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Donizetti Revolution vol. 9: torna la conferenza spettacolo con Francesco Micheli

DONIZETTI REVOLUTIONVOL. 9: PER LA PRIMA VOLTA IL PUBBLICO POTRÀ INTERAGIRE ED ESSERE PROTAGONISTA DEL RACCONTO SCRITTO DA FRANCESCO MICHELI CON ALBERTO MATTIOLI Sul palcoscenico del Teatro Donizetti tanti ospiti e qualche sorpresa per la conferenza spettacolo alla scoperta del programma del festival DO 2023 È un’edizione davvero speciale quella della Donizetti Revolution vol. 9, la presentazione spettacolo del programma del festival Donizetti Opera, che quest’anno si intreccia con le tematiche del progetto di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Venerdì 5 maggio alle ore 20 andrà in scena al Teatro Donizetti di Bergamo questo attesissimo appuntamento, ideato e realizzato dal direttore artistico Francesco Micheli in collaborazione per la drammaturgia con Alberto Mattioli. Molti gli ospiti di questa nona edizione tra cui il soprano Marilena Ruta, il baritono Eduardo Martínez, il basso Nahuel Di Pierro, la pianista Hana Lee e ancora Riccardo Frizza (direttore musicale del festival) e Paolo Fabbri (direttore scientifico). Non mancheranno alcune sorprese. Presenting partner della serata è Automha. La Donizetti Revolution vol. 9 sarà quindi un’occasione unica per entrare nel più profondo spirito di riscoperta della figura di Donizetti e della sua terra, scoprendo i temi della programmazione del festival che quest’anno si inserisce anche nelle aree tematiche ispiratrici dell’importante programmazione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Il pubblico potrà ascoltare in anteprima alcune pagine dalle opere, molto rare, che sono in calendario dal 16 novembre al 3 dicembre 2023 e approfondirne i dettagli: per “La città dei tesori nascosti” sarà messa in scena per la prima volta dopo 200 anni Alfredo il Grande; per “La città natura” il titolo di riferimento è Il diluvio universale; per “La città che inventa” è stata commissionata la nuova LU OpeRave; per “La cultura come cura” sarà proposto Il piccolo compositore di musica che racconta la giovinezza di Donizetti con parole e musica del suo maestro Mayr; per la “Città Illuminata” tema centrale del 2023 il riferimento è naturalmente Lucie de Lammermoor, capolavoro di Donizetti nella più rara versione francese, immortalata anche nelle pagine di Madame Bovary di Flaubert. In questa nuova edizione della Revolution, grazie ad un apposito QR code stampato nel programma di sala, il pubblico sarà chiamato a interagire in vari momenti dello spettacolo: Francesco Micheli coinvolgerà infatti i presenti con delle domande alle quali si potrà rispondere direttamente dallo smartphone e determinare le varie fasi della narrazione. Oltre agli artisti già citati, anche quest’anno sono stati coinvolti alcuni istituti scolastici superiori della bergamasca che partecipano alle attività Education: gli studenti dell’IIS “Mario Rigoni Stern”, del Liceo Mascheroni e dal Liceo Secco Suardo compongono il coro preparato e diretto da Silvia Lorenzi; invece quelli dell’ITIS “Pietro Paleocapa” e del Liceo Sarpi sono protagonisti di alcune interviste (realizzate da Oki Doki Film Bergamo) sui temi legati alle opere. Sarà infine proiettato un estratto del video sul progetto “Cambiamo musica”, realizzato – oltre che dalla Fondazione Teatro Donizetti – dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, dall’Istituto Superiore Belotti – scuola capofila della Rete provinciale di contrasto al bullismo –, dall’Istituto Comprensivo Zonca di Treviolo – capofila della Rete di azione contro il cyber bullismo – e dal Servizio Politiche sociale della Provincia di Bergamo. «Donizetti rivoluzionario

Donizetti Revolution vol. 9: torna la conferenza spettacolo con Francesco Micheli2023-05-04T11:17:10+02:00

La Stagione di Altri Percorsi si chiude con “La difficilissima storia di Ciccio Speranza” di Les Moustaches

Giovedì 4 maggio al Teatro Sociale (ore 20.30) la rassegna Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti si conclude con La difficilissima storia di Ciccio Speranza, spettacolo proposto dalla compagnia under 30 Les Moustaches. Testo di Alberto Fumagalli. Regia di Ludovica D’Auria e Alberto Fumagalli. Costumi di Giulio Morini. Interpreti: Francesco Giordano, Alberto Gandolfo e Federico Bizzarri. Produzione Società per Attori e Accademia Perduta Romagna Teatri. Durata 1 ora senza intervallo. Prezzi biglietti: intero 19 euro, ridotto 15 euro. Lo spettacolo racconta la vicenda di un ragazzo grasso, ma leggero, con un’anima talmente delicata, che potrebbe sembrare quella di una graziosa principessa nordeuropea: Ciccio Speranza, questo il suo nome, vive in una vecchia catapecchia di provincia dove si sente soffocare, come una fragile libellula rosa in una teca di plexiglass opaco. Ciccio Speranza ha un sogno troppo grande per poter rimanere in un cassetto di legno marcio: vuole danzare. In una sperduta provincia di un’Italia sperduta, la sperduta famiglia Speranza vive da generazioni le stesse lunghissime giornate. Sebbastiano, il padre di Ciccio, è violento e grave come un tamburo di pelle di capra in un concerto di ottavini. Dennis, il fratello di Ciccio, ha un’apertura mentale degna di uno che va a Bangkok e spacca tutto perché non sanno fare pasta, patate e cozze. Solo, in fondo, nella sua fragilità, Ciccio vuole scappare da quel luogo che mai ha sentito come casa. Attraverso il suo gutturale linguaggio, il suo corpo grassissimo e il suo sogno impacciato, il protagonista della storia e dello spettacolo, in tutù rosa, non smetterà mai di danzare, raccontando la sua vita così come la desidera. Ciccio appartiene ad un mondo lontano, senza alcuna possibilità di esaudire il proprio sogno. Il suo destino è segnato, il suo carattere è condizionato, la sua vita è soffocata da un ambiente che gli sta stretto come un cappottino antigelo sta stretto ad un bulldog inglese. «Dunque, perché rattrappire i propri istinti? Solo perché la cicogna ci ha fatto cadere lontano dalla terra promessa? Perché sentirsi schiacciati da una famiglia che non vuole conoscere un mondo che sta oltre il proprio campo di fagioli?», si domandano Les Moustaches. La storia di Ciccio Speranza è colma di disagio, giovinezza, identità e voglia di libertà: attraverso un tutù rosa Ciccio volerà come una farfallaccia, passando da una dimensione pesante e terrena ad una leggera e sognante. È una storia sporca di fango, un sogno malconcio e bistrattato che non si arrende mai. I Les Moustaches nascono a Bergamo come compagnia teatrale under 30. Dopo i primi consensi di pubblico, la compagnia ottiene presto anche il plauso della critica e degli addetti ai lavori. Partecipa a festival italiani e internazionali e vince premi. Ricchi di individualità forti (costituiscono il nucleo centrale del gruppo professionisti attivi in diversi settori dello spettacolo), nel 2019 i Les Moustaches decidono di ampliare il proprio campo operativo: oltre a continuare a produrre spettacoli per il palcoscenico, si dedicano alla realizzazione di soggetti e sceneggiature per film e serie tv e alla creazione di format

La Stagione di Altri Percorsi si chiude con “La difficilissima storia di Ciccio Speranza” di Les Moustaches2023-04-05T11:37:56+02:00

Riccardo Muti in concerto al Teatro Donizetti per Bergamo Brescia Capitale della Cultura

Il programma per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura si arricchisce di un nuovo appuntamento promosso dalla Fondazione Teatro Donizetti con l’Associazione di Bergamo degli Amici del Festival Pianistico Internazionale, il Corpo Palchisti Teatro Donizetti e il sostegno specifico dell’azienda Zanetti: sabato 9 settembre alle ore 20.30 al Teatro Donizetti di Bergamo ci sarà infatti un concerto diretto da Riccardo Muti sul podio della “sua” Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” e con la partecipazione del Coro del Teatro Municipale di Piacenza. Fondata nel 2004 per musicisti tra i 18 e i 30 anni, l’Orchestra è affidata alla Fondazione Cherubini costituita dalle municipalità di Piacenza e Ravenna e da Ravenna Manifestazioni; l’attività è resa possibile grazie al sostegno del Ministero della Cultura e al contributo del main sponsor SIDRA Dredging, Marine & Environmental Solutions. «La Fondazione Teatro Donizetti – afferma il presidente Giorgio Berta – è in prima linea nel programma di Bergamo Brescia Capitale della Cultura Italiana 2023, dando prova ancora una volta della capacità di raccogliere nei propri programmi le tante anime delle arti performative dal vivo. Tutti i cartelloni delle nostre stagioni 2023 accolgono a Bergamo artisti di primo piano, giovani che si stanno imponendo sulla scena internazionale, classici del repertorio teatrale e musicale accanto a sperimentazioni e novità. Tutto questo è reso possibile da un teatro sano, che ha acquisito molto prestigio grazie anche ai lavori di ristrutturazione e che raccoglie attorno a sé un gruppo fondamentale di sponsor e mecenati. Così come sono fondamentali le collaborazioni con le altre istituzioni culturali della città, come in questo caso il Festival pianistico Internazionale di Bergamo e Brescia e l’Università di Bergamo. Siamo molto felici di accogliere nuovamente il maestro Riccardo Muti, per una serata che – come le precedenti – resterà impressa nella memoria collettiva». «Era da tempo – dichiara Daniela Gennaro Guadalupi Presidente del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo – che volevamo organizzare con la Fondazione Teatro Donizetti un grande evento per festeggiare insieme Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Quando è arrivata la notizia della possibilità di avere sul palcoscenico del Donizetti il M° Muti per uno straordinario concerto abbiamo immediatamente risposto positivamente alla proposta dell’amico Giorgio Berta. L’abbiamo fatto coinvolgendo nello specifico gli Amici di Bergamo del Festival Pianistico, che rappresentano l’anima bergamasca del nostro Festival, il Corpo Palchisti del Teatro Donizetti e la Zanetti Spa che da sempre è saldamente presente sul territorio bergamasco pur esportando in tutto il mondo. Un’occasione d’oro per una vetrina bergamasca a favore della grande cultura musicale che mettiamo ben volentieri a disposizione del nostro pubblico e della Capitale della Cultura 2023». Un ritorno del grande musicista italiano a Bergamo dopo il concerto celebrativo per i suoi 50 anni di carriera (che ebbe inizio proprio a Bergamo con un concerto nel 1966, poco prima di vincere il prestigioso Concorso Cantelli), ospite del festival Donizetti Opera 2016, applaudito anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella; senza dimenticare il concerto a porte chiuse, sempre con la Cherubini, tenuto il 10 marzo 2021 in piena emergenza Covid e

Riccardo Muti in concerto al Teatro Donizetti per Bergamo Brescia Capitale della Cultura2023-04-27T12:15:08+02:00

Conclusa la Stagione di Prosa 2022/2023: 44.526 spettatori complessivi 17% in più rispetto alla Stagione 2021/2022

44.526 spettatori complessivi per sette titoli, quasi tutti distribuiti in altrettante repliche, con una media di circa 900 spettatori a rappresentazione: circa il 17% in più rispetto alla Stagione 2021/2022 che aveva totalizzato 37.968 presenze. 4.691 abbonamenti, con un incremento di 596 unità. Sono questi i dati salienti della Stagione di Prosa che si è conclusa domenica 23 aprile con Cyrano de Bergerac di Arturo Cirillo, applaudito da 6.210 spettatori. La palma dello spettacolo più acclamato va a La bottega del Caffè di Goldoni, con Michele Placido, visto da 7.927 spettatori, con replica straordinaria dedicata alle scuole. A seguire: Il berretto a sonagli di Pirandello con Gabriele Lavia (6.726 presenze), La vita davanti a sé con Silvio Orlando (6.578) e, appunto, proprio il Cyrano di Cirillo. Sinceri applausi sono stati tributati anche agli altri spettacoli: Maria Stuarda con Laura Marinoni e Elisabetta Pozzi, Moby Dick alla prova del Teatro dell’Elfo e Cosa nostra spiegata ai bambini con Ottavia Piccolo, nonché ai quattro titoli della sezione “Appuntamento con la storia” ospitati al Teatro Sociale. Mentre è ancora in svolgimento, sempre con una significativa partecipazione di pubblico, la rassegna Altri Percorsi nel teatro di Città Alta – ultimi titoli di calendario Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa con Lorenzo Gleijeses, il 27 aprile, e La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza de Les Moustaches, il 4 maggio - è dunque tempo di primi bilanci.  «Siamo molto soddisfatti dei riscontri di pubblico conseguiti con la Stagione di Prosa appena terminata: già la campagna abbonamenti dello scorso autunno aveva ottenuto risultati ragguardevoli, spingendoci a programmare repliche fuori abbonamento per quasi tutti gli spettacoli in cartellone. Il successo è quindi sotto gli occhi di tutti e conferma il ruolo del Teatro Donizetti come propulsore della vita culturale cittadina con le sue molteplici proposte, di cui la Stagione di Prosa è uno dei cardini», commenta Massimo Boffelli, Direttore Generale della Fondazione Teatro Donizetti». «E siamo molto lieti della riconoscenza che gli stessi attori e le rispettive compagnie mostrano dopo essere stati ospiti del nostro Teatro. Tutti manifestano apprezzamento nella struttura della Fondazione, nei suoi risvolti tecnici, amministrativi e di comunicazione, oltre che di accoglienza in uno spazio teatrale da poco restaurato. Molti degli spettacoli da noi proposti sono stati rappresentati in altre città più grandi di Bergamo, con un numero di repliche inferiore. Tutto questo sta a dimostrare come il Donizetti sia uno dei teatri più importanti a livello nazionale e penso che ciò possa rendere orgogliosi tutti i bergamaschi, specialmente in un anno in cui la Città è Capitale Italiana della Cultura», conclude Boffelli. Viva soddisfazione esprime anche Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi: «È stata per noi una Stagione importante che ha confermato il favore del pubblico e che ci ha permesso di realizzare diverse iniziative rivolte alle giovani generazioni. In special modo agli studenti che sono stati coinvolti in specifici progetti formativi intorno a spettacoli classici e a tematiche contemporanee; progetti che hanno visto una

Conclusa la Stagione di Prosa 2022/2023: 44.526 spettatori complessivi 17% in più rispetto alla Stagione 2021/20222023-04-26T11:48:24+02:00

Il 30 aprile l’evento speciale a Ponte Nossa in occasione dell’International Jazz Day

Domenica 30 aprile – Sorgente Nossana di Ponte Nossa In collaborazione con UniAcque Ancora vivo il successo delle quattro giornate di marzo, Bergamo Jazz Festival celebra anche quest’anno l’International Jazz Day con un evento speciale in programma domenica 30 aprile alla Sorgente Nossana di Ponte Nossa (ore 15:00; ingresso gratuito su prenotazione), realizzato in collaborazione con UniAcque, società che gestisce il servizio idrico della città di Bergamo e provincia. Ne sarà protagonista l’ensemble On The Bare Rocks and Glaciers del clarinettista Francesco Chiapperini, con Virginia Sutera al violino, Vito Emanuele Galante alla tromba, Andrea Ciceri al sax alto e soprano, Roger Rota al fagotto e Andrea Ferrari al sax baritono. On The Bare Rocks and Glaciers si rifà esplicitamente al mondo alpino, inteso come paesaggio ma soprattutto come pensiero forte di un mondo proiettato verso il cielo.  Il titolo del lavoro è tratto dalla “Preghiera degli Alpini” di Giovanni Veneri, che proprio nelle parole iniziali recita «Su le nude rocce e i perenni ghiacciai, armati come siamo di fede e d'amore, ti preghiam Signore: proteggi le mamme, proteggi le spose i figli e i fratelli». Il sestetto allestito dal clarinettista di origine pugliese, cinque strumenti a fiato e violino, spazia tra brani originali e la rielaborazione di composizioni che fanno della montagna la protagonista. La musica che ne deriva si prefigge di ricreare l’organicità di un coro, quello degli alpini appunto, e questa coralità viene percorsa, stravolta e rimaneggiata a favore dei temi popolari che cantano le gesta degli uomini che vissero, e anche combatterono, sulle montagne. Non solo: la montagna, in letteratura è stata anche spesso accostata ad elementi di spiritualità e di magia. Da qui la scelta di esplorare anche questi territori inserendo all’interno del repertorio brani legati a tali elementi. La scelta di un organico così particolare e variegato, che trae spunto dalla musica cameristica europea, conferisce alle note suonate un sapore nuovo, ma allo stesso tempo porta l’ascoltatore all’interno di una dimensione familiare, quasi come se la musica lo circondasse con un abbraccio, appunto, corale. Prima del concerto sarà possibile partecipare a visite guidate alla Sorgente Nossana accompagnati da personale di UniAcque, a gruppi di massimo 15 persone con partenza ogni 15 minuti secondo i seguenti orari: Ore 13.30, 13.45, 14.00, 14.15, 14.30. In caso di maltempo il concerto avrà luogo presso la Chiesa della Beata Vergine del Paradiso di Clusone, sempre con inizio alle ore 15.00. «La cultura, il teatro e la musica sono sorgenti di vita, proprio come l’acqua. Da questa convinzione nasce, nel 2020, in piena pandemia, la collaborazione tra la Fondazione Teatro Donizetti e UniAcque, grazie alla comune volontà di creare un Teatro più green e sostenibile. Siamo quindi orgogliosi di aprire ancora una volta le porte di una delle nostre fonti per Bergamo Jazz e il suo pubblico»: in queste parole di Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato di UniAcque, è contenuto il significato dell’evento speciale di Bergamo Jazz alla Sorgente Nossana. L’appuntamento, che per la seconda volta vede Bergamo Jazz Festival spingersi

Il 30 aprile l’evento speciale a Ponte Nossa in occasione dell’International Jazz Day2023-04-26T10:39:24+02:00

Donizetti Summer Camp 2023: tre settimane di campus estivo nel nome di Gaetano al Teatro Donizetti

Dal 26 al 30 giugno, dal 3 al 7 luglio e dal 10 al 14 luglio, bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni potranno vivere una nuova esperienza fra scene, costumi e le opere del compositore bergamasco   Iscrizioni entro il 16 giugno 2023  Dettagli e form qui L’estate è alle porte e la Fondazione Teatro Donizetti propone, dopo il successo della scorsa edizione, ben tre diverse settimane in compagnia di Gaetano con il Donizetti Summer Camp 2023 ovvero L’arte del coraggio: bambini e ragazzi tra gli 8 e i 14 anni potranno vivere in modo inusuale gli spazi del Teatro Donizetti, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 17.00 (con possibilità di anticipo alle 8.00 e posticipo alle 17.30). Le iscrizioni sono aperte fino al 16 giugno. Dettagli e form al seguente link https://www.teatrodonizetti.it/it/donizetti-summer-camp/ L'edizione 2023 del Donizetti Summer Camp – realizzata grazie al contributo di Fondazione Cariplo – ha come filo conduttore il tema del coraggio; ogni settimana sarà invece legata alla conoscenza e approfondimento di un’opera del compositore bergamasco e dei suoi temi validi ancora oggi: Il diluvio universale (dal 26 al 30 giugno) darà occasione per parlare del coraggio di proteggere il pianeta; Lucia di Lammermoor (dal 3 al 7 luglio) del coraggio di opporsi ai prepotenti e L’elisir d’amore (dal 10 al 14 luglio) del coraggio di credere in sé stessi. Durante i cinque giorni del Donizetti Summer Camp, i partecipanti potranno scoprire la sala prove, i camerini e salire sul palcoscenico del Teatro Donizetti da protagonisti: ogni settimana infatti terminerà con una originale messa in scena dell’opera approfondita, interpretata naturalmente dagli stessi frequentanti che canteranno, reciteranno e avranno collaborato alla creazione di costumi e scenografie. Il saggio finale si svolgerà il venerdì alle 17.30 e sarà aperto alle famiglie e a tutti coloro che hanno piacere di partecipare. L’aspetto pedagogico e artistico del Donizetti Summer Camp è stato curato da formatrici specializzate nelle differenti discipline (Paola Rivolta, scene e costumi - Alessandra Giolo, musica - Silvia Briozzo, teatro), affiancate da due educatori certificati di Edoomark. Per partecipare, oltre alla registrazione, è prevista l’iscrizione di 180€ per ogni bambino o ragazzo e di 165€ per i fratelli o le sorelle. Per informazioni Maria Teresa Galati tel. 035.4160613 galati@fondazioneteatrodonizetti.org

Donizetti Summer Camp 2023: tre settimane di campus estivo nel nome di Gaetano al Teatro Donizetti2023-04-26T10:42:38+02:00

Altri Percorsi dà appuntamento con “Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa” con Lorenzo Gleijeses

Al suo penultimo appuntamento, la rassegna Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti propone, giovedì 27 aprile (ore 20.30) al Teatro Sociale, uno spettacolo che vive sull’intreccio tra teatro e danza contemporanea: Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa. A portarlo in scena sarà il danzatore-attore Lorenzo Gleijeses, per la regia e la drammaturgia di Eugenio Barba, iconica figura di riferimento del teatro di ricerca con il suo Odin Teatret, di Julia Varley e dello stesso protagonista. Musiche originali e partiture luminose di Mirto Baliani.  Oggetti coreografici di Michele Di Stefano. Scene di Roberto Crea. Voci off di Eugenio Barba, Geppy Gleijeses, Maria Alberta Navello, Julia Varley. Produzione Teatro Biondo, Gitiesse Artisti Riuniti, Nordisk Teater Laboratorium. Durata 1 ora e 10 minuti senza intervallo. Prezzi biglietti: intero 19 euro, ridotto 15 euro. Lo spettacolo nasce da una riflessione attorno all’opera di Franz Kafka, in cui si intersecano tre diversi nuclei narrativi: alcuni elementi biografici dello stesso Kafka, la vicenda del personaggio centrale de La Metamorfosi, Gregorio Samsa, e quella di un immaginario danzatore omonimo che rimane prigioniero della ripetizione ossessiva dei propri materiali performativi in vista di un imminente debutto. Si tratta della prima ed unica regia firmata da Eugenio Barba al di fuori dell’Odin Teatret.  Così spiega lo spettacolo Lorenzo Gleijeses: «Gregorio Samsa è convinto che attraverso una ripetizione ossessiva delle sue partiture sia possibile arrivare ad un altro livello di precisione tecnica e di qualità interpretativa  ma, di contro, il suo perfezionismo lo catapulta in un limbo in cui si erodono i confini tra reale e immaginario, lavoro e spazio intimo, tra teatro e vita quotidiana. Si scontrano, allora, le esigenze del mondo esterno e le sue profonde necessità personali. Samsa ripete le sue sequenze coreografiche, come un novello Sisifo, per una pulsione psicopatologica? Oppure è semplicemente mosso dal desiderio di spingere al massimo i risultati del suo lavoro e dal sogno utopico di superare i limiti imposti dalla sua natura umana? I movimenti che Gregorio prova senza posa sono frutto di un impegno professionale e di un lavoro di concezione minuzioso tale da acquisire una ponderatezza e un equilibrio che le azioni della sua vita reale non possiedono. Gregorio è come un ragno che non può evitare di tessere la propria tela. La sua ricerca artistica, che mira alla libertà, doppia la sua stessa vita, acquisisce una ricchezza labirintica che sarà squarciata dalla volontà di inseguire sé stesso». Eugenio Barba accompagna Lorenzo Gleijeses da molti anni, intercettando e esaltando le qualità e le intuizioni di un percorso di formazione e conoscenza contaminato con il metodo della storica compagnia di Hostelbro e nato all’interno dell’Odin quando Lorenzo era ancora un ragazzo. Risultato di questo percorso di accompagnamento sono stati spettacoli, incontri e seminari in Italia e in Europa che hanno cementato e rafforzato il rapporto tra Barba, Julia Varley e lo stesso Gleijeses. BIGLIETTERIA FONDAZIONE TEATRO DONIZETTI Presso Teatro Donizetti Piazza Cavour, 15 - Bergamo Tel. 035.4160 601/602/603 Da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00 (festivi esclusi) Presso

Altri Percorsi dà appuntamento con “Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa” con Lorenzo Gleijeses2023-04-05T11:35:45+02:00

“La favorite” riceve il Premio Abbiati della Critica musicale italiana

La commissione della 42a edizione del Premio della critica musicale “Franco Abbiati”, riunitasi oggi a Milano, ha assegnato al titolo inaugurale del Donizetti Opera 2022, La favorite, con la direzione di Riccardo Frizza e la regia di Valentina Carrasco, il Premio Abbiati come “Miglior spettacolo dell’anno”. È la prima volta che una produzione del festival bergamasco diretto da Francesco Micheli ottiene il massimo riconoscimento tra le categorie previste annualmente dal prestigioso premio. Nel 2020 L’ange de Nisida aveva conquistato il “Premio speciale”, mentre nel 2016 il soprano Carmela Remigio e il direttore d’orchestra Corrado Rovaris erano stati premiati per l’interpretazione di Anna Bolena, primo titolo messo in scena dal festival. «Un premio che assume il valore di una consacrazione per il festival Donizetti Opera – dichiara entusiasta il direttore artistico Francesco Micheli. È la conferma della qualità di teatro musicale contemporaneo e di metodo di lavoro che abbiamo seguito in questi anni, grazie alla preziosa collaborazione di tutto lo staff e in questo caso, in primo luogo, del direttore musicale Riccardo Frizza. Abbiamo fondato il festival su precise scelte artistiche e musicali: rigore filologico garantito dall’autorevolezza di Paolo Fabbri, attenzione alla drammaturgia, due orchestre dedicate al belcanto donizettiano e alla prassi esecutiva, la possibilità di presentare grandi artisti noti accanto a giovani che debuttano, importanti presenze corali. Un riconoscimento certamente per il genio di Donizetti, per tutta la Fondazione Teatro Donizetti e per la città di Bergamo, laboriosa e splendida, viva e desiderosa di riscatto». «Sono molto felice per questo riconoscimento – aggiunge Riccardo Frizza, direttore musicale del festival e sul podio della Favorite – che premia l’impegno di tutti coloro che rendono possibile il festival e le scelte fatte in questi anni con Francesco Micheli. Il nostro impegno è presentare Donizetti e le sue opere con la qualità esecutiva e la dignità drammaturgica che meritano. Nella Favorite nessuno ha mai fatto un passo indietro, da Valentina Carrasco con tutto il suo team, al cast con innanzitutto Annalisa Stroppa e Javier Camarena, dai tecnici, all’Orchestra, al Coro, alle meravigliose “favorite” di tutte le età. Abbiamo attraversato momenti difficili in questi anni, il festival però non si è mai fermato e questo premio nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura mi rende ancora più orgoglioso di essere un bresciano nella città di Donizetti». La commissione del Premio della critica musicale “Franco Abbiati” (critico musicale bergamasco, per decenni firma del «Corriere della sera»), presieduta da Angelo Foletto, era composta dal direttivo dell’Associazione Nazionale dei Critici Musicali (presidente Andrea Estero, Alessandro Cammarano, Carlo Fiore, Gianluigi Mattietti, Carla Moreni e Stefano Nardelli) e da sette critici eletti dai soci dell’ANCM fra i suoi iscritti (Paolo Petazzi, Roberta Pedrotti, Alessandro Rigolli, Patrizia Luppi, Giancarlo Landini, Gregorio Moppi e Susanna Franchi). Tra gli altri premiati il direttore d’orchestra Gianluca Capuano (che è stato al festival DO in passato), il regista Barrie Kosky, la scenografa e costumista Leila Fteita, il soprano Lisette Oropesa e il tenore Andrew Staples. La premiazione avrà luogo, come è tradizione, a Bergamo il 10 giugno 2023. La produzione operistica premiata Capolavoro della maturità

“La favorite” riceve il Premio Abbiati della Critica musicale italiana2023-04-20T09:09:51+02:00

La Stagione di Prosa chiude con “Cyrano de Bergerac” con Arturo Cirillo

È Cyrano de Bergerac il titolo conclusivo della Stagione di Prosa 2022/2023 della Fondazione Teatro Donizetti: la celebre commedia di Edmond Rostand, la cui prima rappresentazione risale al 28 dicembre 1897, andrà in scena da martedì 18 a domenica 23 aprile nell’interpretazione di Arturo Cirillo, che ne ha curato anche l’adattamento del testo e la regia. Al suo fianco, sul palcoscenico del Teatro Donizetti, ci saranno nei panni di diversi personaggi: Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Irene Ciani, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini. Scene di Dario Gessati. Costumi di Gianluca Falaschi. Luci di Paolo Manti. Musica originale e rielaborazioni di Federico Odling. Produzione Marche Teatro, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, ERT - Teatro Nazionale. Durata 1 ora e 40 minuti senza intervallo. Orari rappresentazioni: da martedì 18 a sabato 22 aprile ore 20.30; domenica 23 aprile ore 15.30. Sabato 22 aprile è prevista anche una replica straordinaria fuori abbonamento con inizio alle ore 17.00. Prezzi biglietti da 15 a 38 euro, ridotti da 12 a 30 euro. Biglietti ancora disponibili per tutte le repliche. Cyrano de Bergerac, il poeta-soldato plasmato da Edmond Rostand, è oramai saldamente radicato nell’immaginario collettivo e, come tutti gli archetipi, si presta a svariate reinterpretazioni: Arturo Cirillo, nel suo adattamento, frappone il testo originale con le vicende di Pinocchio, sulla base di un’affinità che non consiste banalmente solo con la preminenza del “naso”. Racconta lo stesso attore e regista campano sulla genesi del suo spettacolo: «Andare con il ricordo ad un musical da me visto da ragazzino a Napoli, nell’ancora esistente Teatro Politeama, è stato il primo moto di questo spettacolo. Il musical in questione era il “Cyrano” tratto dalla celeberrima commedia di Rostand, a sua volta ispirata ad un personaggio storicamente vissuto, coetaneo del mio amato Molière. Riandare con la memoria a quella esperienza di giovane spettatore è stato per me risentire, forte come allora, l’attrazione per il teatro, la commozione per una storia d’amore impossibile e quindi fallimentare, ma non per questo meno presente, grazie proprio alla finzione della scena». «Lo spettacolo che almeno trentacinque anni dopo porto in scena non è ovviamente la riproposizione di quel musical – con le musiche di Domenico Modugno – ma una continua contaminazione della vicenda di Cyrano di Bergerac, accentuandone più il lato poetico e visionario e meno quello di uomo di spada ed eroe della retorica, con delle rielaborazioni di quelle musiche, ma anche con elaborazioni di altre musiche, da Èdith Piaf a Fiorenzo Carpi. Un teatro canzone, o un modo per raccontare comunque la famosa e triste vicenda d’amore tra Cyrano, Rossana e Cristiano attraverso non solo le parole ma anche le note, che a volte fanno ancora di più smuovere i cuori, e riportarmi a quella vocazione teatrale, che è nata anche grazie al dramma musicale di un uomo che si considerava brutto e non degno d’essere amato. Un uomo, o un personaggio, in fondo salvato dal teatro, ora che il teatro ha più che mai bisogno di essere salvato», conclude

La Stagione di Prosa chiude con “Cyrano de Bergerac” con Arturo Cirillo2023-04-05T11:27:29+02:00

FESTIVAL DONIZETTI OPERA 2023: EDIZIONE SPECIALE PER BERGAMO BRESCIA CAPITALE DELLA CULTURA

Inaugurazione con LU OpeRave novità di musica elettronica quindi Il diluvio universale, Alfredo il Grande, Lucie de Lammermoor di Donizetti e Il piccolo compositore di musica di Mayr Nelle locandine brillano i nomi di Giuliana Gianfaldoni, Caterina Sala, Nahuel Di Pierro, Enea Scala e Antonino Siragusa Sul podio, oltre al direttore musicale Riccardo Frizza, ritorna Corrado Rovaris,debutta Pierre Dumoussaud esperto del repertorio francese Le regie sono di MASBEDO, Stefano Simone Pintor e Jacopo Spirei Il direttore artistico Francesco Micheli impegnato con gli allievi della Bottega Donizetti e del Politecnico delle Arti di Bergamo nell’adattamento e messa in scena della farsa di Mayr Bergamo, dal 16 novembre al 3 dicembre 2023 Donizetti Opera 5 maggio Donizetti Revolution vol. 9 3 giugno Donizetti Night   Giunge alla nona edizione il festival Donizetti Opera – festival internazionale dedicato al compositore bergamasco, organizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti presieduta da Giorgio Berta con la direzione generale di Massimo Boffelli, la direzione artistica di Francesco Micheli e quella musicale di Riccardo Frizza – che si svolgerà a Bergamo “Città di Gaetano Donizetti” dal 16 novembre al 3 dicembre 2023. In attesa dell’autunno, due altri appuntamenti da non perdere: il prossimo venerdì 5 maggio, al Teatro Donizetti, Francesco Micheli, insieme ad alcuni ospiti, presenterà il programma del festival con la conferenza-spettacolo Donizetti Revolution vol. 9. Mentre sabato 3 giugno, dopo le ristrettezze pandemiche, tornerà finalmente la Donizetti Night. Quella 2023 sarà un’edizione speciale del festival Donizetti Opera poiché l’impianto ormai consolidato verrà arricchito dalle iniziative per Bergamo Brescia Capitale della Cultura, le cui aree tematiche e il concept attraverseranno a più livelli le produzioni. I tre weekend si allungano e si comincia il giovedì con LU OpeRave (16, 23 e 30 novembre), nuova creazione ispirata alla più celebre delle opere donizettiane, che debutterà in un luogo non teatrale ma aperto alla convivialità e che lancerà uno sguardo verso la contemporaneità e l’innovazione; quindi al Teatro Donizetti andranno in scena due rarissimi titoli di Gaetano Donizetti – Il diluvio universale (17 e 25 novembre e il 3 dicembre) e Alfredo il Grande (19 e il 24 novembre) – quindi la farsa di Giovanni Simone Mayr Il piccolo compositore di musica (2 dicembre) in prima moderna; al Teatro Sociale invece si rappresenterà Lucie de Lammermoor (18 e 26 novembre e 1 dicembre) che da un lato contiene la musica più celebre di Donizetti, dall’altro la presenta in una rara versione dell’autore stesso, la cui esecuzione è compito precipuo di un festival, specialmente nel caso di un titolo così frequente nel repertorio di tutti i teatri del mondo, considerato uno dei paradigmi del melodramma romantico. Fondamentale come sempre – nella stesura del programma festivaliero, nella scelta delle edizioni e nella restituzione filologica dei testi musicali – è l’attività di studio e ricerca sull’eredità e sull’individualità stilistica di Donizetti, affidata alle cure della sezione scientifica della Fondazione Teatro Donizetti diretta da Paolo Fabbri. Prosegue la collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala con la presenza del suo Coro diretto da Salvo Sgrò, cui si affiancherà il Coro della Radio ungherese diretto da Zoltán Pad. Come di consueto, in buca ci saranno l’Orchestra Donizetti e l’Orchestra Gli Originali, con cui prosegue l’esplorazione di pagine donizettiane su strumenti d’epoca. Si apre poi un nuovo progetto di collaborazione

FESTIVAL DONIZETTI OPERA 2023: EDIZIONE SPECIALE PER BERGAMO BRESCIA CAPITALE DELLA CULTURA2023-08-23T15:12:13+02:00
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