

Otello Circus
Il Teatro la Ribalta – Kunst der Vielfalt è una comunità di danzatori e attori-di-versi che vuole sviluppare la propria legittima stranezza. Lavoratori dello spettacolo dal vivo che sono stra-ordinari solo e unicamente nel loro modo di essere in scena e per la professionalità che hanno scelto di praticare. Quotidianamente, con accanimento, lavorano per cercare e svelare “bellezza“ e provano a restituirla, a chi li incontra, attraverso la poesia e l’arte del teatro.
Uomini e donne a cui piace l’idea che il confine tra realtà e finzione sia penetrabile, che le fantasie e i desideri possano diventare materiali, che le materie e le pratiche di lavoro diventino occasione per vivere e sognare, che una persona in difficoltà possa diventare protagonista della propria vita, quando supera i confini, cambia il quotidiano, naviga in acque non ancora esplorate, ricostruisce identità. In teatro portano un mistero, una personale poetica, le ombre e le ferite che nutrono l’arte e la vita. Sono consapevoli che solo attraverso una pratica artistica di qualità e una profonda etica nel lavoro possono sconfiggerei pregiudizi, cambiare paradigmi, far riflettere ed emozionare. Per questo il loro teatro è un atto politico.
La compagnia, fondata a Bolzano nel 2011, ha un repertorio di spettacoli (Il suono della caduta, Personaggi, Nessuno sa di noi, Il ballo, H+G, Ali, Superabile, Otello Circus, Un peep show per Cenerentola, Impronte dell’anima, Il Paradiso Perduto) che sono in tournèe in Italia ed Europa e che contribuiscono a dare un nuovo sguardo e un nuovo spessore artistico al teatro sociale d’arte.
Vincitrice del Premio Eolo 2015 e 2018 per gli spettacoli „H+G“ e „Superabile“ quali migliori novità dell’anno nel settore teatro infanzia e gioventù; del Premio della Critica 2015 promosso dall’Associazione nazionale critici di teatro nonché del Premio speciale UBU 2018 “per la qualità della ricerca artistica, creativa e politica in ambiti spesso marginali e con attenzione capillare alla diversità” e Premio Hystrio – Altre Muse 2021 “per aver reso la pratica teatrale strumento di inclusione sociale a 360 gradi”.
AllegroModerato è un’orchestra sinfonica di cinquanta elementi composta da musicisti con disagio psichico, mentale e fisico e da musicisti professionisti. I musicisti si esibiscono in tutta Italia e all’estero, partecipando a numerosi concerti e prestigiosi eventi. L’orchestra è solo uno degli organismi musicali di AllegroModerato, centro di formazione musicale che accoglie circa 120 musicisti con disabilità nei corsi di Orchestra da Camera, Propedeutica Orchestrale, Band, Coro, Musica Elettronica. I gruppi di AllegroModerato si esibiscono regolarmente in concerti pubblici su tutto il territorio nazionale e all’estero.
Nel 2017 è stata conferita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad AllegroModerato l’onorificenza di Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana.
Otello Circus è un’opera lirico-teatrale ispirata alle opere di Giuseppe Verdi e William Shakespeare ambientata in un vecchio Circo dove tutto sembra appassito ed Otello è costretto a rappresentare la sua personale tragedia. È la sua condanna, la pena che deve scontare per il suo gesto efferato ed omicida.
Su quella pista gli fanno compagnia gli altri personaggi dell’Opera di Verdi e Shakespeare: Cassio, Jago, Roderigo ed Emilia che si spartiscono le varie attività e mestieri del Circo. L’acrobata, il lanciatore di coltelli, l’equilibrista, l’inserviente, il domatore. Ogni giorno, da anni, più volte al giorno, quella tragedia della gelosia si ripete e gli interpreti, oramai diventati personaggi consumati, deboli e fragili, sono incapaci di fermare quel circo dei sentimenti umani che porta alla tragedia. In quel Circo, girano invisibili i fantasmi delle vittime di femminicidio, per cercare, invano, di interrompere quella giostra e per ricordare, a chi guarda, che l’amore che uccide è contro natura.
Otello Circus nasce dall’incontro tra il Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt di Bolzano e l’Orchestra AllegroModerato di Milano, e dalla volontà di costruire insieme, valorizzando le proprie specificità e alterità, un percorso artistico e musicale. Gli attori ed i musicisti di-versi, ci restituiscono l’Opera, con una propria personale visione, una propria singolare poetica, mettendo in scena un grande circo dei sentimenti umani dove tutto è dominato dalle passioni e dalle ambizioni dei personaggi. È pieno di storie di riscatto questo progetto e questo spettacolo è pieno di uomini e donne che finalmente posso essere qualcos’altro e non solo la loro malattia o la loro patologia. Si assumono l’onere e l’onore di voler essere giudicati per quello che fanno e non per quello che sono e ci chiedono di andare oltre le apparenze. Ci chiedono di non essere giudicati con occhi speciali, con occhi pieni di “solidarietà sociale”; ci chiedono di essere guardati e giudicati per la loro arte.