L’edizione estiva di Bergamo Jazz al Lazzaretto, organizzata per ricordare i 25 anni dalla scomparsa di Filippo Siebaneck da Fondazione Teatro Donizetti e dal Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, in collaborazione con Comune di Bergamo e con il sostegno di BCC Milano, prosegue con un altro appuntamento di assoluto rilievo. Dopo l’esibizione del trio Mare Nostrum di Paolo Fresu, Richard Galliano e Jan Lundgren, coronata da ampio successo di pubblico, giovedì 10 luglio (ore 21.30; biglietti da 25 a 40 Euro) è infatti in programma il concerto di Kurt Elling, il più blasonato dei cantanti jazz odierni, che, insieme agli Yellowjackets, una delle band più iconiche dell’area jazz-fusion, ripercorrerà nella speciale occasione le leggendarie gesta musicali dei Weather Report.
Sarà un concerto-evento dal titolo esplicito di “Celebrate Weather Report”, con in campo il brillante timbro baritonale di Kurt Elling e la sua prodigiosa capacità di improvvisare su qualsiasi melodia, e il formidabile bagaglio tecnico del sassofonista Bob Mintzer, del tastierista Russell Ferrante, del bassista Dane Alderson e del batterista William Kennedy. Tutti insieme si avvicineranno alla musica dei Weather Report – soprattutto a quella del periodo in cui nel gruppo militava Jaco Pastorius – con il dovuto rispetto, ma prendendosi quelle libertà degne di ogni jazzista di razza, infondendo nuove sfumature a brani oggi considerati dei classici.
Kurt Elling è l’incarnazione odierna del più autentico canto jazz declinato al maschile. Vincitore di due Grammy Awards, ai quali è stato candidato per 16 volte, il vocalist di Chicago possiede una tale varietà di colori grazie alla quale non teme rivali nel suo campo, tanto da farlo definire un “Sinatra dotato di superpoteri”. Perfettamente a suo agio con i tempi veloci e con tecniche stilistiche particolari quali il vocalese, Kurt Elling sa essere anche un interprete raffinato, sfoggiando eleganza e un palpabile senso poetico.
Gli Yellowjackets sono uno dei più rinomati marchi di quella che viene comunemente chiamata fusion-music. Costituiti sul finire degli anni Settanta dal chitarrista Robben Ford, che presto si sarebbe messo in proprio, gli Yellowjackets poggiano tuttora le basi su uno dei membri fondatori, il tastierista Russell Ferrante, al quale strada facendo si sono uniti il sassofonista Bob Mintzer, il batterista William Kennedy e, più recentemente, il bassista australiano Dane Alderson. Con oltre 25 album alle spalle, le “giubbe gialle” sono una macchina musicale perfettamente oliata in tutti gli ingranaggi, capace tuttora di mettersi in gioco e di tracciare nuove traiettorie sonore. Fondati nel 1971 dal sassofonista Wayne Shorter, dal tastierista Joe Zawinul e dal contrabbassista di origine ceca Miroslav Vitous, sull’onda della rivoluzionaria svolta elettrica di Miles Davis degli anni precedenti, i Weather Report restano un punto fermo nell’evoluzione espressiva del jazz all’incrocio con altri generi musicali, incluso il pop più sofisticato. L’entrata tra le file del gruppo del fenomenale bassista Jaco Pastorius porterà i Weather Report a livelli di popolarità tipici di una rock band.
Per l’ultimo dei tre concerti al Lazzaretto, Bergamo Jazz saluterà venerdì 18 luglio il ritorno in città, dopo oltre 50 anni, di Herbie Hancock, una delle più luminose stelle del firmamento musicale mondiale. Il celebre pianista e tastierista statunitense si esibirà alla guida di una band comprendente il trombettista Terence Blanchard, il chitarrista Lionel Loueke, il bassista James Genus e il batterista Jaylen Petinaud, tutti musicisti di comprovato valore.