Prosegue “L’archivio delle meraviglie: le stagioni di prosa del Teatro Donizetti”, l’iniziativa in streaming curata da Maria Grazia Panigada, Direttrice Artistica della Stagione di Prosa e di Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti: da venerdì 7 (ore 18) a domenica 9 maggio (ore 24) è in programma la visione di Camminanti, spettacolo di Beppe Rosso e Remo Rostagno che affronta il drammatico tema della migrazione, interpretato dallo stesso Beppe Rosso, con la collaborazione alla messa in scena di Gabriele Vacis. Drammaturgia di Gianluca Favetto. Musiche di Leonardo Brizzi. Movimenti scenici di Maria Consagra. Costumi di Makyhanykova. Produzione ACTI Teatri Indipendenti – Laboratorio Teatro Settimo.

Rappresentato a Bergamo nel gennaio 2003, nell’ambito della Stagione di Altri Percorsi, Camminanti sarà disponibile gratuitamente sul canale Vimeo della Fondazione Teatro Donizetti (https://vimeo.com/teatrodonizetti). Per l’occasione Beppe Rosso ha realizzato un breve video di presentazione.

«Se potessimo fotografare dall’alto, vedremmo un’istantanea di Camminanti che vanno, vengono, si spostano come un’infinita moltitudine di erranti. Noi ne vediamo solo alcuni, pochi. Ma sono milioni. E stanno camminando verso di noi come un grande pellegrinaggio che unisce credenti, non credenti, fedi, etnie, razze, lingue, religioni. Il secolo si è aperto con gli europei che migravano verso le Americhe, ora si chiude con l’Europa che riceve gli emigranti costretta, suo malgrado, come nell’antico Giubileo ebraico, a “rimettere i debiti” e liberare gli uomini dalla schiavitù. Lo stesso continente che fu terra di emigranti, ora è paese di accoglienza. Per molti l’Italia, oggi, è l’America dei nostri nonni». Qui c’è tutto il senso di Camminanti, scritto in coppia da Beppe Rosso, uno dei pionieri in Italia del teatro di narrazione, e da Remo Rostagno, tra i fondatori dell’animazione teatrale nel nostro Paese.

Osservava Maria Grazia Panigada scrivendo a proposito di Camminanti nel Quaderno dello Spettacolo della Stagione 2002-2003 del Teatro Donizetti: «L’impegno civile di Rosso e Rostagno si rilegge anche nelle loro produzioni teatrali nelle quali la realtà, appena un po’ distorta, mette in luce le contraddizioni del nostro tempo. Così accade in Camminanti, dove temi seri vengono giocati attraverso una scrittura drammaturgica ironica e onirica, mentre la musica fa da contrappunto continuo al testo, che riscopre un suo ritmo interno, giocato attraverso la voce e la mimica dell’attore. Beppe Rosso, in scena con tre musicisti, si fa tutt’uno con la musica e il suo ritmo, ed è attraverso di essi che evoca luoghi e personaggi».

In Camminanti, annotava ancora Maria Grazia Panigada nel suo saggio «Tutto è movimento dall’inizio alla fine di una girandola di vite e occhi che guardando interrogano, cercano risposte, e guardano, guardano anche noi, magari dal di là del mare, o forse più vicini, sempre più vicini…».