Le bacchette saranno quelle di Antonino Fogliani, Chiara Cattani e Alberto Zanardi, mentre i registi che firmeranno gli allestimenti saranno Katharina Thoma, Benedetto Sicca e Silvia Paoli
Il festival si svolgerà dal 13 al 29 novembre, giorno del compleanno di Gaetano Donizetti
I Carnet per il Donizetti Opera 2026 saranno acquistabili durante il festival in corso presso la Biglietteria del Teatro Donizetti o prenotabili online
Alla vigilia del debutto del Donizetti Opera 2025 si guarda già avanti ed è tutto pronto anche per l’edizione 2026 del festival internazionale dedicato al compositore bergamasco Gaetano Donizetti: L’esule di Roma, Alahor in Granata e Le convenienze ed inconvenienze teatrali sono i tre titoli del cartellone del prossimo Donizetti Opera, organizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, presieduta da Giorgio Berta con la direzione generale di Massimo Boffelli, e sostenuta dal Comune di Bergamo.
«Oggi presentiamo un’edizione in cui le rarità donizettiane sono protagoniste assolute – dichiara il direttore artistico e musicale Riccardo Frizza –. Il Donizetti Opera 2026, infatti, andrà a valorizzare la riscoperta di titoli meno frequentati di Donizetti, a partire dall’esecuzione della partitura autografa di Alahor in Granata, ritrovata nel 2023 alla biblioteca del Conservatorio di Palermo. Inoltre, per la prossima edizione del festival ho deciso di affidare il podio a colleghi specialisti del repertorio, focalizzando il mio ruolo pienamente sulla direzione artistica e musicale, curando in particolare la realizzazione di nuovi progetti che vedranno la luce nei prossimi anni».
A inaugurare il festival al Teatro Donizetti di Bergamo sarà il melodramma L’esule di Roma, titolo composto nel 1828 per il Teatro di San Carlo di Napoli, in scena il 13, il 21 e il 29 novembre. L’esecuzione sarà affidata alla bacchetta di Antonino Fogliani, direttore d’orchestra dal profilo internazionale che nei prossimi giorni sarà sul podio della Bayerische Staatsoper di Monaco per eseguire La fille du régiment, e alla regista tedesca Katharina Thoma, che ha firmato produzioni al Glyndebourne Festival, alla Royal Opera House di Londra, nei teatri di Francoforte, Colonia, Lipsia e Malmö ed è responsabile del dipartimento di arte scenica alla Hochschule für Musik di Würzburg. Entrambi sono al loro debutto al Donizetti Opera.
Assoluta occasione di riscoperta la messa in scena del titolo del progetto “Donizetti 200”, che prevede al Teatro Sociale di Bergamo (14, 22 e 27 novembre) un lavoro composto esattamente duecento anni prima dal compositore bergamasco: si tratta di Alahor in Granata, opera proposta nella nuova edizione curata da Edoardo Cavalli, redatta a seguito dell’identificazione della partitura autografa alla biblioteca del Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo, avvenuta nel 2023. «Gaetano Donizetti trascorse un lungo periodo di lavoro a Palermo, al Teatro Carolino, dall’aprile 1825 al febbraio 1826 – racconta Paolo Fabbri, direttore scientifico del Centro Studi Donizettiani –: questo soggiorno è stato a suo tempo studiato dal musicologo palermitano Ottavio Tiby (1891-1955) che ha ricostruito la storia di quella sala. La scoperta di Cavalli ha permesso di avere una partitura pienamente attendibile di quanto Donizetti scrisse nel 1826 e, a distanza di pochi anni, siamo già in grado di portare in scena il risultato della ricerca scientifica portata avanti dal Centro Studi Donizettiani».
A Bergamo l’opera sarà, quindi, rappresenta per la prima volta in tempi moderni così come l’aveva concepita Donizetti nel 1826, dato che le riprese del 1998 al Teatro de la Maestranza di Siviglia (di cui è stata realizzata un’incisione su cd) e del 1999 al Teatro Massimo di Palermo si basavano sulla partitura della messa in scena nel 1830 sempre al Teatro Carolino del capoluogo siciliano. La direzione d’orchestra sarà affidata ad una specialista di esecuzioni filologiche su strumenti storici come Chiara Cattani, direttrice musicale dell’Accademia Montis Regalis. La regia sarà firmata da Benedetto Sicca.
La terza nuova produzione sarà Le convenienze ed inconvenienze teatrali (Teatro Donizetti, 15, 20 e 28 novembre), opera composta per il Teatro Nuovo di Napoli nel 1827 e poi presentata al Milano nel 1831: è in quest’ultima versione che sarà sui leggii del Donizetti Opera, nell’edizione critica a cura di Roger Parker e Anders Wiklund per Casa Ricordi. Sul podio salirà Alberto Zanardi, che si è distinto nell’edizione 2024 del festival per la direzione musicale di Zoraida di Granata, e la messa in scena sarà curata da Silvia Paoli, che ritorna al Donizetti Opera dopo aver firmato la regia per l’allestimento di Enrico di Borgogna nel 2018.
Una novità per il pubblico del festival: dal 14 al 30 novembre 2025 saranno già disponibili i Carnet weekend e i Carnet sabato del Donizetti Opera 2026, acquistabili alla biglietteria del Teatro Donizetti e prenotabili online sul sito donizettiopera.org con lo sconto del 30% sul prezzo intero.
Per il programma completo e ulteriori informazioni: donizettiopera.org















