Un progetto di Fondazione Teatro Donizetti con il festival Donizetti Opera, Fondazione Vittorio Polli e Anna Maria Stoppani con la Biblioteca Musicale Victor de Sabata e Aldo Ceccato e Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo
Una rassegna di concerti, un ciclo di conferenze, una borsa di studio e una mostra in ricordo del grande Maestro bergamasco nel trentennale della scomparsa
Bergamo, dal 31 gennaio al 29 novembre 2026
Bergamo, città dei Mille, ma anche e soprattutto città di Gaetano Donizetti. E proprio nella città che gli ha dato i natali si vuole ricordare a trent’anni dalla scomparsa il
M° Gianandrea Gavazzeni (25 luglio 1909 – 5 febbraio 1996), direttore d’orchestra, compositore e scrittore, fra i più fulgidi protagonisti del Novecento musicale, a cui molto si deve nella riscoperta del patrimonio donizettiano e nella ridefinizione del ruolo di Bergamo nella mappa musicale internazionale.
Per questo la Fondazione Teatro Donizetti con il festival Donizetti Opera, la Fondazione Vittorio Polli e Anna Maria Stoppani con la Biblioteca Musicale Victor de Sabata e Aldo Ceccato, e il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo intendono celebrare questa eredità, rendendo omaggio all’uomo e all’artista attraverso un ricco programma di eventi che abbraccia tutto l’anno 2026, dal 31 gennaio al 29 novembre.
Il progetto, che mette in rete istituzioni, archivi, teatri, studiosi, interpreti affermati e nuove promesse, intreccia musica, riflessione critica, attività espositiva, formazione e valorizzazione di giovani interpreti in una rassegna di concerti, un ciclo di conferenze, una borsa di studio e una mostra documentaria, per restituire la poliedrica figura del Maestro Gavazzeni.
Il programma intende delineare sia la figura dell’artista, dello scrittore e dell’intellettuale, sia quella del divulgatore e del pedagogo, che concepiva il fare musica come occasione di educazione all’ascolto del pubblico, oltre che patrimonio comune per la crescita culturale del singolo e della società.
Dichiara Sergio Gandi, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo: «Coltivare la memoria di chi ha portato il nome di Bergamo fuori dalle sue mura è uno dei principali doveri di un’amministrazione pubblica. Lo è a maggior ragione per figure come il M° Gianandrea Gavazzeni, il cui doveroso omaggio si intreccia profondamente con la memoria e la riscoperta di Donizetti. A lui si deve un’azione importante nel consolidare la fama del compositore bergamasco nel panorama operistico mondiale, attraverso la direzione di opere poco note, la ripresa di titoli dimenticati e una instancabile valorizzazione del patrimonio donizettiano. Ringrazio sentitamente la Fondazione Teatro Donizetti, che si è fatta interprete di una necessità collettiva, e la preziosa rete di collaborazioni che si è creata intorno ad essa, che mostra ancora una volta la ricchezza del panorama musicale della nostra città: il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, motore di tante iniziative musicali di prestigio, e la Fondazione Polli Stoppani, che negli ultimi anni si sta integrando sempre più nella proposta culturale cittadina. Da questa preziosa partecipazione è emerso un programma intenso e vario, che animerà tutto il 2026 con concerti, mostre e momenti di approfondimento».
«Collaborando alla rassegna la Fondazione Teatro Donizetti esercita pienamente il suo ruolo istituzionale di tutela, valorizzazione e trasmissione di un’eredità musicale importante, quale quella di Gianandrea Gavazzeni – prosegue Giorgio Berta, Presidente della Fondazione Teatro Donizetti –. Il progetto conferma l’impegno della Fondazione nel promuovere una visione culturale solida e condivisa, radicata nella storia e aperta al futuro, che, ispirandosi alla figura del celebre direttore, adempie alla sua missione di divulgazione della cultura musicale e formazione del pubblico».
«Questo progetto – aggiunge Massimo Boffelli, Direttore generale della Fondazione Teatro Donizetti – è il risultato di una collaborazione virtuosa tra istituzioni che condividono una stessa visione culturale: qualità artistica, memoria storica e inclusione, valorizzando luoghi, competenze e relazioni del territorio, nel segno del nostro illustre concittadino Gianandrea Gavazzeni, a cui anche il nostro Teatro è chiaramente debitore».
«Come direttore d’orchestra – prosegue il M° Riccardo Frizza, direttore artistico e musicale del festival Donizetti Opera – sento un legame profondo con la figura di Gianandrea Gavazzeni, che ha saputo unire interpretazione, pensiero critico e responsabilità culturale, in particolare nel rapporto con Donizetti e con Bergamo. La sua lezione va oltre il gesto musicale e riguarda un modo di intendere la musica come conoscenza e servizio al pubblico. La rassegna che oggi presentiamo nasce da questa eredità: valorizzare la memoria come strumento attivo di approfondimento e condivisione, capace di dialogare con il pubblico di oggi attraverso la freschezza di nuove interpretazioni e della proposta culturale».
«Il programma non è solo un omaggio alla memoria di mio nonno – conclude Francesco Gavazzeni, consigliere della Fondazione Polli Stoppani –, ma il segno di una relazione profonda con la sua città. Bergamo è stata per lui un luogo di affetto e di ascolto autentico, e la sinergia tra le istituzioni che oggi lo ricordano ne è la testimonianza più vera».
Il programma
Il palinsesto di conferenze e concerti – a cura del M° Aldo Ceccato e Luca Loglio, direttore della Biblioteca Musicale Victor de Sabata e Aldo Ceccato, – prende il via sabato 31 gennaio alle ore 16.00 presso la storica Sala Riccardi del Teatro Donizetti, con un Ricordo del Maestro: incontro dedicato a ripercorrere i tratti essenziali di un amico e di un professionista, attraverso le testimonianze personali, artistiche e storiche del collega di podio Aldo Ceccato, del manager culturale Carlo Fontana, con cui Gavazzeni trascorse molti anni scaligeri, del nipote Giovanni Gavazzeni, musicologo e giornalista, e di Federico Fornoni, docente di Storia della musica presso l’Università di Bergamo, che ne ripercorrerà gli anni bergamaschi.
A seguire, sempre al Donizetti, nel Ridotto intitolato al Maestro, alle ore 17.00 è in programma il primo dei sei “Concerti-Conversazione”, rassegna aperta al pubblico di concerti cameristici, che la mattina, alle 10.00, vengono proposti in forma di “Concerti-Lezione” agli studenti del Conservatorio Gaetano Donizetti, in collaborazione con il Politecnico delle Arti di Bergamo. Gli interpreti introducono i brani, raccontano la poetica dei compositori, mostrano aspetti tecnici, formali e interpretativi, favorendo un ascolto attivo e una comprensione profonda del repertorio da parte dei ragazzi prima e del pubblico a teatro poi.
Gianandrea Gavazzeni stesso invitava gli spettatori a entrare nel cuore delle opere, a comprenderne la struttura, la tensione interna, la logica poetica, e per questo ogni concerto diventava un luogo di trasmissione del sapere e di confronto vivo tra chi interpreta e chi ascolta. Secondo questa visione, ogni concerto presenta tre criteri che appartenevano alla visione interpretativa del Maestro: centralità del repertorio europeo dell’Ottocento e del primo Novecento, terreno privilegiato della sua riflessione artistica; equilibrio fra pagina celebre e pagina rara, per alimentare la curiosità nello spettatore; pedagogia dell’ascolto, che risiede nella capacità di guidare il pubblico dentro i brani proposti, affinché la musica diventi esperienza consapevole. Il ciclo nel suo complesso è, dunque, un percorso narrativo e formativo, un laboratorio di ascolto che interpreta e rinnova l’eredità culturale di Gavazzeni.
«Il programma – precisa Luca Loglio – non vuole essere né esclusivamente celebrativo né meramente commemorativo, ma un’occasione vivificante dell’eredità musicale e culturale del Maestro Gavazzeni, capace di attraversare i molti aspetti della sua personalità, parlare a pubblici diversi e generare crescita culturale».
Il concerto inaugurale di gennaio con il Marangoni’s Quartet propone, dunque, un percorso che attraversa epoche, generi e stili, e il finale collettivo con il Minuetto di Bach per violino, violoncello, flauto e pianoforte offre un esempio perfetto di “musica come architettura”, tema molto caro a Gavazzeni. Il successivo, con il Duo Vincenzi-Luzzato, in programma sabato 28 febbraio sempre alle 17.00, è dedicato all’eleganza cameristica del primo Ottocento ed è costruito attorno alla figura di Gaetano Donizetti, protagonista indiscusso del repertorio gavazzeniano. Il terzo appuntamento di sabato 14 marzo vede al centro Vanessa Benelli Mosell, una delle più brillanti pianiste della nuova generazione, impegnata in un itinerario dentro l’universo poetico di Chopin, che esplora il rapporto fra virtuosismo, introspezione e forma poetica, temi che Gavazzeni considerava essenziali nella lettura del repertorio romantico; quindi, sabato 18 aprile, il Duo Campanella-Leone presenta due capolavori assoluti per pianoforte a quattro mani di Schubert, compositore a cui Gavazzeni guardava come un autore di rara profondità formale. Infine, sabato 16 maggio il Duo Bortoluzzi propone un programma raffinato per violino e pianoforte, che collega simbolismo francese, classicità tardo-romantica, modernità e repertorio italiano, per arrivare a sabato 23 maggio con un concerto interpretato da Costanza Principe interamente dedicato al pianismo di Robert Schumann, figura alla quale Gavazzeni attribuiva un ruolo centrale nell’evoluzione del pensiero musicale romantico (biglietti: intero € 15, ridotto € 10).
A questa rassegna si affiancano i due concerti sinfonici proposti nell’ambito del 63° Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, che compongono anche la seconda parte del progetto Vite Parallele sostenuto da Fondazione Cariplo e inaugurato lo scorso anno in occasione del trentennale della scomparsa di Arturo Benedetti Michelangeli. Gianandrea Gavazzeni figura due sole volte nel cartellone del Festival, con memorabili concerti nel 1990 e 1991, tuttavia fu sempre vicino alla manifestazione con incoraggiamenti e pubbliche manifestazioni di stima. E il concerto di sabato 16 maggio al Teatro Sociale, alle ore 20.30, intende rendere omaggio al Maestro proprio attraverso la presenza della Sinfonia Varsovia, orchestra con cui Gavazzeni si esibì al Teatro Donizetti nel ’91; solista la giovane pianista cinese Sophia Liu (classe 2008), al suo debutto al Festival sotto la direzione di Pier Carlo Orizio (biglietti: Platea € 35, Palco I e II ordine € 25, Palco III ordine € 15).
Il concerto di venerdì 29 maggio al Teatro Donizetti, sempre alle 20.30, invece ricorda la figura del Maestro attraverso la sua musica: «Con Cinquandò di Gavazzeni – dichiara la Presidente del Festival Pianistico Daniela Gennaro Guadalupi – si aprirà il concerto dell’Orchestra La Nota in più, collaborazione dal grande valore artistico e sociale. È un’iniziativa di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché ribadisce quanto la musica non sia soltanto esperienza artistica, ma possa essere strumento di inclusione e relazione». L’ensemble, diretto da Silvia Gazzola e Federica Poletti, nasce all’interno di un progetto di musicoterapia orchestrale rivolto a bambini e giovani con autismo e disabilità cognitiva, promosso dall’Associazione Spazio Autismo Bergamo APS, insieme al Centro Spazio Autismo e con il sostegno del Comune di Bergamo. Attiva dal 2004 e riconosciuta come una delle esperienze più significative in Italia nel campo dell’inclusione musicale, rappresenta un esempio virtuoso di come la pratica orchestrale possa diventare strumento di crescita, socialità e partecipazione (biglietti: Platea I € 40, Platea II € 30, Palco € 25, I galleria € 25, II galleria € 15).
Il ciclo di incontri dedicato alla figura del Maestro, dopo il Ricordo di gennaio al Donizetti, si compone di altri due appuntamenti, entrambi di sabato alle ore 16.30 e a ingresso libero, ospitati nella Sala della musica di Palazzo Polli Stoppani: concepiti come un percorso a due tappe che restituisce la profondità culturale del Maestro, mettono in luce sia la dimensione interpretativa, sia l’opera letteraria. Sabato 7 marzo emergerà Gavazzeni interprete di Donizetti attraverso le parole di Paolo Fabbri, direttore scientifico del Centro Studi Donizettiani della Fondazione Teatro Donizetti, Francesco Bellotto, musicologo, regista e docente, e Livio Aragona, musicologo del Centro Studi Donizettiani e coordinatore dell’Edizione Nazionale delle Opere di Donizetti; l’incontro è arricchito da intermezzi musicali a cura degli studenti del Politecnico delle Arti di Bergamo. L’appuntamento di sabato 11 aprile è, invece, incentrato su Gavazzeni scrittore, aspetto forse meno noto della personalità del Maestro, capace di unire pensiero critico e sensibilità letteraria; ne parleranno Marco Capra, docente di Storia della musica moderna e contemporanea all’Università di Parma, e Mimma Forlani, giornalista e scrittrice, con letture a cura di Diego Bonifaccio.
L’omaggio A Gianandrea Gavazzeni prosegue in occasione della Festa della Musica, domenica 21 giugno alle ore 17.00 a Villa Cinquandò, residenza bergamasca degli anni giovanili del Maestro, dove il Duo Ranieri-Melis propone un programma dedicato alla prima metà del Novecento, nel segno della memoria intima e affettiva (ingresso gratuito).
Inoltre, sabato 6 giugno alle 11.00 presso la Sala della musica di Palazzo Polli Stoppani si terrà un concerto gratuito per il conferimento della Borsa di Studio “Gianandrea Gavazzeni”, rivolta agli studenti del Conservatorio di Bergamo, progetto che evoca la missione pedagogica dell’artista e volto a sostenere talento e merito nello studio del repertorio cameristico e sinfonico.
Infine, il progetto si completa con una mostra documentaria dedicata al Maestro Gavazzeni, a ingresso libero, che sarà inaugurata giovedì 15 ottobre negli spazi espositivi del Donizetti Studio del Teatro Donizetti e sarà visitabile per tutta la durata del festival Donizetti Opera 2026, fino al 29 novembre. L’esposizione, a cura di Tania Cefis, Clelia Epis, Luca Loglio, Alessio Francesco Palmieri Marinoni, presenterà materiali provenienti dall’Archivio Iconografico della Fondazione Teatro Donizetti e dall’Archivio personale del Maestro, con particolare attenzione alle tappe bergamasche della sua carriera.
Per acquistare i biglietti dei concerti al Ridotto Gavazzeni e del Festival Pianistico, la Biglietteria del Teatro Donizetti in Piazza Cavour 15 a Bergamo è aperta da martedì a sabato dalle ore 16.00 alle 20.00; telefono: +39 035 4160 601/602/603, e-mail: biglietteria@fondazioneteatrodonizetti.org. Online vivaticket.com.















