Lezioni di Storia

Lezioni di Storia torna al Teatro Donizetti con un programma inedito di cinque incontri dal titolo Capitali culturali, che mettono al centro alcune città che nel corso dei secoli hanno segnato svolte culturali decisive: da Atene e Roma a Costantinopoli, Venezia e San Pietroburgo. Ognuna ha incarnato innovazioni politiche, religiose, artistiche e intellettuali, influenzando profondamente il futuro dell’Europa.

La Fondazione Teatro Donizetti è lieta di presentare un nuovo ciclo di incontri dedicato alla Storia, che siamo certi possa suscitare l’interesse dei docenti.

Lezioni di Storia torna al Teatro Donizetti con un programma inedito di cinque incontri dal titolo Capitali culturali, che mettono al centro alcune città che nel corso dei secoli hanno segnato svolte culturali decisive: da Atene e Roma a Costantinopoli, Venezia e San Pietroburgo. Ognuna ha incarnato innovazioni politiche, religiose, artistiche e intellettuali, influenzando profondamente il futuro dell’Europa.

Capitali culturali

Nei secoli alcune città si sono fatte portatrici di istanze culturali contenenti elementi di novità che si sarebbero rivelati fondamentali per l’avvenire. E così Atene è inscindibilmente legata alla nascita della democrazia e alla più alta gestione politica della cosa pubblica; una Roma ancora “pagana” si farà creatrice di inedite suggestioni religiose mediate dagli usi dei popoli italici e dalla tradizione greca. Costantinopoli diventerà l’emblema del cosmopolitismo, impareggiabile testimone di quei trasferimenti culturali tra Oriente e Occidente all’origine del mondo bizantino. Secoli dopo sarà Venezia a indicare la strada per quanto riguarda lo sviluppo intellettuale: è infatti sulla laguna che tutto cambia e che l’editore inizia ad avere quel prezioso ruolo di mediatore culturale conservato fino ai nostri giorni. La San Pietroburgo della Rivoluzione d’Ottobre, infine, è dal canto suo una fucina di novità, un fermento irripetibile che, nella commistione tra la nuova ideologia socialista e le avanguardie artistiche, irradierà presto tutta l’Europa.

Tutti gli incontri si svolgeranno al Teatro Donizetti.

INCONTRI: CAPITALI CULTURALI

Laura Pepe
Dire “Atene di Pericle” significa pensare all’età d’oro della democrazia, al tempo in cui letteratura, poesia, filosofia, teatro, arti figurative raggiunsero il loro vertice, alla ricostruzione dell’acropoli. In realtà, come spesso accade, dietro a quest’immagine di perfezione vi sono crepe profonde: conflitti intestini, contestazioni al potere e una politica estera segnata da molti soprusi.
Laura Pepe insegna Istituzioni di diritto romano e Diritto greco antico all’Università degli Studi di Milano.
DURATA DATA LUOGO COSTO PARTECIPANTI
1 ora 10 gennaio 2026 ore 11.00 Teatro Donizetti 8€ in base alla disponibilità del Teatro

Alessandro Marzo Magno
La stampa a caratteri mobili viene inventata in Germania, ma si sviluppa in Italia, in particolare a Venezia, la città che nel Cinquecento diventa l’indiscussa capitale dell’editoria. A Venezia si pubblicavano la metà delle edizioni europee e i tre quarti di quelle italiane. A Venezia si sono stampati il primo libro greco della storia, il primo libro armeno, la prima Bibbia in volgare italiano, il primo Talmud, il primo Corano in arabo, il primo libro di medicina illustrato e il primo libro pornografico.
Alessandro Marzo Magno è giornalista, storico e scrittore.
DURATA DATA LUOGO COSTO PARTECIPANTI
1 ora 17 gennaio 2026 ore 11.00 Teatro Donizetti 8€ in base alla disponibilità del Teatro

Alessandra Bucossi
Fondata come “nuova Roma”, Costantinopoli eredita dall’Urbe modelli e simboli, ma li rielabora profondamente in un confronto che si snoda per secoli tra imitazione e conflitto. Nello sguardo bizantino, Roma è insieme madre e avversaria: una tensione tra fedeltà e rifiuto che ha segnato la storia culturale e politica dell’Europa lungo tutto il Medioevo e oltre.
Alessandra Bucossi insegna Civiltà Bizantina all’Università Ca’ Foscari di Venezia.
DURATA DATA LUOGO COSTO PARTECIPANTI
1 ora  24 gennaio 2026 ore 11.00 Teatro Donizetti 8€ in base alla disponibilità del Teatro

Maurizio Bettini
Abbiamo dimenticato la religione romana. Superata, cancellata dal trionfo del cristianesimo, gli dèi di Roma si sono ridotti a semplici interpreti delle Metamorfosi di Ovidio o di tanta poesia rinascimentale, settecentesca, romantica. Certo, Giove, Giunone, Venere possiamo ancora “vederli” nelle splendide forme delle statue che adornano i nostri musei; ma sono ormai solo opere d’arte, non vivi oggetti di culto. Eppure, queste figure così letterarie e figurative furono un tempo divinità potenti, onorate a Roma da rituali solenni. Soprattutto, però, la concezione che i Romani ebbero della religione ha ancora molte cose da insegnare alla nostra moderna cultura.
Maurizio Bettini insegna Filologia classica all’università di Siena.
DURATA DATA LUOGO COSTO PARTECIPANTI
1 ora 7 febbraio 2026 ore 11.00 Teatro Donizetti 8€ in base alla disponibilità del Teatro

Paolo Nori
«Le ragazze, quelle che camminano con stivali di occhi neri sui fiori del mio cuore. Le nuvole. La sede del KGB. Un edificio di mattoni, di là dal fiume: la più grande prigione dell’Unione Sovietica. La luce anche di notte. Un gruppo jazz che suona con i guanti senza la punta delle dita. Le sigarette con lunghi filtri di cartone. Il cane randagio. Il Palazzo d’Inverno. Il Museo Russo. Il ‘quando compri un uccello, guarda se ci sono i denti o se non ci sono. Se ci sono i denti, non è un uccello’». Un racconto dei fermenti di rinnovamento artistico e culturale nel periodo della Rivoluzione.
Paolo Nori è scrittore e traduttore.
DURATA DATA LUOGO COSTO PARTECIPANTI
1 ora  14 febbraio 2026 ore 11.00 Teatro Donizetti 8€ in base alla disponibilità del Teatro

L’iniziativa è parte di

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