Iliade. Il gioco degli dèi, lo spettacolo che va in scena al Teatro Donizetti in prima nazionale dal 12 al 18 dicembre, è anche una mostra: da sabato 9 dicembre (dalle ore 15 alle ore 19.30) e fino all’ultimo giorno di rappresentazione, nel Donizetti Studio e nello spazio adiacente la biglietteria saranno in esposizione i progetti, i disegni e i bozzetti che hanno scandito il lungo cammino ideativo dello spettacolo che vedrà in palcoscenico Alessio Boni e Iaia Forte con altri sei attori.

La mostra, curata da Clelia Epis, referente dell’archivio iconografico della Fondazione Teatro Donizetti, intende proprio documentare il processo creativo che ha portato alla messa in scena teatrale. Ciò attraverso i bozzetti e gli studi grafici preparati da Alberto Favretto, i disegni delle scene di Massimo Troncanetti, dei costumi di Francesco Esposito e delle marionette di Alberto Favretto, Raquel Silva e Marta Montevecchi.

«Il visitatore/spettatore si immergerà nei processi realizzativi tra studi, ripensamenti, intuizioni», racconta Clelia Epis, «Molteplici sono i riferimenti iconografici che spaziano tra tempo e culture, tra rigore e invenzione. La linea delle figure o quella di un profilo rimandano alla mente il grafismo, l’eleganza e la sintesi dei vasi attici, uno sguardo allungato e un volto ovale riportano alla mente le forme dell’arte contemporanea, forse di Modigliani, il ricco ricamo di un abito si porta negli occhi le texture di Klimt». «Lance, scudi, sguardi e gesti suggeriscono il costante, e irrinunciabile, contatto con le fonti scritte e immateriali. E poi ci sono le marionette, eroi come simulacri o idoli, lontani dalla dimensione umana. È per questo che le marionette sono delle vere macchine di scena. Maschili o femminili, manipolate dagli attori, sono sempre sovradimensionate; con le loro movenze iconiche traducono in modo eloquente il carattere dei personaggi. Il temperamento dei personaggi o l’unicità dei loro gesti si definisce attraverso segni e colori, tonalità dense e profonde, segni leggeri come un’intuizione: tante le piste percorse, solo alcune poi scelte. Stampe di grande formato sono utili a suggerire l’immersione tra i campi di battaglia, o la convocazione al cospetto di dèi ed eroi. I guerrieri schierati evocano quelli greci o troiani, segnano il percorso di preparazione per il soldato o quella per diventare eroe», specifica Clelia Epis nell’accompagnare il pubblico alla mostra.

Oltre che sabato 9 dicembre, la mostra sarà visitabile nei seguenti giorni e orari: domenica 10 dicembre, ore 9.30-13.00 e 15.00-19.30; da martedì 12 a sabato 16 dicembre, ore 15.00-20.30; domenica 17 dicembre, ore 9.30-13.00 e 15.00-19.30; lunedì 18 dicembre, ore 15.00-20.30.