di impegno civile al teatro-circo. Il teatro è da sempre speculare alla realtà, con la possibilità che ha di donare punti di vista diversi, di farci entrare in altri ruoli, in altre prospettive per poter tornare alle nostre vite arricchiti e, forse, anche un po’ rinnovati».

La Stagione di Prosa e Altri Percorsi 2025|2026, è realizzata con il contributo di MIC – Ministero Italiano Cultura, Regione Lombardia, Camera di Commercio Bergamo, Allianz (Main Partner della Fondazione Teatro Donizetti), Intesa Sanpaolo, SIAD e un importante numero di imprese aderenti al progetto Ambasciatori di Donizetti che supportano la Fondazione tramite Art Bonus.

Giacomo Campora, Amministratore Delegato di Allianz S.p.A., dichiara: «Con il recente rinnovo della partnership pluriennale per altri cinque anni, Allianz conferma il proprio sostegno alla Fondazione Teatro Donizetti».

Daniele Pastore, Direttore Regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo, afferma: «Rinnoviamo anche quest’anno il nostro sostegno alla Stagione di Prosa e Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti in quanto rientra nel più ampio impegno della banca verso i territori in cui opera. Riteniamo infatti che l’arte e la cultura siano risorse strategiche e identitarie per le comunità, in grado di innescare processi virtuosi di crescita anche sul piano sociale, economico e occupazionale».

 

Stagione di Prosa al Teatro Donizetti

Grandi attori, grandi registi, grandi testi: con i suoi sette titoli in cartellone la Stagione di Prosa 2025|2026 al Teatro Donizetti si preannuncia all’insegna della spettacolarità e della profondità dei contenuti.
L’inizio, dal 6 al 14 dicembre 2025, è affidato a uno spettacolo che rimanda alla tradizione teatrale del nostro paese, nello specifico a quella ligure incarnata da Gilberto Govi e dal suo Pignasecca e Pignaverde, uno dei cavalli di battaglia del celebre comico genovese, ripreso da un travolgente Tullio Solenghi, con progetto scenografico di Davide Livermore.
A seguire, dal 17 al 25 gennaio 2026, il Donizetti, con Crisi di nervi, ospiterà per la prima volta una regia di Peter Stein, tornato al suo amato Čechov con i tre famosi atti unici Orso, I danni del tabacco e La domanda di matrimonio, interpretati a rotazione da diversi attori tra i quali spicca Maddalena Crippa.
Altra grande attrice al centro di un classico sarà Lella Costa, che interpreterà Lisistrata per la regia di Serena Sinigaglia: lo spettacolo arriverà a Bergamo, dal 7 al 15 febbraio, dopo il debutto estivo al Teatro Greco di Siracusa.
Il cartellone della Prosa vedrà poi sfilare altri attori e registi di prestigio. Tra questi ultimi, Sergio Rubini appone la sua firma a Il caso Jekyll, scegliendo di mettere in scena il classico della letteratura Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Robert Louis Stevenson in una rilettura che trasporta il testo in una ambientazione cinematografica e coinvolgente. In palcoscenico, dal 21 febbraio al 1° marzo, Daniele Russo e altri attori.
Con la compagnia veneta Stivalaccio Teatro, dedita da sempre allo studio e alla rappresentazione della commedia dell’arte, si tornerà quindi, dal 7 al 15 marzo, al teatro di tradizione, con Arlecchino muto per spavento, uno dei canovacci più rappresentati nella Parigi dei primi del Settecento, riproposto per la prima volta in epoca moderna.
In aprile, dall’11 al 19, sarà la volta di Gabriele Lavia che, anche nelle vesti di regista, proporrà Lungo viaggio verso la notte, testo con cui Eugene O’Neill vinse il Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1957, mettendo in scena i segreti dolorosi di un microcosmo di una famiglia disfunzionale americana.
Infine, dal 9 al 17 maggio, un’altra protagonista del teatro italiano, Maria Paiato, sarà impegnata in una sfida interpretativa importante, vestendo i panni di uno dei personaggi più crudeli scritti da Shakespeare: Riccardo III.

Altri Percorsi

Da sempre Altri Percorsi è una finestra aperta sul teatro di ricerca, sull’intreccio fra linguaggi diversi, offrendo così l’opportunità agli spettatori di incontrare diverse esperienze significative del panorama teatrale contemporaneo. Varietà che è data, come consuetudine, anche da nuove proposte: ben cinque titoli dei sette porteranno in rassegna artisti mai ospitati prima. Cinque degli spettacoli in programma sono previsti al Teatro Sociale, mentre altri due saranno rappresentati al Teatro Donizetti.
Partenza a dicembre proprio con due novità: giovedì 4 con Natale in casa Cupiello. Spettacolo per attore cum figuris (Premio della Critica 2023), con Luca Saccoia, nella parte di Tommasino, e con lui in scena sette pupi a cui dà anima, voce e carattere, restituendo il testo eduardiano e vivificandone la radice; giovedì 18 con La cantautrice fantasma, spettacolo di teatro-canzone di Ivan Talarico, che invita a riflettere sul tema dell’autorialità dell’arte, coinvolgendo il pubblico in un attraversamento del mondo cantautorale italiano.
L’anno nuovo saluterà il ritorno, il 15 gennaio, di Carrozzeria Orfeo: li avevamo lasciati nel 2023 nella cucina di un sottoscala e li ritroviamo ora, con Salveremo il mondo prima dell’alba, su un satellite nello spazio all’interno di una lussuosa clinica specializzata nella cura delle dipendenze contemporanee. Immutato resta lo spirito spregiudicato e brillante della compagnia.
In febbraio, giovedì 5 mattina e sera e il 6 mattina, il bergamasco Giorgio Marchesi riproporrà, con fedeltà al testo che diventa virtuosismo attoriale, uno dei classici pirandelliani: Il fu Mattia Pascal.
Sempre in febbraio, il 19, arriverà al Donizetti Circo Zoè, compagnia internazionale che ha tra i propri fondatori due bergamaschi, Simone Benedetti e Diego Zanoli. Nella produzione italofrancese Deserance, Circo Zoè esplora l’archetipo del viaggio, coniugando come sempre altissimo livello di tecnica acrobatica con un’impronta drammaturgica onirica e immaginifica.
Ancora al Donizetti, giovedì 5 marzo, un altro gradito ritorno: quello di Alessandro Bergonzoni, che con Arrivano i dunque (Avannotti, Sole blu e la storia della giovane saracinesca) attraversa, come un funambolo, le parole, per tenere in equilibrio la nostra umanità sempre più a rischio di affondare attorno ad un “tavolo delle trattative”. Bergonzoni è sempre Bergonzoni.
Chiuderà la rassegna, giovedì 26 marzo, matinée e serale, Ilva Football Club, con cui incontreremo per la prima volta Usine Baug e i Fratelli Maniglio: loro è il compito di raccontare, attraverso la narrazione calcistica, le vicende della città di Taranto, strettamente legata alla storia dell’ex Ilva, l’acciaieria più grande e più inquinante d’Europa.
Altri Percorsi è da alcuni anni anche una sorta di palestra per avvicinare al teatro giovani delle scuole superiori, grazie a una offerta di abbonamento pensata appositamente per loro.