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Claudio Baglioni: rinviato al 7 marzo il concerto al Teatro Donizetti

Riprende in tutta Italia il “DODICI NOTE SOLO BIS”, il tour di Claudio Baglioni nei maggiori teatri lirici e di tradizione d’Italia. Il concerto previsto al Teatro Donizetti in data 7 gennaio, saltato a causa di indisposizione del cantante, è stato rinviato a martedì 7 marzo alle ore 21.00. I biglietti acquistati rimangono validi per la nuova data. I possessori del biglietto che non hanno possibilità di partecipare alla nuova data prevista il 7 marzo potranno chiedere il rimborso del biglietto entro il 31 gennaio 2023 presso lo stesso punto prevendita di acquisto. Dopo il grandissimo successo di “DODICI NOTE SOLO”, gli appuntamenti dal vivo di “DODICI NOTE SOLO BIS” vedranno nuovamente Baglioni - voce, pianoforte e altri strumenti - con le composizioni più preziose del suo repertorio, protagonista assoluto del concerto più appassionante della straordinaria carriera di un artista sinonimo di grande musica e poesia, vincitore del PREMIO TENCO 2022.   Martedì 7 marzo 2023 ore 21.00 (recupero di sabato 7 gennaio 2023) Teatro Donizetti di Bergamo data a cura di LEG Live Emotion Group  

Claudio Baglioni: rinviato al 7 marzo il concerto al Teatro Donizetti2023-01-11T18:17:14+01:00

Al via la seconda edizione di “Ti racconto il Donizetti”

Gli studenti delle superiori di Bergamo e provincia, speciali ciceroni per i più piccoli grazie ai PCTO e alla collaborazione con Intesa Sanpaolo Ripartono le attività della Fondazione Teatro Donizetti dedicate alle scuole con il programma Donizetti Education; in particolare è nuovamente attivo uno dei progetti più coinvolgenti e apprezzati già lo scorso anno: “Ti racconto il Donizetti: ragazzi e bambini per mano alla scoperta del Teatro”, legato ai PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, ex alternanza scuola-lavoro). Per nove settimane (una settimana a istituto) gli studenti delle scuole superiori saranno impegnati a studiare la storia del Teatro e di Gaetano Donizetti, la macchina teatrale e il dietro le quinte per essere guide perfette per i più piccoli di elementari e medie nelle visite alla scoperta del teatro cittadino. Il progetto prevede quindi due azioni contemporanee con obiettivi e finalità differenti: formazione degli adolescenti e fruizione da parte dei bambini, in un’ottica di peer education. La visita comprende anche un laboratorio creativo, che integra e completa l’esperienza di scoperta del monumento. “Ti racconto il Donizetti: ragazzi e bambini per mano alla scoperta del Teatro” è un’attività offerta gratuitamente alle scuole grazie a importanti contributi istituzionali. La giornata inaugurale di mercoledì 11 gennaio, cui hanno partecipato 60 studenti, è stata infatti sostenuta da Intesa Sanpaolo, partner della Fondazione Teatro Donizetti, mentre le altre otto settimane di attività successive sono finanziate dal bando di Fondazione Cariplo “Alla scoperta della Cultura”. In totale sono previste 34 classi (circa 900 studenti), provenienti da scuole primarie e secondarie di primo grado di Bergamo e provincia. Sono invece nove gli istituti superiori di Bergamo e provincia (Liceo “Edoardo Amaldi” di Alzano Lombardo, Liceo “Galileo Galilei” di Caravaggio, IISS “Andrea Fantoni” di Clusone, Istituto superiore “Betty Ambiveri” di Presezzo, Liceo scientifico “Filippo Lussana” di Bergamo, Liceo artistico “Giacomo e Pio Manzù” di Bergamo, ITCTS “Vittorio Emanuele” di Bergamo, Liceo classico “Paolo Sarpi” di Bergamo, Licei Opera Sant’Alessandro di Bergamo) i cui studenti stanno approfondendo la storia e le attività del Teatro per essere moderni ciceroni, grazie al progetto PCTO in collaborazione con Edoomark. L’esperienza formativa della prima giornata dell’11 gennaio, attraverso la collaborazione con Intesa Sanpaolo e il Museo del Risparmio, è stata arricchita da un laboratorio dedicato al tema della sostenibilità e dell’economia circolare, condotto sempre dai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado. Gli studenti – grazie a video, testimonianze e a una app dedicata – sono stati chiamati ad immaginare la Bergamo del futuro come la “città sostenibile ideale”, interrogandosi su trasporti, costruzioni, fonti energetiche, acqua e cibo, mentre i più piccoli si sono cimentati a immaginare quale mezzo utilizzeremo nel futuro per andare al Teatro Donizetti. Gli studenti bergamaschi che hanno partecipato alla prima giornata di “Ti Racconto il Donizetti” hanno potuto seguire alcuni dei laboratori del Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo, che da anni si impegna a favore della cultura e dell’educazione offrendo sostegno a importanti realtà culturali come la Fondazione Teatro Donizetti, che ha un ruolo ancora più

Al via la seconda edizione di “Ti racconto il Donizetti”2023-01-11T14:28:49+01:00

Claudio Baglioni: rinviato il concerto del 7 gennaio al Donizetti a causa di indisposizione del cantante

Gli organizzatori del concerto di Claudio Baglioni comunicano che, «a causa di uno stato influenzale dell’artista», vengono posticipati i concerti di «Dodici Note Solo Bis» ddel cantante, in programma venerdì 6 gennaio a Bolzano e sabato 7 gennaio al Teatro Donizetti. Le nuove date verranno comunicate al più presto. I biglietti acquistati rimarranno validi per le nuove date riprogrammate. I canali della Fondazione riporteranno gli aggiornamenti in merito alla nuova data d'evento.

Claudio Baglioni: rinviato il concerto del 7 gennaio al Donizetti a causa di indisposizione del cantante2023-01-05T19:45:10+01:00

“Il berretto a sonagli” con Gabriele Lavia da lunedì 9 a domenica 15 gennaio

Dopo Silvio Orlando con La vita davanti a sé, sarà Gabriele Lavia il prossimo ospite della Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti: il celebre attore e regista, al suo ritorno a Bergamo dopo diversi anni di assenza, porterà in scena, da lunedì 9 gennaio a domenica 15, un classico assoluto del teatro, Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello. Personaggi e interpreti: Ciampa, scrivano Gabriele Lavia, La signora Beatrice Fiorica Federica Di Martino, Fifì La Bella Francesco Bonomo, La Saracena, rigattiera Matilde Piana, Fana, vecchia serva Maribella Piana, Il delegato Spanò Mario Pietramala, Assunta La Bella Giovanna Guida, Nina Ciampa Beatrice Ceccherini. Scene di Alessandro Camera Costumi ideati dagli allievi del Terzo anno dell’Accademia Costume & Moda coordinati da Andrea Viotti. Musiche di Antonio Di Pofi. Luci di Giuseppe Filipponio. Regia di Gabriele Lavia. Produzione Effimera e Diana O.R.I.S. Durata: 2 ore e 15 minuti compreso intervallo. Prezzi biglietti da 15 a 38 euro, ridotti da 12 a 30 euro. Orari spettacoli: da lunedì 9 (replica straordinaria fuori abbonamento) a sabato 14 gennaio ore 20.30, domenica 15 ore 15.30. Biglietti ancora disponibili per tutte le repliche. «Per Luigi Pirandello la vita è una “soglia” troppo affollata del “nulla”... E tutta la sua opera ruota attorno a questo “nulla” affollato di “apparenze”, di ombre che si agitano nel dolore e nella pazzia. Solo “i personaggi” sono “veri” e “vivi”», osserva lo stesso Gabriele Lavia, profondo conoscitore del mondo pirandelliano, «Il Berretto a Sonagli è una tragedia della mente. Ma porta in faccia la maschera della “farsa”. Pirandello mette sulla scena un “uomo vecchio”, uno di quegli uomini “invisibili”, senza importanza, schiacciato nella “morsa” della vita e, poiché è un “niente di uomo” è trattato come se fosse niente». Prosegue Lavia: «Sul palcoscenico viene rappresentato un banale “pezzetto” di vita di una “famiglia perbene” che fa i conti con l’assillante angoscia di dover essere “per gli altri”. Come se la propria vita fosse, per statuto, una recita per “gli altri” che sono gli spettatori, ingiusti e feroci, della propria vita. Ciampa “scrive”, ha un mondo suo, ma solo di notte, di nascosto, quando “gli altri” dormono. Ma, di giorno: “Io sono quello che gli altri dicono che io sia”. Io sono il “si dice”. È proprio il “si dice” ad “essere” la stessa sostanza identitaria del mio “io”. Ma chi sono “io”? Chi è questo “io”? Questo “io” che è uno, nessuno e centomila. Questo “io” è “uno” con me stesso e “un altro io” con ognuno degli altri “io” che vivono nella “società dei pupi”. L’unica speranza è difendere l’“io” dall’aggressione degli altri. Ma come? Ciampa usa spranghe alle porte, catenacci, paletti per difendere il suo “io”. Ma non ci riesce. È costretto a uscire, a “sporcarsi le mani”, direbbe Sartre. Esistere. Ma esistere vuol dire “mettere in gioco” sé stesso. E allora la “corda civile” e la “corda seria” non servono più. È la “corda pazza” che scatta. E scatta per tutti. Non si può difendere il proprio “io”

“Il berretto a sonagli” con Gabriele Lavia da lunedì 9 a domenica 15 gennaio2023-01-02T13:01:54+01:00

Un addio al vecchio anno e un saluto di benvenuto al 2023 con l’avvio della Stagione di Operetta e il Concerto di Capodanno al Teatro Sociale

La Stagione dei Teatri della Fondazione Teatro Donizetti si appresta a salutare il vecchio anno e a dare il benvenuto al nuovo: sabato 31 dicembre (ore 20.00, con replica il pomeriggio del giorno dopo, alle ore 17) andrà in scena al Teatro Donizetti il primo titolo della Stagione di Operetta, La Principessa della Czarda, nell’allestimento della compagnia Teatro Musica Novecento, mentre la mattina di domenica 1° gennaio al Teatro Sociale (ore 11.00) si festeggerà l’arrivo del 2023 con il Concerto di Capodanno, nel corso del quale l’Orchestra Filarmonica  Italiana proporrà brani tipici della ricorrenza. Prezzi biglietti: Operetta 31 dicembre da 28 a 74 euro; Operetta 1° gennaio da 15 a 38 euro, ridotti da 12 a 30 euro; Concerto di Capodanno posto unico 20 euro, ridotto 10 euro. Operetta in due atti di Emmerich Kálmán su libretto di Béla Jenbach e Leo Stein, La Principessa della Czarda venne rappresentata la prima volta al Teatro Johann Strauss di Vienna il 13 novembre 1915, proprio nei giorni dell’assassinio di Sarajevo e dello scoppio della Prima Guerra Mondiale: fu subito accolta da un grande successo che si sarebbe ripetuto fino ai giorni nostri. Il libretto si rifà alla tipica atmosfera del crepuscolo dell’Impero Asburgico, ispirandosi alle più frequenti conversazioni da salotto e all’argomento più popolare in quell’epoca, quello dei matrimoni impossibili tra rampolli dell’aristocrazia viennese e belle e affascinanti primedonne del varietà. La trama ruota attorno all’osteggiata storia d’amore tra il giovane principe di Lyppert-Weylersheim, Edvino, e Sylva, diva del momento. Purtroppo, il loro romanzo d’amore è destinato a durare poco. Infatti, padre di Edvino, venuto a conoscenza della cosa, ha fatto ingaggiare Sylva per una tournée in America e ha preparato per il figlio un fidanzamento ufficiale con la contessina Stasi. Ma Sylva ed Edvino si amano profondamente e, prima di lasciarsi, il principe stipula un contratto di nozze col quale promette di sposarla entro otto settimane. Al Teatro Donizetti La Principessa della Czarda sarà rappresentata da Teatro Musica Novecento con la regia di Alessandro Brachetti e musiche eseguite da vivo dall’orchestra “Cantieri d’Arte” diretta da Stefano Giaroli. Scene e costumi di Artemio Cabassi realizzati da ArteScenica di Reggio Emilia. Corpo di ballo Novecento con le coreografie di Salvatore Loritto. Interpreti: Silvia Spruzzola (Sylva), Antonio Colamorea (Principe Edvino), Alessandro Brachetti (Conte Bon), Silvia Felisetti (Contessina Stasi), Fulvio Massa (Feri), Francesco Mei (Generale Rushdorf), Marco Falsetti (Principe Leonardo Maria). Durata 1 ora e 40 minuti compreso intervallo. Il Concerto del Primo gennaio 2023 al Teatro Sociale dell’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Andrea Oddone sarà dedicato, come da tradizione, al mondo austro-ungarico, con uno spazio rivolto ai grandi compositori del melodramma italiano. La prima parte del programma sarà un omaggio strumentale alla terra della lirica: l’Italia, di cui Bergamo è uno dei centri più significativi. Da Rossini a Mascagni, da Donizetti a Verdi: questi gli autori che accompagneranno il pubblico in un viaggio tutto italiano prima dell’immersione nelle atmosfere dei caffè-concerto viennesi. A seguire, infatti, l’Orchestra suonerà la tradizionale sequenza di Valzer e Polke,

Un addio al vecchio anno e un saluto di benvenuto al 2023 con l’avvio della Stagione di Operetta e il Concerto di Capodanno al Teatro Sociale2022-12-21T12:27:13+01:00

Grandissimo successo per lo spettacolo inaugurale della Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti 6.579 spettatori

6.579 spettatori complessivi per sette rappresentazioni, una media di 940 a replica: la Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti è stata inaugurata, da martedì a domenica scorsi con doppia replica sabato 17, con il grandissimo successo di Silvio Orlando e del suo spettacolo La vita davanti a sé, toccante storia di un bimbo arabo e del suo legame con una ex prostituta che ha emozionato il pubblico. Lo stesso Silvio Orlando si dichiara molto soddisfatto: «Tutte le rappresentazioni sono state memorabili, sia per l’affluenza, sia per la qualità di ascolto e attenzione da parte del pubblico. Un’attenzione quasi religiosa. Direi che siamo riusciti a dar vita a un rito laico, a un’esperienza di condivisione, che è poi ciò che il teatro dovrebbe essere sempre». Unica città, sino a oggi, ad aver programmato una doppia replica in uno stesso giorno, Bergamo sembra andare in controtendenza rispetto alla situazione che in generale vede il mondo del teatro soffrire ancora delle conseguenze della Pandemia: «Bergamo è una città in cui il teatro ha storicamente una funzione vitale. Andare a teatro vuole dire sentirsi parte di una comunità», commenta l’attore napoletano, «La città si sta riprendendo e il Donizetti ne è un riflesso. Potrei sembrare di parte, visto che a Bergamo ci vengo spesso con i miei spettacoli e vengo sempre accolto con entusiasmo, ma sono convinto che il Teatro Donizetti sia un modello che andrebbe esportato in tutta Italia. Qui le stagioni sono curate in ogni dettaglio, sia dal punto vista delle scelte artistiche che dell’organizzazione tecnica e del coinvolgimento dei giovani attraverso specifici progetti formativi. È una macchina vincente. Quando veniamo a Bergamo, ci sembra di stare su un altro pianeta. Il problema è, poi, andare via». «Domenica pomeriggio ero al Donizetti per l’ultima replica de La vita davanti a sé e ho avuto la percezione che eravamo in viaggio, tutti insieme, chi in platea, chi nei palchi, chi nelle gallerie, seguendo il flusso dei pensieri e delle emozioni che arrivavano dal palcoscenico: momenti di profondo silenzio, risate, sospensioni di attesa, armonie musicali», racconta Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, «Silvio Orlando, alla fine, mi ha detto che lo spettacolo per lui era il pubblico. E questo ha un senso profondo non solo di gratitudine per i tantissimi presenti, ma, soprattutto, perché coglie la condivisione sospesa che in teatro si crea fra artisti e pubblico, facendo di ogni replica un evento unico ed irripetibile».

Grandissimo successo per lo spettacolo inaugurale della Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti 6.579 spettatori2022-12-19T14:20:44+01:00

BERGAMO JAZZ 2023: la 44a edizione dal 19 al 26 marzo 2023

La Fondazione Teatro Donizetti, con il Comune di Bergamo, presenta la 44a edizione di Bergamo Jazz Festival: un’edizione, organizzata in collaborazione con numerosi partner istituzionali e privati, che si svolgerà dal 19 al 26 marzo prossimi, nel quadro degli eventi di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Sarà come sempre un Festival – che ora è inserito nelle graduatorie riservate alla musica jazz del FUS-Fondo Unico dello Spettacolo – ricco di artisti internazionali, ospiti del Teatro Donizetti, con le tre consuete serate in abbonamento (dal 24 al 26 marzo), del Teatro Sociale e di altri luoghi della Città, musei, chiese, locali che si trasformano in accoglienti jazz club. Ampio rilievo sarà dato al jazz nazionale, tra musicisti ampiamente affermati e giovani talenti, alla didattica e all’incontro con altre arti. Sarà soprattutto un’occasione per immergersi in quel variegato, vitale mondo sonoro che si chiama jazz, partendo da alcune riflessioni programmatiche, come osserva Maria Pia De Vito, Direttrice Artistica di Bergamo Jazz 2023: «La Musica tutta può essere definita come “la scienza dell’organizzazione dei suoni”. E, in misura più o meno organizzata, crea uno spazio/tempo i cui ritmi ci portano in una dimensione diversa da quella quotidiana. In un altrove più grande di noi, qualcosa di collettivo in cui ci riconosciamo, o un luogo che ci pare più alto e spazioso, spirituale o dal richiamo ancestrale. È questo che ci fa desiderare di riascoltare, riprodurre un brano sinfonico, un’aria d’opera, una grande canzone. Ma quando parliamo di jazz, sia esso più vicino alla tradizione che alle forme più aperte ed improvvisate, parliamo di una musica che è un’esperienza ogni volta trasformativa. Si è quindi all’ascolto di un movimento sonoro che permette di essere guidati dalle profondità ancestrali del proprio subconscio». «Il jazz è, a mio avviso, una forma d’arte profondamente spirituale, vicina alla meditazione, e d’altro canto laica e democratica, cerebrale o dionisiaca, in ogni caso disposta al rischio. Il programma del festival Bergamo Jazz 2023 presenterà concerti in cui il testamento e l’agire spirituale di grandi maestri in alcuni progetti è esplicito. In altri, può essere sottotraccia, non dichiarato a parole, ma sempre e comunque presente nei suoni e nei gesti», conclude la cantante e compositrice. Bergamo Jazz 2023 è realizzato grazie al sostegno di MIC – Ministero Italiano della Cultura, Regione Lombardia, Allianz, Main Partner della Fondazione Teatro Donizetti, Camera di Commercio di Bergamo, UniAcque, Intesa Sanpaolo, Special Partner della sezione “Scintille di Jazz”, Studio Avvocato Vincenzo Coppola, Fondazione Cariplo, KPMG, Polo Tematico Avantgarde, Rea Dalmine, Habilita, Claypaky e ATB.   Jazz al Donizetti Il Teatro Donizetti è l’immancabile principale “casa” di Bergamo Jazz, con le sue tre serate in abbonamento amatissime dai bergamaschi ma anche da chi proviene da ogni parte d’Italia e da oltre confine. Dal 24 al 26 marzo (ore 20.30, nuovo orario) si alterneranno sul suo prestigioso palcoscenico nomi importanti del jazz delle due sponde dell’oceano, cominciando la sera di venerdì 24 con l’incontro al vertice tra due forti personalità del jazz italiano: Paolo Fresu

BERGAMO JAZZ 2023: la 44a edizione dal 19 al 26 marzo 20232022-12-18T12:44:47+01:00

Matteotti Medley con Maurizio Donadoni: Primo spettacolo della sezione Appuntamento con la Storia

Avviata con grandissimo successo con Silvio Orlando e La vita davanti a sé, la Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti propone per il secondo anno consecutivo il ciclo Appuntamento con la Storia: «Quattro spettacoli, altrettante storie di uomini che hanno qualcosa di epico e straordinario nel loro attraversare con coraggio il loro tempo e la loro vicenda umana», sottolinea Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, «Nella consapevolezza che solo riflettendo sul nostro passato possiamo costruire un futuro migliore». Il primo personaggio storico che si incontra in questo importante viaggio a ritroso nel tempo è Giacomo Matteotti, raffigurato da Maurizio Donadoni in Matteotti Medley, in programma mercoledì 21 dicembre al Teatro Sociale alle ore 20.30. Regia di Paolo Bignamini. Scene e costumi realizzati dagli studenti del Biennio di Scenografia dell’Accademia di Brera. Musiche dal vivo eseguite da Katerina Haidukova. Disegno luci di Pietro Bailo. Produzione Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con Fond’azione dopolavoro. Durata spettacolo: 1 ora e 30 minuti senza intervallo. Prezzi biglietti: posto unico intero 19 euro, ridotto 15 euro. Al termine dello spettacolo avrà luogo, sempre al Teatro Sociale, un incontro con lo stesso Maurizio Donadoni, realizzato insieme a ISREC Bergamo, Istituto bergamasco per la Storia delle Resistenza e dell’Età Contemporanea. Modera Maria Grazia Panigada. Parlando a dei coetanei del tempo, un Giacomo Matteotti poco più che ventenne aveva detto: «Ogni epoca ha avuto i suoi martiri, le sue vittime, gli inutili eroi che col loro sacrificio, hanno aperto gli occhi e la strada agli altri». Vent’anni dopo, il 10 giugno del 1924, a Roma, quello stesso “ragazzo” veniva rapito e ucciso. Che si sappia così poco della storia di questo “inutile eroe”, grazie al cui sacrificio – con quello di tanti altri – oggi viviamo in libertà, è un peccato. Il suo rapimento e il suo assassinio furono snodo fondamentale nell’affermazione del regime totalitario in Italia. Per qualche tempo, in seguito a quel delitto, il fascismo sembrò sul punto di “sfasciarsi”. L’occasione fu persa dalle opposizioni che, ritiratesi dal parlamento, furono disinnescate con abilità machiavellica da Mussolini. Matteotti Medley ripercorre questa storia alternando il racconto dei fatti nudi e crudi, a citazioni da musiche all’epoca popolari: dalle marcette squadriste agli stornelli contro il Negus, dalle musiche da ballo alle canzoni d’amore diffuse dalle radio Balilla. Una narrazione d’un solo attore, ma a molteplici voci, che si espande in uno spazio scenico nitido, scarno e rigoroso: luogo dove il passato prende corpo attraverso corpo e voce dell’interprete; dove il racconto documentale si fa testimonianza funambolica tra grande storia e piccole storie. E dove ognuno è chiamato a rispondere, come può o come deve, alla domanda: che valore ha, oggi, la democrazia? BIGLIETTERIA FONDAZIONE TEATRO DONIZETTI Presso Teatro Donizetti Piazza Cavour, 15 - Bergamo Tel. 035.4160 601/602/603 Da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00 (festivi esclusi) Presso Teatro Sociale Via Colleoni, 4 – Bergamo Tel. 035.216660 Apertura al pubblico solo nei giorni di spettacolo un’ora e mezza prima dell’inizio

Matteotti Medley con Maurizio Donadoni: Primo spettacolo della sezione Appuntamento con la Storia2022-12-19T10:35:11+01:00

Sabato 17 dicembre al Teatro Sociale il Concerto di Natale con I Piccoli Musici

Anche quest’anno la Fondazione Teatro Donizetti, nell’ambito della sezione Opera&Concerti della Stagione dei Teatri 2022/2023, propone il Concerto di Natale di cui, come di consueto, sarà protagonista il Coro I Piccoli Musici diretto da Mario Mora.  Il concerto, in programma sabato 17 dicembre alle ore 15.30 al Teatro Sociale (biglietto intero 15 Euro, ridotto 12 Euro), prevede una novità rispetto alle passate edizioni: il pubblico verrà infatti invitato a unirsi al coro sulle note de ”Nel silenzio della notte”, di “White Christmas”, di “Stille Nacht” e, a conclusione del concerto, del verdiano “ Va pensiero”. «A Londra, durante il Concerto di Natale alla Royal Albert Hall, il pubblico è protagonista insieme al coro e all’orchestra: siamo convinti che il pubblico del Teatro Sociale non sarà di meno di quello londinese. Prepariamoci dunque a cantare tutti insieme appassionatamente!», commenta il Maestro Mario Mora. Il Coro “I Piccoli Musici” di Casazza, diretto fin dalla sua fondazione da Mario Mora, si è costituito nel 1986 come espressione dell’omonima Scuola di Musica. Nell’arco della sua intensa attività il Coro è stato invitato a tenere concerti nell’ambito di importanti festival corali internazionali. Ha partecipato a concerti trasmessi da RAI, Mediaset, TV e Radio Svizzera e partecipato a eventi come Natale in Vaticano, alla presenza di Giovanni Paolo II, Note di Natale, Natale nel Duomo di Milano e Christmas Time. Dal 2007 al 2021 ha eseguito con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI il Concerto di Natale trasmesso in Eurovisione dalla Basilica di Assisi. Ha, inoltre, inciso opere di Mendelssohn e Britten, una raccolta di Canti e Melodie Internazionali, dal titolo Around the world per le Edizioni Carrara di Bergamo, i Vespri di Natale di Willaert e una raccolta di canti natalizi per la Stradivarius di Milano, giudicato dalla rivista francese “Repertoire” il miglior disco natalizio dell’anno 2000. Per la Feniarco ha registrato una raccolta di canti per bambini e ragazzi dal titolo Giro, Giro Canto 3; nel dicembre 2010 ha pubblicato un CD dal titolo Nativitas - A Christmas Festival e nel 2020 il CD Live Concerts 2015-2019. Il Coro I Piccoli Musici è Ambasciatore Culturale dell’Europa per la Federazione dei Cori dell’Unione. BIGLIETTERIA FONDAZIONE TEATRO DONIZETTI Presso Teatro Donizetti Piazza Cavour, 15 - Bergamo Tel. 035.4160 601/602/603 Da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00 (festivi esclusi) Presso Teatro Sociale Via Colleoni, 4 – Bergamo Tel. 035.216660 Apertura al pubblico solo nei giorni di spettacolo un’ora e mezza prima dell’inizio

Sabato 17 dicembre al Teatro Sociale il Concerto di Natale con I Piccoli Musici2022-12-13T10:14:36+01:00

“La vita davanti a sé” con Silvio Orlando inaugura la Stagione di Prosa al Teatro Donizetti

Sotto la spinta propulsiva di 4.688 abbonamenti, con un incremento pari a quasi il 15% rispetto allo scorso anno, la Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti sta per iniziare nel segno di uno degli attori di teatro e cinema più amati dal pubblico e premiati dalla critica: Silvio Orlando, vincitore nell’arco del 2022 di ben tre premi come attore protagonista del film Ariaferma, David di Donatello, Nastro d’Argento e Globo d’oro. L’artista napoletano porterà in scena al Teatro Donizetti, da martedì 13 a domenica 18 dicembre, La vita davanti a sé, tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore francese di origine lituana Romain Gary Emile Ajar, dividendo il palcoscenico con i quattro musicisti dell’Ensemble dell’Orchestra Terra Madre (Simone Campa, chitarra battente e percussioni, Marco Tardito, clarinetto e sax, Daniele Mutino, fisarmonica, Kaw Sissoko, kora e djembe). Riduzione del testo originale e regia di Silvio Orlando. Direzione musicale di Simone Campa. Scene di Roberto Crea. Disegno luci di Valerio Peroni. Costumi di Piera Mura. Produzione Cardellino srl. Durata 1 ora e 30 minuti senza intervallo. Prezzi biglietti da 15 a 38 euro, ridotti da 12 a 30 euro. Orari spettacoli: da martedì 13 a sabato 17 dicembre ore 20.30, sabato 17 anche ore 17.00, domenica 18 ore 15.30. Biglietti ancora disponibili per tutte le repliche. Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, al centro di un discusso Premio Goncourt, importante premio letterario francese, il romanzo La vita davanti a sé (titolo originale Le vie devant soi) è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che, dopo aver abbandonato il “mestiere”, sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Il romanzo, commovente e ancora attualissimo, racconta quindi di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. Nello spettacolo teatrale, già rappresentato con successo in diverse città italiane, Silvio Orlando conduce il pubblico dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò, diventando, con naturalezza, quel bambino nel suo dramma. Il risultato è un autentico capolavoro “per tutti” dove la commozione e il divertimento si inseguono senza respiro. Inutile dire che il genio di Gary ha anticipato senza facili ideologie e sbrigative soluzioni il tema principe dei temi contemporanei: la convivenza tra culture, religioni e stili di vita diversi. Il mondo appare improvvisamente piccolo, claustrofobico, in deficit di ossigeno. I flussi migratori si innestano su una crisi economica che, soprattutto in Europa, sembra diventata strutturale, creando nuove e antiche paure soprattutto nei ceti popolari, meno garantiti. Se questo è il quadro, quale funzione può e deve avere il teatro? Non certo indicare vie e soluzioni che ad oggi nessuno è in grado di fornire, ma una volta di più raccontare storie emozionanti, commoventi, divertenti, chiamare per nome individui che ci appaiono massa indistinta e angosciante. Raccontare la storia di Momò e Madame Rosa, nel loro disperato abbraccio contro

“La vita davanti a sé” con Silvio Orlando inaugura la Stagione di Prosa al Teatro Donizetti2022-12-06T11:27:42+01:00
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