Oltre 5.000 i ragazzi di 30 istituti scolastici di Bergamo e provincia coinvolti nella visione degli spettacoli e nei singoli progetti: è questo il primo dato saliente dei progetti formativi legati alla Stagione di Prosa e Altri Percorsi 2024/2025 della Fondazione Teatro Donizetti. Un dato che conferma l’interesse dei giovani verso l’espressività teatrale in generale e verso le specifiche tematiche affrontate via via dai titoli in cartellone. Nel corso della Stagione di Prosa e Altri Percorsi 2024/2025 numerosi sono stati i percorsi formativi proposti a istituti scolastici secondari di secondo grado, andandosi ad affiancare ai corsi di fonica e illuminotecnica, che si svolgeranno nel mese di giugno, e al Progetto Young per giovani aspiranti attori, che culminerà in uno spettacolo itinerante previsto per il 7 e l’8 giugno negli spazi del Teatro Sociale.

Massimo Boffelli, Direttore Generale della Fondazione Teatro Donizetti, aggiunge: «L’organizzazione delle attività della Fondazione è molto complessa e articolata e non si limita alla sola proposta di spettacoli ma, grazie a una serie di competenze e professionalità di cui possiamo avvalerci, comprende anche iniziative formative nell’ambito di tutte le nostre rassegne, quali la Stagione di Prosa e Altri Percorsi, il festival Donizetti Opera e Bergamo Jazz; tutte attività che riscuotono un’importante partecipazione di giovani e delle scuole di Bergamo e provincia. I giovani, oggi più che mai, hanno necessità di bellezza».

Per Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e Altri Percorsi, l’attenzione ai giovani, sia come pubblico che come diretti protagonisti, rappresenta un aspetto di assoluto rilievo nell’attività della Fondazione Teatro Donizetti e parte dal coinvolgimento di realtà attive nell’associazionismo: «Cosa c’entra con una stagione di prosa un orto sociale o una dispensa alimentare? Perché parlare in teatro di hikikomori o di responsabilità civile? Eppure questi sono fra i temi che abbiamo trattato nel lavoro con gli studenti quest’anno. Li abbiamo incontrati negli spazi del teatro, nelle classi, ma anche uscendo sul territorio in una esplorazione di alcuni luoghi rappresentativi in cui poter coltivare una cittadinanza attiva», racconta, «Sono convinta del valore di questa osmosi fra lo spazio interno del teatro e il territorio che lo circonda: vorrei che sempre di più questo aspetto diventasse una chiave di lettura del nostro fare teatro. Sono altresì convinta che la formazione sia il cuore di un’istituzione culturale come la Fondazione Tetro Donizetti e, in questo sens,o è nostro dovere – oltre all’avvicinare i ragazzi alla visione teatrale, dando loro strumenti critici per capire e valutarla – far comprendere come l’azione scenica possa essere spazio e tempo per riflettere su se stessi, sulla propria relazione sociale, ma anche sulla città, sul mondo in cui viviamo». «La conseguenza di questo lavoro è il ritrovarsi in teatro, prima dello spettacolo, con una attenzione diversa, con una cura di ascolto nuova per poi alla fine sentire il desiderio di confrontarsi, scambiare opinioni e forse portarsi a casa sguardi nuovi. Sono quindi grata a chi collabora con me nei Servizi Educativi e, in particolare, a Maria Teresa Galati ed Elisa Gambero che con competenza e passione seguono la parte organizzativa e il coordinamento dei progetti. Nel tempo si è poi creato un gruppo di professionisti, educatori, attori che condividono con noi questa linea educativa. Tutto ciò   nel segno di un lavoro di squadra dove le competenze, le sensibilità di ciascuno diventano patrimonio comune», conclude Maria Grazia Panigada.

 

Nel corso della Stagione di Prosa e Altri Percorsi 2024/2025, gli incontri di avvicinamento agli spettacoli hanno riguardato L’avaro, L’arte della commedia e Anfitrione e sono stati condotti da Erica Nava, Michelangelo Nervosi e Sara Pagani, già allievi di Progetto Young, e da Stefano Benedetti, che ha fornito fondamenti per la comprensione dello spettacolo. A questi incontri si sono aggiunti quelli con Lucia Limonta e Marco Pacati su La coscienza di Zeno. Nello specifico di Altri Percorsi, oltre a partecipare a momenti di dialogo con le compagnie, gli studenti hanno avuto modo di conoscere la stagione guidati dalla stessa Maria Grazia Panigada, che ha introdotto gli spettacoli e il lavoro della direzione artistica e, infine, interagito con loro per rielaborare insieme l’esperienza fatta. Alcune studentesse dell’Istituto Superiore Maironi da Ponte di Presezzo hanno poi prodotto per ogni titolo di Altri Percorsi un testo nel quale hanno raccontato il significato che ogni spettacolo ha rappresentato per loro.

  

I PROGETTI DELLA STAGIONE 2024/2025: UN RIASSUNTO

ARPAGONE: BUONO O CATTIVO MAESTRO?
Progetto intorno allo spettacolo L’avaro, a cura di Sara Pagani
La messinscena in chiave contemporanea del classico di Molière, con interprete principale Ugo Dighero, ha permesso di aprire riflessioni sulla figura di Arpagone, che malgrado tutti i suoi difetti, può essere visto come un modello di ecologia e parsimonia in netto contrasto con il consumismo più sfrenato che caratterizza gli altri personaggi.

LA LIBERTÀ DELL’ARTE NEL GIOCO DELLE PARTI
Progetto intorno allo spettacolo L’Arte della Commedia, a cura di Stefano Benedetti
L’Arte della Commedia, visto al Donizetti in marzo nell’adattamento di Fausto Russo Alesi, è indubbiamente la più pungente e “pirandelliana” tra le opere del grande Eduardo. Attraverso lo sguardo lucido e impietoso dei suoi protagonisti, il testo di De Filippo è soprattutto una strenua e attualissima difesa della libertà di espressione, di cui il teatro e gli artisti dovrebbero sempre godere. Alternando momenti di lettura del testo a riflessioni sulle sue potenzialità di messa in scena, il percorso ha guidato i giovani spettatori alla visione di vicende e personaggi senza tempo, per dimostrare come, nell’eterno duello tra potere e satira, la risata sia ancora la forma di resistenza più efficace.

FRA RIBELLIONE E FUGA, OVVERO ANFITRIONE E IL GIOCO DEL DOPPIO
Progetto intorno allo spettacolo Anfitrione, a cura di Erica Nava e Michelangelo Nervosi
Gli incontri legati allo spettacolo Anfitrione di Teatro Kismet hanno indagato la costruzione dell’identità nel mondo di oggi, dove le contraddizioni sono più che mai esplicite ed estreme. È stata quindi messa alla prova la capacità di costruire ponti tra le differenze, al fine di favorire l’inclusione a livello sostanziale e non formale, e una apertura mentale capace di analizzare gli eventi a partire dalla struttura narrativa di Plauto.

VIAGGIO INTORNO A LA COSCIENZA DI ZENO
Progetto intorno allo spettacolo La coscienza di Zeno, a cura di Marco Pacati, Lucia Limonta e con la partecipazione del regista Paolo Valerio
I grandi temi del romanzo di Svevo (portato in scena al Donizetti da Alessandro Haber dal 25 gennaio al 2 febbraio) sono stati riletti dai ragazzi a partire dalle proprie esperienze di vita: il gioco della sorte nella vita affettiva, la figura dell’inetto, la riflessione “alternativa” sulle dipendenze, la relazione padre-figlio in un’ottica “ribaltata”, l’apocalisse come palingenesi dell’umanità, ecc. L’intervento del regista Paolo Valerio è stato invece mirato alla presentazione dello spettacolo e dell’interpretazione scenica del romanzo. Alla luce della grande richiesta, si è resa necessaria l’aggiunta di una replica dello spettacolo destinata agli studenti.

THE TRIALS (I PROCESSI) – FRA RESPONSABILITÀ E GIUDIZIO
Percorso intorno allo spettacolo The Trials, a cura di Ivo Lizzola e Silvia Brena
L’ultimo titolo di Altri Percorsi, The Trials (I Processi), è stato al centro del progetto più rilevante e articolato della stessa rassegna, grazie al coinvolgimento di significative realtà del territorio impegnate nel settore ambientale: Legambiente, Triciclo, Dispensa Sociale, Orti Sociali, Mercato agricolo e Mercato dell’usato di Monterosso. Queste collaborazioni hanno contribuito all’esperienza dei ragazzi consentendo visite, laboratori e attività pratiche. La presenza attiva e partecipe della regista Veronica Cruciani ha permesso ai ragazzi di conoscere il processo di costruzione dello spettacolo, agevolando il confronto tra alunni di scuole diverse su tematiche importanti, aprendo una progettualità sul tema della crisi climatica che verrà portata avanti anche nel corso della prossima Stagione, proprio grazie alle preziose collaborazioni attivate sul territorio.

PROGETTO YOUNG – CORSO PER ATTORI
SE NOI OMBRE
Spettacolo conclusivo del laboratorio 2024-2025
Si intitola Se noi ombre lo spettacolo finale della nuova edizione di Progetto Young, ideato da Maria Grazia Panigada e coordinato da Fabio Comana, regista dello stesso spettacolo in programma sabato 7 e domenica 8 giugno al Teatro Sociale.
Se noi ombre è uno spettacolo itinerante – una passeggiata nei corridoi, nelle sale e negli altri spazi del Teatro Sociale – ispirati dalla storia antica del luogo e dal desiderio di cimentarsi nella creazione di una sorta di collage teatrale, rappresentando brevi frammenti originali che rimandano a personaggi di epoche e situazioni diverse. Tutto nasce da una suggestione: quando il pubblico lascia il teatro, quando anche l’ultimo addetto richiude la porta alle sue spalle e la sala piomba nell’oscurità, dentro il teatro qualcuno comincia a respirare. Sono i personaggi delle tante storie che quel teatro ha visto rappresentate che si animano. Liberati dalle costrizioni della scena, ma imprigionati nello spazio e nel tempo che gli autori hanno deciso per loro, questi personaggi sono desiderosi di incontrarsi ed esprimersi liberamente, a volte di ribellarsi.
L’evento, ripetuto più volte e riservato a piccoli gruppi di spettatori per volta, vuole offrire ai giovani di Progetto Young, 15 ragazzi fra i 21 e i 28 anni selezionati tra 30 candidati, l’occasione per mettere a frutto il percorso di formazione iniziato lo scorso ottobre, durante il quale hanno potuto incontrare diversi professionisti della scena, ospiti della Stagione di Prosa e Altri Percorsi e anche giovani neo professionisti ex-Young.
Attori coinvolti: Francesco Baldin, Sofia Bolchi, Martina Citroni, Martina Di Caro, Leila Gervasoni, Beatrice Gotti, Carolina Grossi, Clara Marchesi, Matteo Masolini, Elisa Mercurio, Giulia Pizzaballa, Marta Salvi, Letizia Sanchioni, Valeria Spertini, Daniela Tasca.
Se noi ombre si svolgerà nei seguenti orari: sabato 7 giugno ore 16.00, 18.00, 20.00; domenica 8 giugno – 10.00, 12.00, 15.00, 17.00 Lo spettacolo prevede il raggiungimento di alcuni spazi tramite scale.

CORSO PER TECNICI DI PALCOSCENICO
a cura di Alessandro Andreoli e Cristian Tasca, con il supporto dki Giulia Breno e in collaborazione con Clay Paky
La Fondazione Teatro Donizetti sceglie di valorizzare le maestranze del teatro per avvicinare i ragazzi alle professioni dello spettacolo dal vivo, fornendo loro le competenze di base per gestire piccole sale teatrali. I corsi sono costituiti da una parte teorica e da una parte pratica, in modo da portare l’allievo a conoscere direttamente gli strumenti messi a disposizione e ad interagire con essi in maniera diretta ed autonoma.
I corsi inizieranno il 3 giugno e vedranno la partecipazione di 16 ragazzi (8 per ogni corso) selezionati fra 39 candidature.
In una delle giornate, gli iscritti al corso di illuminotecnica saranno ospiti di Claypaky, brand di riferimento a livello internazionale nel settore dei sistemi di illuminazione professionale. La giornata prevede una visita al museo e al settore produttivo dell’azienda e una sessione tecnica con il light designer Claudio Mazzucchelli.
Gli iscritti al corso di fonica saranno invece ospiti dello studio 1901 Factory di Alzano Lombardo, che aprirà loro le porte per portarli a conoscere da vicino l’attività di uno studio di registrazione.
I corsi si concluderanno con un’esperienza pratica congiunta che prevede la simulazione e la registrazione di un breve live della band bergamasca Nosedive, formata da ragazzi tra i 17 e i 20 anni.

 

Alla realizzazione dei progetti formativi della Stagione di Prosa e Altri Percorsi 2024/2025 hanno collaborato: Maria Teresa Galati (assistenza alla progettazione e coordinamento organizzativo), Elisa Gambero (segreteria organizzativa), Michela Gerosa (comunicazione), Barbara Crotti (amministrazione).