Bergamo, città dei Mille, ma anche e soprattutto città di Gaetano Donizetti. E proprio la riscoperta del patrimonio donizettiano e la ridefinizione del ruolo della città nella mappa musicale internazionale portano una firma decisiva: quella del M° Gianandrea Gavazzeni, che a Bergamo nacque il 25 luglio 1909 e qui si spense il 5 febbraio 1996. Direttore d’orchestra, compositore e scrittore, fra i protagonisti del Novecento musicale, fu voce chiave della Donizetti-Renaissance, che riportò all’attenzione di tutta Europa le opere poco rappresentate, o scomparse dalle scene, del musicista bergamasco, nonché le sue composizioni concertistiche, sacre e da camera, restituendo a Donizetti il posto che gli spetta nel panorama mondiale.
A trent’anni dalla sua scomparsa, la rassegna promossa dalla Fondazione Teatro Donizetti con il festival Donizetti Opera, dalla Fondazione Vittorio Polli e Anna Maria Stoppani con la Biblioteca Musicale Victor de Sabata e Aldo Ceccato e dal Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo intende celebrare questa eredità, rendendo omaggio all’uomo e all’artista.
Il programma nasce nel segno della sua visione: la musica come educazione all’ascolto e occasione di crescita, oltre che patrimonio comune. Gavazzeni invitava a entrare nel cuore delle opere, a comprenderne la struttura, la tensione interna, la logica poetica; per questo ogni concerto è luogo di trasmissione del sapere e confronto vivo tra chi interpreta e chi ascolta. Si rinnova così la missione del Maestro: avvicinare il pubblico alla grande musica europea, offrendo strumenti per comprenderla, amarla e riconoscerla come parte essenziale della propria vita culturale.
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