Anteprima 47a edizione
dal 19 al 22 marzo 2026
– Concerti al Teatro Donizetti e al Teatro Sociale –
“Setting The Pace”: Miles & Trane 100th Celebration!
Setting The Pace, dettare il ritmo o dettare il passo. Joe Lovano, per la terza volta Direttore Artistico di Bergamo Jazz, annuncia il titolo e la prima parte del programma dell’edizione 2026 del Festival, che si svolgerà dal 19 al 22 marzo nel solco di una celebrazione straordinaria: la ricorrenza del centenario della nascita di Miles Davis e John Coltrane, figure seminali e iconiche della musica afroamericana. Organizzato da Fondazione Teatro Donizetti, con il sostegno di Comune di Bergamo, MiC-Ministero della Cultura e di sponsor privati, il Festival giungerà alla 47esima edizione con un fitto programma di concerti al Teatro Donizetti, al Teatro Sociale e in altri luoghi della città, che ancora una volta si animerà dei mille suoni di una musica che a Bergamo ha messo da tempo salde radici.
«Nella vita, nelle arti, nelle scienze, nello sport e nel mondo degli affari ci sono state persone e organismi collettivi che hanno dettato il passo, il ritmo, con passione e amore, rappresentando per generazioni un modello. Bergamo Jazz ha ispirato negli anni altri festival jazz a raggiungere un alto standard di eccellenza nella programmazione e nell’organizzazione, dettando il ritmo da seguire», specifica Joe Lovano nell’introdurre Bergamo Jazz 2026. «Come musicisti siamo costantemente impegnati nello studio e nello sviluppo per trovare la nostra voce. Questo percorso è alimentato dai suoni e dallo spirito dei maestri. Quelli che ci hanno dato e danno la fiducia e l’ispirazione per raggiungere gli elevati standard di oggi. Gli artisti che si esibiranno a Bergamo Jazz Festival 2026 stanno tutti “dando il ritmo” per celebrare l’eredità di Miles e Trane nel loro centenario».
Immancabilmente fedele alla naturale visione internazionale del Festival, l’edizione 2026 di Bergamo Jazz sarà quindi come sempre una finestra spalancata sulla composita scena di un universo espressivo che continua a mostrare segni di vitalità nel suo essere ideale punto di incontro fra musiche e culture diverse, fra tradizione e modernità. Da sottolineare, ancora una volta, la folta rappresentanza femminile, oggi più che mai sotto i riflettori con musiciste e compositrici di assoluto valore.
Mentre sono in via di definizione numerose iniziative realizzate in collaborazione con altrettante realtà del territorio, inclusi gli incontri con le scuole curati dal CDpM e la sezione “Scintille di Jazz” curata da Tino Tracanna e dedicata ai giovani talenti, il cartellone dei concerti al Teatro Donizetti e al Teatro Sociale è già ultimato nei dettagli, così da poter dare avvio alla campagna abbonamenti e alla vendita dei biglietti. I vecchi abbonati potranno infatti procedere al rinnovo dal 3 al 20 dicembre 2025 (cambio posto dall’8 al 10 gennaio 2026), con diritto di prelazione per i concerti al Sociale. I nuovi abbonamenti saranno quindi disponibili dal 14 gennaio 2026, con possibilità di acquisto anche dei biglietti del Sociale, mentre i biglietti per le singole serate al Donizetti saranno in vendita dal 28 gennaio.
Jazz al Donizetti
Venerdì 20 marzo, la prima delle tre serate in abbonamento al Teatro Donizetti, con inizio alle ore 20.30, amatissime sia dai bergamaschi sia da chi proviene da ogni parte d’Italia e da oltre confine, sarà aperta dal duo formato da un fuoriclasse del contrabbasso come Dave Holland e da Lionel Loueke, uno dei chitarristi più innovativi apparsi sulle scene del jazz negli ultimi decenni. Il duo ha pubblicato nel 2024 l’album United, disco che trascende la semplice collaborazione incarnando il dialogo tra le sensibilità di due musicisti dai background differenti, capaci di ascoltarsi a vicenda, di fondere le rispettive voci strumentali. Holland e Loueke faranno da “apripista” al concerto di Steve Coleman e dei suoi Five Elements: il sassofonista di Chicago tornerà sul palcoscenico del Donizetti a vent’anni esatti dalla sua precedente esibizione per proporre la sua rodatissima miscela di funk visionario in cui l’improvvisazione più immaginifica si compenetra a rigorose strutture compositive.
La sera dopo, Bergamo Jazz offrirà all’ascolto uno dei gruppi del momento, i Bad Plus, in una special edition che vedrà i due membri fondatori, il contrabbassista Reid Anderson e il batterista Dave King, affiancati dal sassofonista Chris Potter e dal pianista Craig Taborn, ovvero altri due colossi del jazz contemporaneo nelle rispettive specificità strumentali. Al centro della musica del quartetto ci saranno composizioni scritte da Keith Jarrett per il suo glorioso American Quartet, quello in cui il pianista di Allentown dialogava con Dewey Redman, Charlie Haden e Paul Motian. Un gruppo passato giustamente alla storia per la sua forza espressiva e di cui i Bad Plus si candidano a degni eredi, prendendosi quelle libertà che caratterizzano ogni jazzista di razza.
A seguire, si saluterà il ritorno di Lakecia Benjamin, che sarà di nuovo ospite di Bergamo Jazz dopo la sua partecipazione al Festival nel 2023, coronata da grande successo. La sassofonista newyorkese presenterà il suo nuovo album, forte delle cinque Grammy Nomination ottenute in poco tempo.
La terza e ultima serata di Bergamo Jazz 2026 al Teatro Donizetti sarà interamente imperniata sul progetto speciale ideato dallo stesso Joe Lovano per ricordare il centenario della nascita di Miles Davis e John Coltrane. Una vera dream band: non si può definire altrimenti il cast artistico selezionato appositamente dal celebre sassofonista, la cui regia darà vita a combinazioni strumentali diverse e a momenti collettivi, facendo leva su affinità espressive, lunghe frequentazioni artistiche, grande stima reciproca. Alla tromba ci sarà Avishai Cohen, ormai da tempo uno dei nomi di punta del catalogo ECM, solista raffinatissimo e poeticamente figlio di Miles. Al sax tenore, oltre che lo stesso Lovano, sarà in campo un’altra autorità dello strumento, George Garzone, uno dei più profondi conoscitori di Coltrane. Un altro sassofonista, ma nell’occasione a vari tipi di flauti, sarà della partita: il britannico Shabaka Hutchings, tra le più forti personalità del nuovo jazz, già ospite di Bergamo Jazz in due precedenti occasioni. Nuova presenza sarà invece il pianista argentino Leo Genovese, rising star degli 88 tasti. Il danese Jakob Bro imbraccerà la chitarra, con il suo consueto stile raffinato ma incisivo. Infine, a contrabbasso e batteria Drew Gress e Joey Baron, una delle migliori sezioni ritmiche che oggi si possano immaginare.
Jazz al Sociale
Anche nel 2026 saranno due gli appuntamenti al Teatro Sociale di Città Alta, il primo dei quali, la sera di giovedì 19 marzo (ore 20.30,) proporrà dapprima il nuovo trio del pianista Franco D’Andrea, eccellenza del jazz made in Italy che avrà al su fianco due compagni di avventura d’eccezione quali il contrabbassista Gabriele Evangelista, abituale partner anche di Enrico Rava e Stefano Bollani, e il batterista Roberto Gatto, veterano di infinite battaglie musicali a suon di piatti e tamburi. Dal blues al jazz delle origini, alle sue forme più avanzate e alla pura invenzione: D’Andrea, Evangelista e Gatto recuperano dalle origini del jazz un feeling bluesy che ne permea la poetica per dar vita a una musica libera, gioiosa ed estremamente comunicativa.
La stessa sera sarà di scena il quartetto della sassofonista cilena Melissa Aldana, il cui brillante background tecnico è ben bilanciato da una cifra stilistica sempre più personale, figlia di Sonny Rollins ma anche di Wayne Shorter, come rivela il recente album Echoes Of The Inner Prophet.
Domenica 22 (alle ore 17.00) Bergamo Jazz 2026 si aprirà al sofisticato mix di pop e jazz di Simona Molinari e del suo spettacolo “La Donna è Mobile”, un viaggio musicale e teatrale che racconta la figura femminile attraverso la musica e le sue infinite sfumature, ispirato all’iconica aria verdiana. Sul palco, accanto alla cantante, una band tutta al femminile composta da musiciste di vasta esperienza in vari ambiti musicali: la sassofonista e flautista Chiara Lucchini, la pianista Sade Mangiaracina, la bassista Elisabetta Pasquale e la batterista Francesca Remigi. Tutte insieme reinterpreteranno un repertorio eclettico che spazia dall’opera lirica a sonorità contemporanee, passando per l’eleganza di Lucio Dalla e le atmosfere intense di Milly, fino ad arrivare all’energia di Billie Eilish.
Come già accennato, il programma Bergamo Jazz 2026 sarà completato da appuntamenti ospitati, anche la mattina e fino a tarda sera, in altri teatri, musei e locali, portando la musica jazz a contatto con il tessuto cittadino, contagiandolo con il suo spirito di avventura, con il suo messaggio universale di pace e di dialogo tra popoli diversi. Un messaggio attuale e necessario soprattutto in tempi complessi come quelli che stiamo vivendo.
Infine, Bergamo Jazz ha ora un nuovo sito dedicato, collegato al consueto sito della Fondazione Teatro Donizetti, per dare ancora più rilievo comunicativo allo stesso Festival: il sito conterrà, in modo chiaro e di immediata consultazione, tutte le informazioni utili al pubblico.















